Oggi è sabato

Stato
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non ti perdi nulla la fuori, solo noia e crudezze
Si, se non combini niente con le donne, locali, pub, posti così sono più noiosi della scuola.
Contava solo avere una donna con cui verdersi il sabato durante la giornata, poi all' ora di cena a casa e dopo sul Forum dei Brutti.
 
Ancora un altro sabato. Il giorno in cui i contrasti, le disuguaglianze, le disparità, sono più evidenti, in particolare per le cose piacevoli della vita. Il giorno settimanale in cui risplende il “c'è chi può e chi non può”. Il giorno delle coppie mano nella mano, degli hotel pieni, delle pizzate e delle cene nei ristoranti, delle compere ai centri commerciali, in cui l' escluso è più arrabbiato perché percepisce più vividamente la sua inferiorità.
Tu ragazzo, da quando è che avevi capito di non essere come gli altri? Da ragazzino! Guardavi quei tuo coetanei toccare i sederi alle ragazze ricambiati con sorrisi e pacche sulle spalle, vedevi quei fighetti soli cercati dalle ragazzine pure quando volevano stare da soli, e poi quello sfacciato in occhiali da sole che si buttava con le compagne di scuola, parlando e parlando di ogni impossibile scemenza, ma loro ridevano e scherzavano con lui. E tu, sempre triste a guardare, seduto con quei perdenti tra vittime di bullismo e casinisti. “Conta il carattere”, “devi saperci fare”, “buttati” ti dicevano gli adulti, ma ogni volta che ti rivolgevi alle compagne, leggevi i loro sguardi schifati, vedevi le loro fughe motivate da ogni ridicola scusa. Intanto vedevi qualche brutto, più di te, buttarsi, spaccare il mondo, e ti domandavi “cosa non va in me?”. Capisti che eri bollato come schifo umano. Intanto pure a scuola rendevi male.
Così invidia e spirito di contraddizione divennero i tuoi comportamenti per metterti in evidenza. Invidiavi chi aveva successo, chi riusciva con le ragazze come negli altri campi della vita, e di conseguenza facevi dispetti e torti, come quando facesti la spia mettendo nei guai il bello della classe, o come all' ultimo anno delle superiori avevi graffiato l' auto della figa della classe. E quel tuo amico timido, imbranato, però molto bello, che le ragazze coccolavano malgrado fosse un po' fragile? Iniziasti a trattarlo male, ad umiliarlo, a crearli ansie, a rimproverarlo per ogni inezia, finché qualche ragazza non lo convinse a mandarti a quel paese. A chi aveva successo con le ragazze mettevi i bastoni tra le ruote, tagliare le gambe a chi le ha piè lunghe la tua sola aspirazione.
Dopo il diploma preso a calci nel sedere, lo scontro con il mondo del lavoro; rimproveri, richiami, a comandarti i soliti che hanno successo nella vita perché intelligenti, belli, capaci o peggio ancora i più tonti di te che sono riusciti a saltare la fila per accozzi, capendo di doverti fare il mazzo per far stare bene loro. Così ora che il contratto non ti hanno rinnovato sei contento, hai un po' di soldi ma tanto non sai che fartene, qualche cannetta ogni tanto e basta.
Sei nella notte con quel cugino minorenne, tu guidi la macchina. Lui è un po' irrequieto, problematico, lo fanno uscire solo con te la notte. E mentre guidi verso il centro della città, ripercorri tutte le volte che hai percepito il divario tra te e gli altri.
Siete con l' auto in mezzo alle vie del popolo della notte, diventate come gli affamati che aspirano alle briciole, e non avranno neppure quelle. Tante donne di ogni età eleganti, cosce e tette fuori, bellocci vestiti alla moda, qualcuno in canadese con ragazze altrettanto trasandate, tavolini affollati di gruppi misti, e voi, dall' auto guardate, pensate quanto è bello essere donna, tu dici che se nascevi femmina trombavi un casino, trovavi qualcuno a mantenerti, facevi la escort guadagnando un sacco di soli, invece da ragazzo ordinario cosa hai? Tuo cugino pensa a quante comprensioni avrebbe se era una ragazza. È veramente dura essere uomini:devi essere tu a fare il primo passo, devi fare tante cose per essere attraente, tu devi pagare per scopare, devi lavorare per mantenere una famiglia, e se stai male, tanti saluti, nessuna ti si accolla.
Tuo cugino dal finestrino sputa a delle ragazze eleganti con il volto sul telefonino, ora si toccano la saliva schifate, spaventate. Tu ridi, è iniziata la vostra notte. Trovate parcheggio, e guardate quei ragazzi ridendo, con facce da ebeti. Tuo cugino vorrebbe provocare una rissa, tu lo trattieni. Camminate tra le vie e già vi annoiate, è tutto un vedere ma non toccare. Siete in una via senza gente, vedi una bottiglia, la prendi ma ora è tuo cugino a dissuaderti. Trovi una mattonella, tuo cugino è d' accordo. Non c'è nessuno, e nella via di fronte, i giovani passano parlando tra di loro. Lanci la mattonella verso un gruppo misto di giovani eleganti e corrette via, poi camminate facendo finta di nulla. Andate sulla via dove è arrivata la mattonella, vedete una ragazza che si tocca la testa con gli amici e le amiche accanto, un fazzoletto è levato dalla testa e riprendono a camminare, nulla di grave è successo ma potrebbero sempre chiamare le forze dell' ordine. Ora sentite la paura, l' ansia, ma al tempo stesso sapete che non ci sono state conseguenze se non un bernoccolo. Tornati in auto, la paura svanisce e vi sentite degli eroi, a spaventare chi vi vuole male. A casa a dormire.

