Mi vergogno per ciò che ho fatto

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Bentornato Abitante, come stai? Stavo per intraprendere la tua stessa strada, avevo anche scritto il messaggio di commiato sotto il tuo post ma poi mi sono reso conto che alla fin fine non avrebbe avuto senso, si può cercare di bilanciare il partecipare qui, anche in modo più rado, e cercare di vivere lì fuori. Alla fin fine, è questione di resistere ed un appoggio in più, sebbene virtuale, può aiutare sicuramente.
Ciao,ho vissuto in modo strano sti due mesi,ci farò un thread
Spero che anche a te le cose non vadano troppo male.
Sul forum si torna sempre c'è poco da fare hahaha è un importante punto di riferimento
 
Nel novembre del 2008, vidi per la prima volta l'account della pagina iniziale di Facebook sul portatile di mia sorella, era una pagina scarna con sfondo bianco ed una striscia blu in alto. C'erano dei nomi e cognomi, dei gruppi con nominativi strani e sgrammaticati associati a nomi e relative preferenze, e delle foto sotto i nomi, lì per lì feci una battuta: "Ma che è stà roba?! Sembrano gli elenchi della Stasi." Lei mi rispose, "Si è una roba strana, in università ce l'hanno tutti. Serve a metterti in contatto con gente che non senti o vedi da tempo. Il problema è che mi scrive anche gente che non conosco, non vorrei perderci ulteriore tempo a rispondere a tutti. Non credo funzionerà qui in Italia, è più roba per un paese tipo USA, per gli americani che vivono in posti isolati". Lasciai quindi la stanza, visto che avevo altro da fare, appena attraversai la soglia della porta mi venne un brivido freddo lungo la schiena, passai quindi la serata in uno stato di torpore e sonnambulismo tanto che dovetti mettermi a letto in anticipo. Qualcosa era cambiato, ma lì per lì non capii cosa.
Cosa avevi intuito che sarebbe cambiato ? comunque hai talento per la scrittura
 
Cosa avevi intuito che sarebbe cambiato ? comunque hai talento per la scrittura
Ti ringrazio, detto dall'iperchad del forum è un onore grandissimo. Le intuizioni sono come quelle epifanie che ti sovvengono in un brevissimo lasso di tempo in cui il quadro poi verrà a delinearsi in tutta la sua chiarezza soltanto in tempi successivi, infatti il giorno dopo nemmeno ci pensai più alla storia di Facebook. Fu soltanto nei periodi successivi che il puzzle veniva a comporsi partendo da quella strana schermata fatta di nomi e fotografie, quando deliberatamente gente sconosciuta mette in pasto pubblicamente i propri dati personali e persino le proprie foto per me voleva dire che si stavano prestando ad un gioco più grande di loro e che avrebbe coinvolto le vite di tutti quanti. Lì per lì capii soltanto che il mondo non sarebbe più stato lo stesso ma non compresi se positivamente o negativamente, le interazioni e la comunicazione sarebbero state inevitabilmente stravolte considerando che veniva utilizzato il potente mezzo visivo che, a differenza della parola scritta, non richiede grandi capacità di discernimento e di fantasia, è immediato e veloce (difatto i blog hanno conosciuto un periodo più o meno breve di grande successo per poi quasi scomparire). In pratica si poteva essere registi della propria vita, una pornografia della quotidianità da dare in pasto a conoscenti e sconosciuti per i più disparati motivi. Compresi però che l'eccesso vomitato di tutte quelle vite sarebbe stato troppo per la mente limitata di un essere umano, un ricercare continuo nel mondo virtuale a discapito di quello reale. Alla fine il quadro si è delineato e purtroppo è in continua evoluzione.
 
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