Teoria (migliorarsi per scopare)

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SanTan

Well-known member
Questa teoria nasce da una discussione con una terapeuta che mi giudicava male certi miei pensieri.

A mio avviso buona parte delle persone studiano o svolgono attività intellettuale per status sociale (escludendo ovviamente lo scopo economico) non perché hanno realmente un grande piacere.
Sicuramente a volte c'è anche un piacere nell'attività, ma la motivazione principale è sociale a mio avviso.

Questa tizia si offese per questa cosa essendo che è una che si vanta di leggere molto. Lei mi ha detto che lo fa per "valore della cultura", ma cos'è questo valore? Non è esattamente il valore sociale? Uno può avere una particolare convinzione magari, ma quella convinzione deriva pur sempre da aspetti sociali (ci saranno casi particolari poi, non metto in dubbio)
Tra l'altro ho sentito pure alcuni autori affermare che studiavano per una sorta di competizione anche tra amici e per essere i più fighi di quel circolo sociale.

Questa teoria mi fa riflettere su degli argomenti del forum: ma ha senso svolgere attività per il fine di scopare? Dove per attività intendiamo qualcosa che necessita una certa fatica e non lo fai con piacere (o almeno non molto).
Se diamo per scontata la teoria di prima, perché svolgere attività per il fine di trombare è sbagliato?
Io credo ci debba essere un giusto mix tra piacere personale e valore sociale dell'attività (o valore di scopaggio), ma quando ci si accorge che una delle aspirazioni per cui si va, per esempio, in palestra è a scopo di rimorchio non dovrebbe essere un motivo di allontanamento dall'attività, cosa che invece è successa a me per un periodo. Un tempo mi infastidiva conoscere la meta delle mie fatiche.

Il messaggio è molto banale in realtà:
Anche se uno dei fini per il quale cercate di "migliorarvi" è infilare il pene in una vagina lurida, non è giusto reprimere questo fine. Anzi, ha senso sfruttare la spinta che vi da ma con un po' di consapevolezza.

Edit. Questa cosa doveva andare su Salute Mentale ma volevo scrivere altro all'inizo.
Inoltre aggiungo che per gli incel che sanno che difficilmente raggiungeranno certe cose è frustante impegnarsi per in futuro scopare
 
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Questa teoria nasce da una discussione con una terapeuta che mi giudicava male per essa.

A mio avviso buona parte delle persone studiano o svolgono attività intellettuale per status sociale (escludendo ovviamente lo scopo economico) non perché hanno realmente un grande piacere.
Sicuramente a volte c'è anche un piacere nell'attività, ma la motivazione principale è sociale a mio avviso.

Questa tizia si offese per questa cosa essendo che una che si vanta di leggere molto. Lei mi ha detto che lo fa per "valore della cultura", ma cos'è il valore? Se non esattamente il valore sociale? Uno può avere una particolare convinzione magari, ma quella convinzione deriva pur sempre da aspetti sociali (ci saranno casi particolari poi, non metto in dubbio)
Tra l'altro ho sentito pure alcuni autori affermare che studiavano per una sorta di competizione anche tra amici e per essere i più fighi di quel circolo sociale.

Questa teoria però mi fa riflettere su una cosa che riguarda anche noi: ma ha senso fare cose solo per il fine di scopare?
Se diamo per scontata questa cosa perché svolgere attività per il fine di trombare è sbagliato?
Io credo ci debba essere un giusto mix tra piacere personale e valore sociale dell'attività (o valore di scopaggio), ma quando ci si accorge che uno dei motivi per cui si va, per esempio, in palestra è a scopo di rimorchio, non dovrebbe essere qualcosa che ci fa allontanare dall'attività, cosa che invece è successa a me per un periodo. Mi infastidiva sapere che uno dei motivi per cui facevo palestra o leggevo fosse per attirare ragazze.

Il messaggio è molto banale in realtà:
Anche se uno dei fini per il quale cercate di migliorarvi è infilare il pene in una vagina lurida, non c'è niente di male. Anzi ha senso sfruttare questo aspetto ma con un po' di consapevolezza.