Se non avete provato l' ebbrezza di toccare il sedere impunemente alle compagne di scuola, se non avete provato l' emozione della prima volta nel bosco dopo il giro in motorino, se alle feste stavate seduti col viso infelice in un angolino, la vostra vita sarà un fare da spettatore passivo. Invidia ed odio vi divoreranno, fare gli stupidi l' unico modo per mettervi in evidenza. Chi pensa che ci sia spazio per tutti, indipendentemente dai limiti, è un illuso, come chi vede in Donald Trump il salvatore.
lanciare una mattonella e sputare addosso è troppo
 
Ancora un altro sabato. Il giorno in cui i contrasti, le disuguaglianze, le disparità, sono più evidenti, in particolare per le cose piacevoli della vita. Il giorno settimanale in cui risplende il “c'è chi può e chi non può”. Il giorno delle coppie mano nella mano, degli hotel pieni, delle pizzate e delle cene nei ristoranti, delle compere ai centri commerciali, in cui l' escluso è più arrabbiato perché percepisce più vividamente la sua inferiorità.
Tu ragazzo, da quando è che avevi capito di non essere come gli altri? Da ragazzino! Guardavi quei tuo coetanei toccare i sederi alle ragazze ricambiati con sorrisi e pacche sulle spalle, vedevi quei fighetti soli cercati dalle ragazzine pure quando volevano stare da soli, e poi quello sfacciato in occhiali da sole che si buttava con le compagne di scuola, parlando e parlando di ogni impossibile scemenza, ma loro ridevano e scherzavano con lui. E tu, sempre triste a guardare, seduto con quei perdenti tra vittime di bullismo e casinisti. “Conta il carattere”, “devi saperci fare”, “buttati” ti dicevano gli adulti, ma ogni volta che ti rivolgevi alle compagne, leggevi i loro sguardi schifati, vedevi le loro fughe motivate da ogni ridicola scusa. Intanto vedevi qualche brutto, più di te, buttarsi, spaccare il mondo, e ti domandavi “cosa non va in me?”. Capisti che eri bollato come schifo umano. Intanto pure a scuola rendevi male.
Così invidia e spirito di contraddizione divennero i tuoi comportamenti per metterti in evidenza. Invidiavi chi aveva successo, chi riusciva con le ragazze come negli altri campi della vita, e di conseguenza facevi dispetti e torti, come quando facesti la spia mettendo nei guai il bello della classe, o come all' ultimo anno delle superiori avevi graffiato l' auto della figa della classe. E quel tuo amico timido, imbranato, però molto bello, che le ragazze coccolavano malgrado fosse un po' fragile? Iniziasti a trattarlo male, ad umiliarlo, a crearli ansie, a rimproverarlo per ogni inezia, finché qualche ragazza non lo convinse a mandarti a quel paese. A chi aveva successo con le ragazze mettevi i bastoni tra le ruote, tagliare le gambe a chi le ha piè lunghe la tua sola aspirazione.
