Redpill Una riflessione da parte di ex incel ai signori giornalisti

Per rivelazioni crudo-realiste

Kiryu Kazuma

Well-known member
Come da titolo, scrivo questo piccolo flusso di coscienza da parte di uno che fino a 5 anni fa era incel (no, non mi consideravo ciò, ero ciò, che è ben differente).

Sono ormai mesi, se non anni, che si vuole creare una presunta "emergenza incel", come se questi "celibi involontari" (e già dalla definizione si capisce che si tratta di una condizione, non di un'etichetta auto-assegnata) siano pronti ad effettuare chissà che crimini contro la persona, la società, o addirittura persino contro lo Stato (!!!), quando in realtà il "celibe involontario" potrebbe essere persino:
- il vostro nipote 20enne, studente modello all'università, che prova in tutti i modi a rimediare qualcuna anche simpando a morte, ma non ci riesce, e ovviamente si vergogna nel dirvi che è ancora vergine;
- il vostro cugino 30enne, che si vanta di scopate (inesistenti) con studentesse straniere in Erasmus (altrettanto inesistenti) conosciute nella città universitaria più vicina;
- il vostro fratello 40enne, che ogni volta che si presenta ai cenoni di famiglia è costretto a rispondere "sto cercando quella giusta", quando sono ormai 10 anni che si è accasciato, e pensa solo al miglior modo di fare coping per sfuggire alla depressione che sta dietro l'angolo;
- il vostro amico 50enne appena divorziato, che probabilmente non vedrà più un pelo di figa in vita sua, ed è già tanto se ha un tetto sulla testa.

In tutto questo, i soggetti sopra citati quasi sicuramente non hanno mai sentito neanche citare il termine "incel".

Ora, fatevelo dire da uno che è ex incel, e sente in giro servizi televisivi e articoli di presunti "incel pentiti", manco fossero degli ex mafiosi appena usciti da chissà quale organizzazione criminale: SVEGLIATEVI! L'incel di cui avete tanto paura potrebbe essere il collega nella scrivania accanto alla vostra, colui che vi serve il caffè al bar, o persino il capotreno che mi ha appena controllato il biglietto sul treno che mi sta riportando a casa.

Se non siete voi stessi incel, e non ve ne siete mai accorti.
 
Come da titolo, scrivo questo piccolo flusso di coscienza da parte di uno che fino a 5 anni fa era incel (no, non mi consideravo ciò, ero ciò, che è ben differente).

Sono ormai mesi, se non anni, che si vuole creare una presunta "emergenza incel", come se questi "celibi involontari" (e già dalla definizione si capisce che si tratta di una condizione, non di un'etichetta auto-assegnata) siano pronti ad effettuare chissà che crimini contro la persona, la società, o addirittura persino contro lo Stato (!!!), quando in realtà il "celibe involontario" potrebbe essere persino:
- il vostro nipote 20enne, studente modello all'università, che prova in tutti i modi a rimediare qualcuna anche simpando a morte, ma non ci riesce, e ovviamente si vergogna nel dirvi che è ancora vergine;
- il vostro cugino 30enne, che si vanta di scopate (inesistenti) con studentesse straniere in Erasmus (altrettanto inesistenti) conosciute nella città universitaria più vicina;
- il vostro fratello 40enne, che ogni volta che si presenta ai cenoni di famiglia è costretto a rispondere "sto cercando quella giusta", quando sono ormai 10 anni che si è accasciato, e pensa solo al miglior modo di fare coping per sfuggire alla depressione che sta dietro l'angolo;
- il vostro amico 50enne appena divorziato, che probabilmente non vedrà più un pelo di figa in vita sua, ed è già tanto se ha un tetto sulla testa.

In tutto questo, i soggetti sopra citati quasi sicuramente non hanno mai sentito neanche citare il termine "incel".

Ora, fatevelo dire da uno che è ex incel, e sente in giro servizi televisivi e articoli di presunti "incel pentiti", manco fossero degli ex mafiosi appena usciti da chissà quale organizzazione criminale: SVEGLIATEVI! L'incel di cui avete tanto paura potrebbe essere il collega nella scrivania accanto alla vostra, colui che vi serve il caffè al bar, o persino il capotreno che mi ha appena controllato il biglietto sul treno che mi sta riportando a casa.

Se non siete voi stessi incel, e non ve ne siete mai accorti.
ma exincel che intendi che ora sei fidanzato, oppure sei diventato chad e puoi scopare quando vuoi?
 
Come da titolo, scrivo questo piccolo flusso di coscienza da parte di uno che fino a 5 anni fa era incel (no, non mi consideravo ciò, ero ciò, che è ben differente).