Edit. Mi rendo conto che questa cosa doveva andare su Salute Mentale, ma volevo scrivere altro all'inizo.
Inoltre aggiungo che per gli incel che sanno che difficilmente raggiungeranno certe cose è frustante impegnarsi per in futuro scopare
La psicoanalisi sostiene che le nostre passioni per la musica l'arte lo sport etc. sono sublimazione della nostra energia sessuale, quindi la tua teoria è molto allineata col pensiero di Freud

La tua terapeuta era psicanalista o psicologa? Passi pure per la seconda, ma se fosse la prima scusami ma penserei che abbia trovato la scuola di specializzazione nelle sorpresine delle patatine
 
Questa teoria nasce da una discussione con una terapeuta che mi giudicava male per essa.

A mio avviso buona parte delle persone studiano o svolgono attività intellettuale per status sociale (escludendo ovviamente lo scopo economico) non perché hanno realmente un grande piacere.
Sicuramente a volte c'è anche un piacere nell'attività, ma la motivazione principale è sociale a mio avviso.
Perché molti a "stipendio" non ci vogliono stare, magari hanno papi mami libero professionista (medico, avvocato ecc) e quindi più o meno volontariamente gli è stato inculcato per un buon terzo della propria vita il concetto che stare "sotto padrone" sia da pezzenti...
Magari sarà anche vero ma arrivati ad una certa bisogna pure essere concreti, per la propria sopravvivenza.

Questa tizia si offese per questa cosa essendo che una che si vanta di leggere molto. Lei mi ha detto che lo fa per "valore della cultura", ma cos'è il valore? Se non esattamente il valore sociale? Uno può avere una particolare convinzione magari, ma quella convinzione deriva pur sempre da aspetti sociali (ci saranno casi particolari poi, non metto in dubbio)
Tra l'altro ho sentito pure alcuni autori affermare che studiavano per una sorta di competizione anche tra amici e per essere i più fighi di quel circolo sociale.
Per le NP il "lavoro" e solo un pretesto/mera copertura nell'attesa di ipergamare e sistemarsi con chi le mogga a 360° di brutto ("buona famiglia"), quindi conta un cazzo qualsiasi loro affermazione a riguardo.
L'unico vero lavoro che gli concerne semmai risiede nel capitalizzare concretamente il forziere che hanno in mezzo alle gambe

Questa teoria però mi fa riflettere su una cosa che riguarda anche noi: ma ha senso fare cose solo per il fine di scopare?
Se diamo per scontata questa cosa perché svolgere attività per il fine di trombare è sbagliato?
Escludendo nati con la camicia (ricchi veri figli di papa ecc, ma lì il concetto di "lavoro" salvo rarissimi casi non è proprio congeniale) solitamente chi ragiona così ha una vita priva di qualsiasi altro interesse, una vittima dei suoi istinti più bassi che oltre a sprecare energie psicofisiche oltre il limite umano il più delle volte non passa molto prima che giunga la baldacca di turno (più di furba) a spolparlo vivo fino a ridurlo sul lastrico.

Io credo ci debba essere un giusto mix tra piacere personale e valore sociale dell'attività (o valore di scopaggio),
Pienamente d'accordo, che poi è quello a cui tutti tendenzialmente di base si aspira il "problema" è che oggi sotto i 3k per le NP sei completamente inutile (un vero e proprio clochard)

Inoltre aggiungo che per gli incel che sanno che difficilmente raggiungeranno certe cose è frustante impegnarsi per in futuro scopare
Ma infatti quand'e così la fica te la devi letteralmente scordare, nel senso: porla non come l'obiettivo principale della tua vita ma secondario ossia di riflesso a quello del miglioramento globale in termini di LMS, perché si essere sottosoglia sarà pure una merda ma essere sottosoglia + poveri + inetti sociali è un OCEANO di merda
 
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domanda scritta come un bambino delle medie ma estremamente profonda. Non è facile rispondere sia perchè scrivi da cani, che perchè in fondo tocca il senso della vita.
Ti direi che fare le cose per un fine è giusto. Basta ammetterlo a se stessi e non negarlo davanti gli altri. L'onesta smacchia qualsiasi intenzione.
 