Dopo il diploma preso a calci nel sedere, lo scontro con il mondo del lavoro; rimproveri, richiami, a comandarti i soliti che hanno successo nella vita perché intelligenti, belli, capaci o peggio ancora i più tonti di te che sono riusciti a saltare la fila per accozzi, capendo di doverti fare il mazzo per far stare bene loro. Così ora che il contratto non ti hanno rinnovato sei contento, hai un po' di soldi ma tanto non sai che fartene, qualche cannetta ogni tanto e basta.
Sei nella notte con quel cugino minorenne, tu guidi la macchina. Lui è un po' irrequieto, problematico, lo fanno uscire solo con te la notte. E mentre guidi verso il centro della città, ripercorri tutte le volte che hai percepito il divario tra te e gli altri.
Siete con l' auto in mezzo alle vie del popolo della notte, diventate come gli affamati che aspirano alle briciole, e non avranno neppure quelle. Tante donne di ogni età eleganti, cosce e tette fuori, bellocci vestiti alla moda, qualcuno in canadese con ragazze altrettanto trasandate, tavolini affollati di gruppi misti, e voi, dall' auto guardate, pensate quanto è bello essere donna, tu dici che se nascevi femmina trombavi un casino, trovavi qualcuno a mantenerti, facevi la escort guadagnando un sacco di soli, invece da ragazzo ordinario cosa hai? Tuo cugino pensa a quante comprensioni avrebbe se era una ragazza. È veramente dura essere uomini:devi essere tu a fare il primo passo, devi fare tante cose per essere attraente, tu devi pagare per scopare, devi lavorare per mantenere una famiglia, e se stai male, tanti saluti, nessuna ti si accolla.
Tuo cugino dal finestrino sputa a delle ragazze eleganti con il volto sul telefonino, ora si toccano la saliva schifate, spaventate. Tu ridi, è iniziata la vostra notte. Trovate parcheggio, e guardate quei ragazzi ridendo, con facce da ebeti. Tuo cugino vorrebbe provocare una rissa, tu lo trattieni. Camminate tra le vie e già vi annoiate, è tutto un vedere ma non toccare. Siete in una via senza gente, vedi una bottiglia, la prendi ma ora è tuo cugino a dissuaderti. Trovi una mattonella, tuo cugino è d' accordo. Non c'è nessuno, e nella via di fronte, i giovani passano parlando tra di loro. Lanci la mattonella verso un gruppo misto di giovani eleganti e corrette via, poi camminate facendo finta di nulla. Andate sulla via dove è arrivata la mattonella, vedete una ragazza che si tocca la testa con gli amici e le amiche accanto, un fazzoletto è levato dalla testa e riprendono a camminare, nulla di grave è successo ma potrebbero sempre chiamare le forze dell' ordine. Ora sentite la paura, l' ansia, ma al tempo stesso sapete che non ci sono state conseguenze se non un bernoccolo. Tornati in auto, la paura svanisce e vi sentite degli eroi, a spaventare chi vi vuole male. A casa a dormire.