Sono ormai mesi, se non anni, che si vuole creare una presunta "emergenza incel", come se questi "celibi involontari" (e già dalla definizione si capisce che si tratta di una condizione, non di un'etichetta auto-assegnata) siano pronti ad effettuare chissà che crimini contro la persona, la società, o addirittura persino contro lo Stato (!!!), quando in realtà il "celibe involontario" potrebbe essere persino:
- il vostro nipote 20enne, studente modello all'università, che prova in tutti i modi a rimediare qualcuna anche simpando a morte, ma non ci riesce, e ovviamente si vergogna nel dirvi che è ancora vergine;
- il vostro cugino 30enne, che si vanta di scopate (inesistenti) con studentesse straniere in Erasmus (altrettanto inesistenti) conosciute nella città universitaria più vicina;
- il vostro fratello 40enne, che ogni volta che si presenta ai cenoni di famiglia è costretto a rispondere "sto cercando quella giusta", quando sono ormai 10 anni che si è accasciato, e pensa solo al miglior modo di fare coping per sfuggire alla depressione che sta dietro l'angolo;
- il vostro amico 50enne appena divorziato, che probabilmente non vedrà più un pelo di figa in vita sua, ed è già tanto se ha un tetto sulla testa.

In tutto questo, i soggetti sopra citati quasi sicuramente non hanno mai sentito neanche citare il termine "incel".

Ora, fatevelo dire da uno che è ex incel, e sente in giro servizi televisivi e articoli di presunti "incel pentiti", manco fossero degli ex mafiosi appena usciti da chissà quale organizzazione criminale: SVEGLIATEVI! L'incel di cui avete tanto paura potrebbe essere il collega nella scrivania accanto alla vostra, colui che vi serve il caffè al bar, o persino il capotreno che mi ha appena controllato il biglietto sul treno che mi sta riportando a casa.

Se non siete voi stessi incel, e non ve ne siete mai accorti.
Commento da incorniciare. Questa narrativa che dipinge gli incel come un gruppo di terroristi o mafiosi è veramente una roba vergognosa.
 
Come da titolo, scrivo questo piccolo flusso di coscienza da parte di uno che fino a 5 anni fa era incel (no, non mi consideravo ciò, ero ciò, che è ben differente).

Sono ormai mesi, se non anni, che si vuole creare una presunta "emergenza incel", come se questi "celibi involontari" (e già dalla definizione si capisce che si tratta di una condizione, non di un'etichetta auto-assegnata) siano pronti ad effettuare chissà che crimini contro la persona, la società, o addirittura persino contro lo Stato (!!!), quando in realtà il "celibe involontario" potrebbe essere persino:
- il vostro nipote 20enne, studente modello all'università, che prova in tutti i modi a rimediare qualcuna anche simpando a morte, ma non ci riesce, e ovviamente si vergogna nel dirvi che è ancora vergine;
- il vostro cugino 30enne, che si vanta di scopate (inesistenti) con studentesse straniere in Erasmus (altrettanto inesistenti) conosciute nella città universitaria più vicina;
- il vostro fratello 40enne, che ogni volta che si presenta ai cenoni di famiglia è costretto a rispondere "sto cercando quella giusta", quando sono ormai 10 anni che si è accasciato, e pensa solo al miglior modo di fare coping per sfuggire alla depressione che sta dietro l'angolo;
- il vostro amico 50enne appena divorziato, che probabilmente non vedrà più un pelo di figa in vita sua, ed è già tanto se ha un tetto sulla testa.

In tutto questo, i soggetti sopra citati quasi sicuramente non hanno mai sentito neanche citare il termine "incel".

Ora, fatevelo dire da uno che è ex incel, e sente in giro servizi televisivi e articoli di presunti "incel pentiti", manco fossero degli ex mafiosi appena usciti da chissà quale organizzazione criminale: SVEGLIATEVI! L'incel di cui avete tanto paura potrebbe essere il collega nella scrivania accanto alla vostra, colui che vi serve il caffè al bar, o persino il capotreno che mi ha appena controllato il biglietto sul treno che mi sta riportando a casa.

Se non siete voi stessi incel, e non ve ne siete mai accorti.
ma la verità è che non hanno capito manco di che cazzo stanno parlando e fanno copia e incolla di articoli fatti con l'AI, complice il fatto che la manosfera ancora in italia, anzi in europa, è un fenomeno sommerso, relegato a telegram e un paio di forum, che non hanno minimamente gli stessi numeri dei social che li hanno svuotati anni fa.
 
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