Uno dovrebbe migliorarsi per se stesso mica per scopare o per la figa. Bisogna avere degli obbiettivi ( la figa è esclusa) perché se non abbiamo nemmeno quelli cazzo viviamo a fare? Facciamo le larve fino a quando non schiattiamo? Boh, anche io mio deprimo spesso ma so benissimo quello che devo fare e di stare accasciato ed escludermi una vita comunque felice anche no.
 
Dedicare molte energie, tempo, soldi facendo una cosa che non ti piace solo con il fine di avere maggiore possibilità con le ragazze non è produttivo, primo perchè quando un' attività non ti piace, molto difficilmente la svolgerai bene al punto da renderla fruttuosa. Secondo, perché il fatto che tu quella cosa la stia facendo sotto sforzo senza un vero gradimento si nota, per cui ti rendi non attraente: ciò spiega forse perché ho letto mesi fa commenti di persone che raccontano di essersi conquistati buona posizione sociale, buon redditto, essersi fatti tanti amici, tanti interessi, fare un sacco di cose, ma sull' aspetto "donne" nulla è cambiato. Si percepirebbe che ciò che fai lo fai per fare colpo e non perché rappresenta la tua vera persona, magari viene visto pure come insicurezza. E si lamentano che persone che non fanno niente di tutto ciò o si impegnano di meno hanno più successo di loro con il fattore "donne".
Bisogna fare cose che garantiscano maggiore possibilità, perchè rendono più attrativi od offrono più opportunità di conoscenze, e che al tempo stesso piaciono o perlomeno non dispiaciono. In più che offrano vantaggio su altre cose come la salute, come mantenersi un pochino in forma fisicamente.
Infine, fare una cosa può rendere più attrativi per certi tipi di donne, ma è ininfluente su altri tipi, persino peggiorativo. Ad esempio, leggere: ti favorisce con donne colte, o a cui piace informarsi, che sono curiose, ma con donne semi-analfabete di umile estrazione a cui di geopolitica o di scienze o di esoterismo ecc. non frega nulla con la cultura ci fai poco o niente, ad esempio a volte mi capitava di parlare con donne con bassa scolarizzazione dei vaccini e mi dicevano che non avevano tempo per informarsi perché erano impegnate col lavoro. Per dirti se una donna è molto impegnata tra lavoro e famiglia non che ha tanta voglia di ascoltare le belle conoscenze. Può pure essere peggio con donne di estrazione borghese che pensano allo shopping, alla discoteca, al locale; con queste devi parlare di Reality Shows, discoteche, locali, vestiti firmati, ristoranti ecc. non di geopolitica o filosofia.
Conoscere le lingue straniere è ottimo per interagire e fare buona impressione con le tipe straniere, ma alle italiane frega nulla.
Tenersi bene fisicamente, con palestra, lunghe camminate, lavorando in campagna, alimentazione o palestra casalinga fai da te, invece può favorirti con tutti i tipi di donna.
 
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Uno dovrebbe migliorarsi per se stesso mica per scopare o per la figa. Bisogna avere degli obbiettivi ( la figa è esclusa) perché se non abbiamo nemmeno quelli cazzo viviamo a fare? Facciamo le larve fino a quando non schiattiamo? Boh, anche io mio deprimo spesso ma so benissimo quello che devo fare e di stare accasciato ed escludermi una vita comunque felice anche no.
Il problema è che, a meno che non sei assessuato, se la situazione negativa con l' altro sesso perdura nel corso degli anni, lo stato d' animo per forza di cose conduce ad una difficoltà maggiorata nel perseguire degli obiettivi, in primis gli obiettivi meno sentiti che si perseguono "tanto perché così va il mondo", e pure quelli intimamente sentiti. Non c'è nulla da fare. Quando sei molto giovane magari fai un pò di casino con gli amici, a scuola o fuori dalla scuola, si giocava col computer. Ma diventati adulti, senza una donna da frequentare, il peso si sente.
Parlando a titolo personale, se entro anni non si vedono novità, spererò di rinascere il prima possibile, e che mi vada meglio alla prossima vita. Farmi pure la vecchiaia non mi serve a nulla.
 
