Ruiner
Well-known member
Oggi sono uscito e nel gruppo di miei amici si avvicina una np con cui mi sono frequentato e che mi ha letteralmente distrutto psicologicamente. La avevo proprio affianco, ovviamente non ci parliamo, a malapena ci scambiamo qualche sguardo. Lei adesso è fidanzata (ovviamente) il tutto subito dopo la nostra frequentazione. Mi ha illuso e fatto soffrire parecchio, ad oggi l'ho superata la cosa, e vedendola a distanza di quasi 1 anno quasi non mi fa più nessun effetto, però non vi posso negare che questa situazione mi ha cambiato in peggio. Vi spiego meglio, è un periodo ormai che non provo più interesse per niente e per nessuna, se capita magari che nella mia comitiva ci sono delle np io neppure le cago, continuo a farmi i cazzi miei. Quando capita di parlare con qualcuna, cerco sempre di tagliare il discorso perchè mi annoio. Non credo più nell'amore nè al sentimento già da un pò, vedo solo il marcio nelle persone. Vorrei tanto tornare bambino per guardare ancora una volta questa realtà con occhi diversi, forse innocenti.
Sinceramente credo che questa situazione che ho affrontato mi ha portato contro la mia volontà ad un bivio: da una parte una strada che giova a mio favore, cioè non penso a nessuno tranne che a me stesso, so che resterò solo e accetto con rassegnazione questa vita che mi è stata data senza fare sforzi, affrontare delusioni o altro, tutto ciò mi permetterà di dedicarmi a ciò che mi piace fare, riacquistare (credo) le emozioni perdute e stare in tranquillità con me stesso.
Dall'altra parte una strada (che forse sto già prendendo) di rassegnazione e depersonalizzazione, diventare completamente senza sentimenti, non riuscire più a trovare motivazione, bruciarmi tutte le aspettative e vivere in un limbo creato da me vivendo col rimorso che "potevo fare qualcosa ma non l'ho fatto".
Sinceramente credo che questa situazione che ho affrontato mi ha portato contro la mia volontà ad un bivio: da una parte una strada che giova a mio favore, cioè non penso a nessuno tranne che a me stesso, so che resterò solo e accetto con rassegnazione questa vita che mi è stata data senza fare sforzi, affrontare delusioni o altro, tutto ciò mi permetterà di dedicarmi a ciò che mi piace fare, riacquistare (credo) le emozioni perdute e stare in tranquillità con me stesso.
Dall'altra parte una strada (che forse sto già prendendo) di rassegnazione e depersonalizzazione, diventare completamente senza sentimenti, non riuscire più a trovare motivazione, bruciarmi tutte le aspettative e vivere in un limbo creato da me vivendo col rimorso che "potevo fare qualcosa ma non l'ho fatto".