Se non avete provato l' ebbrezza di toccare il sedere impunemente alle compagne di scuola, se non avete provato l' emozione della prima volta nel bosco dopo il giro in motorino, se alle feste stavate seduti col viso infelice in un angolino, la vostra vita sarà un fare da spettatore passivo. Invidia ed odio vi divoreranno, fare gli stupidi l' unico modo per mettervi in evidenza. Chi pensa che ci sia spazio per tutti, indipendentemente dai limiti, è un illuso, come chi vede in Donald Trump il salvatore.
Ciao, voglio dire che mi dispiace se ti senti così, perché è una sensazione tremenda e orribile, e soprattutto non porta a niente, perché è come tenere una scotta (corda) che tira, ti fai solo male.
Dalls mia esperienza però posso dire che non è tutto o bianco o nero, io non ho mai avuto il motorino e ho sofferto molto per questo, ero timido e impacciato e mia madre non si fidava di me, però ho toccato il sedere di alcune ragazze a scuola in particolare una che mi piaceva (con il suo consenso) ovviamente, il mio primo bacio l'ho dato a 15 anni, a 16 ho incontrato diverse ragazze ms con estrema difficoltà (abitavo in un paese e senza un veicolo non potevo andare da nessuna parte senza chiederlo si miei genitori) 18 anni ho comprato la mia macchina e ho fatto i miei giri, (una cinquecento Sporting ammaccata poi diventata bellissima 😍)
Ma tanti, tantissimi sabato sera in casa, isolamento in classe, non riuscire a vedersi allo specchio, pigrizia.
Alcune ragazze ci provavano con me, ma io non le ho viste ed ero molto timido.
Insomma, ci sono alti e bassi nella vita, ma c'è sempre una luce qualcosa che ci rende felici anche nelle piccole cose.
Io ho provato ultimamente ad uscire anche da solo alle feste, e pensavo anch'io a quelle cose ma non è sempre così, spesso vedi gente che si ubriaca Maranza che litigano con 50 anni, ragazze che mandano a quel paese i ragazzi, puzza insomma,
Non è tutto oro quel che luccica.
Io mi sento un cavaliere maledetto, che nonostante abbia fortuna, la sua maledizione gli grava sempre sull'anima, ma lui non demorde.
Continua a lottare.
Spero che tu possa sentirti meglio, io sono qui per parlare, quando vuoi, se sono disponibile.
Un abbraccio fratello
 
Ciao, voglio dire che mi dispiace se ti senti così, perché è una sensazione tremenda e orribile, e soprattutto non porta a niente, perché è come tenere una scotta (corda) che tira, ti fai solo male.
Dalls mia esperienza però posso dire che non è tutto o bianco o nero, io non ho mai avuto il motorino e ho sofferto molto per questo, ero timido e impacciato e mia madre non si fidava di me, però ho toccato il sedere di alcune ragazze a scuola in particolare una che mi piaceva (con il suo consenso) ovviamente, il mio primo bacio l'ho dato a 15 anni, a 16 ho incontrato diverse ragazze ms con estrema difficoltà (abitavo in un paese e senza un veicolo non potevo andare da nessuna parte senza chiederlo si miei genitori) 18 anni ho comprato la mia macchina e ho fatto i miei giri, (una cinquecento Sporting ammaccata poi diventata bellissima 😍)
Ma tanti, tantissimi sabato sera in casa, isolamento in classe, non riuscire a vedersi allo specchio, pigrizia.
Alcune ragazze ci provavano con me, ma io non le ho viste ed ero molto timido.
Insomma, ci sono alti e bassi nella vita, ma c'è sempre una luce qualcosa che ci rende felici anche nelle piccole cose.
Io ho provato ultimamente ad uscire anche da solo alle feste, e pensavo anch'io a quelle cose ma non è sempre così, spesso vedi gente che si ubriaca Maranza che litigano con 50 anni, ragazze che mandano a quel paese i ragazzi, puzza insomma,
Non è tutto oro quel che luccica.
Io mi sento un cavaliere maledetto, che nonostante abbia fortuna, la sua maledizione gli grava sempre sull'anima, ma lui non demorde.
Continua a lottare.
Spero che tu possa sentirti meglio, io sono qui per parlare, quando vuoi, se sono disponibile.
Un abbraccio fratello
Scusate per gli errori di scrittura ma ho dei pollici enormi e il T9 fa schifo.
 
sei stato soddisfatto?quanto tempo ?
Mezz'oretta,tra l'altro in sto posto c'ero già stato verso maggio,con una sola ragazza, veramente bella a 50€
Ma fu un esperienza pessima, infatti mentre riconoscevo la palazzina di corte,mi ero già preparato psicologicamente ad andarmene se mi avessero accolto in modo scocciato
 