domanda scritta come un bambino delle medie ma estremamente profonda. Non è facile rispondere sia perchè scrivi da cani, che perchè in fondo tocca il senso della vita.
Ti direi che fare le cose per un fine è giusto. Basta ammetterlo a se stessi e non negarlo davanti gli altri. L'onesta smacchia qualsiasi intenzione.
Scusate. Scritto all'1:45 e volevo scrivere di altro in realtà.
Ho corretto alcuni errori.
 
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La psicoanalisi sostiene che le nostre passioni per la musica l'arte lo sport etc. sono sublimazione della nostra energia sessuale, quindi la tua teoria è molto allineata col pensiero di Freud

La tua terapeuta era psicanalista o psicologa? Passi pure per la seconda, ma se fosse la prima scusami ma penserei che abbia trovato la scuola di specializzazione nelle sorpresine delle patatine
Psicoterapeuta. Andava a sentimento lei
 
Uno dovrebbe migliorarsi per se stesso mica per scopare o per la figa. Bisogna avere degli obbiettivi ( la figa è esclusa) perché se non abbiamo nemmeno quelli cazzo viviamo a fare? Facciamo le larve fino a quando non schiattiamo? Boh, anche io mio deprimo spesso ma so benissimo quello che devo fare e di stare accasciato ed escludermi una vita comunque felice anche no.
Non hai capito il punto.
Migliorarsi per se stessi e migliorarsi per la figa è la stessa cosa.
 
domanda scritta come un bambino delle medie ma estremamente profonda. Non è facile rispondere sia perchè scrivi da cani, che perchè in fondo tocca il senso della vita.
Ti direi che fare le cose per un fine è giusto. Basta ammetterlo a se stessi e non negarlo davanti gli altri. L'onesta smacchia qualsiasi intenzione.
Stiamo attenti all'ortografia per favore
 
No non lo è
In realtà un po' si.
Il punto è che quando si dice di "migliorare per te stesso" in realtà si vuole migliorare anche per la figa molto spesso. Non c'è nulla di male. Non sai quanti hanno iniziato la palestra per rimorchiare di più e poi hanno continuato anche perché hanno iniziato ad apprezzarla. Questo non dovrebbe rendere l'attività meno degna o meno piacevole.

Dovresti usare anche questi fini come incentivo, no disincentivo. So che per un incel questa cosa è pesante, perché sai che chaddino non ne ha bisogno e ti senti inferiore, ma dipende come la vedi.
 
In realtà un po' si.
Il punto è che quando si dice di "migliorare per te stesso" in realtà si vuole migliorare anche per la figa molto spesso. Non c'è nulla di male. Non sai quanti hanno iniziato la palestra per rimorchiare di più e poi hanno continuato anche perché hanno iniziato ad apprezzarla. Questo non dovrebbe rendere l'attività meno degna o meno piacevole.

Dovresti usare anche questi fini come incentivo, no disincentivo. So che per un incel questa cosa è pesante, perché sai che chaddino non ne ha bisogno e ti senti inferiore, ma dipende come la vedi.
No,uno dovrebbe migliorare se stesso solo ed esclusivamente per se.
Bisogna mettersi nella mentalità "se arriva meglio" ma bisogna prima di tutto essere felici da soli.
Lo so che sembrano discorsi da PUA o da blupillati ma stare bene con se stessi se permettete vale molto più di farsi una scopata.
Ma io ho capito anche il tuo punto di vista però secondo me è sbagliato mettersi lì a fare le cose per avere o aumentare le possibilità.
Il mio bene è l unica cosa che conta.Ecco ho finito con la blupillata(però c'è del vero):D
 
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