Mezz'oretta,tra l'altro in sto posto c'ero già stato verso maggio,con una sola ragazza, veramente bella a 50€
Ma fu un esperienza pessima, infatti mentre riconoscevo la palazzina di corte,mi ero già preparato psicologicamente ad andarmene se mi avessero accolto in modo scocciato
che salasso
cioe,per i prezzi di mercato è anche abbastanza buono
pero non conviene secondo me,a meno che si è proprio ricchi
 
No, però vi sono elementi autobiografici, come vi sono elementi biografici di persone che ho frequentato e che ho conosciuto. Metà di quello che viene scritto nei miei racconti trae spunto dalla realtà esperita.
Infatti per questo ho chiesto. Alcuni punti mi sembravano troppo specifici per essere solo un racconto di fantasia.
 
O sei chad e le escort accettano di venire con te per poco... o sono due COB zingare... o per 140 euro se va bene ne trovi una che ti concede 30 minuti door to door
Dipende
Avevo contattato qualche ora prima un paio di brasiliane

Una era fighissima ma non poteva nel weekend , early 20 fisico da divinità faccia ai intravedeva bella dal terzo inferiore

Un'altra partiva da 100€ 15 min(lol) fino a 200€ un'ora con fk,nei 30 anni bel fisico faccia wallata ma ex figa

Un'altra ha risposto dopo che mi ero scopato ste due,ma partiva da 80,questa early 20 bel fisico viso carino

Ste due che ho fottuto erano sotto padrona, infatti una donna che sapeva parlare italiano, sempre sud americana,mi ha indirizzato e ha riscosso il cachet.
Le ragazze erano carine, leggermente in carne e con culone,ben disposte,il preservativo è stato usato per ogni pratica e mentre una me lo succhiava, l'altra si preparava in bagno.
Mi hanno fatto usare bidet,salviette,carta.
Quindi sporche no
È stata un'esperienza fortunata dato che erano ben disposte.
La volta prima a 50 una che le moggava ma era insopportabile e mha fatto uscire incazzato.

Dipende da caso a caso, sicuramente quelle dell'est che lavorano in proprio ti ultratariffano
Infatti le evito.
 
Ciao, voglio dire che mi dispiace se ti senti così, perché è una sensazione tremenda e orribile, e soprattutto non porta a niente, perché è come tenere una scotta (corda) che tira, ti fai solo male.
Dalls mia esperienza però posso dire che non è tutto o bianco o nero, io non ho mai avuto il motorino e ho sofferto molto per questo, ero timido e impacciato e mia madre non si fidava di me, però ho toccato il sedere di alcune ragazze a scuola in particolare una che mi piaceva (con il suo consenso) ovviamente, il mio primo bacio l'ho dato a 15 anni, a 16 ho incontrato diverse ragazze ms con estrema difficoltà (abitavo in un paese e senza un veicolo non potevo andare da nessuna parte senza chiederlo si miei genitori) 18 anni ho comprato la mia macchina e ho fatto i miei giri, (una cinquecento Sporting ammaccata poi diventata bellissima 😍)
Ma tanti, tantissimi sabato sera in casa, isolamento in classe, non riuscire a vedersi allo specchio, pigrizia.
Alcune ragazze ci provavano con me, ma io non le ho viste ed ero molto timido.
Insomma, ci sono alti e bassi nella vita, ma c'è sempre una luce qualcosa che ci rende felici anche nelle piccole cose.
Io ho provato ultimamente ad uscire anche da solo alle feste, e pensavo anch'io a quelle cose ma non è sempre così, spesso vedi gente che si ubriaca Maranza che litigano con 50 anni, ragazze che mandano a quel paese i ragazzi, puzza insomma,
Non è tutto oro quel che luccica.
Io mi sento un cavaliere maledetto, che nonostante abbia fortuna, la sua maledizione gli grava sempre sull'anima, ma lui non demorde.
Continua a lottare.
Spero che tu possa sentirti meglio, io sono qui per parlare, quando vuoi, se sono disponibile.
Un abbraccio fratello
Grazie per la solidarietà. Comunque il racconto è di fantasia, come gli altri che ho pubblicato sabati di settimane fa. Però c'è ispirazione dal reale, come ho precisato prima.
 
Stato
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