È più bello essere bambini che da adulti

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deku_master_9700

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Blackpillato
Essere adulto hai tutte le carte che hai!
La società ci costringe l avere status altissimo, avere una macchina dei sogni e l lavoro stabile..
Essere adulto per me non è cool se ho la patologia Sindrome Franceschetti e sordo!
Essere adulto cesso o handicappato non avrai vita sociale migliore, sarai ignorato da tutti, prenderai palo dalle ragazze di oggi e lavoro umile!
Depressione,ansia sociale e solitudine perseguiterà fino alla morte!
Questo tocca a tutti voi e so che vivete in queste condizioni!
Sicuramente nella vostra mente avete già pensato che essere bambini è più bello che essere adulti!
I bambini hanno bisogno di amicizia, divertimento, hobby, senza responsabilità e non lavorare!
Non è Dio che sceglie la strada brutta o bella.. è il destino che ci chiama..

Come disse il modello Pietro Fanelli
"L'umanità è portata avanti dai tanti sfortunati e illuminata dai pochi eletti!"

La vita è cruda!

Contava nascere bello in una famiglia benestante e fare lavoro che ti piace piuttosto spaccare la schiena 12 ore senza una lira!
 
Le donne restano sempre bambine: sia a livello psicologico che cognitivo che comportamentale che GIURIDICO. Infatti "Maturano prima" nel senso che restano bambine per sempre
Solo per noi maschi diventare adulti significa smettere di essere amabili. Prima della pubertà noi maschi siamo quello che piu vicino c'è a essere femmine: perchè è vero non siamo bambine femmine ma perlomeno siamo bambini.
E dopo parte la male disposability. O meglio: in una situazione di emergenza è risaputo che le societa preferiscono sacrificare i bambini maschi che le femmine. Sia in caso di guerre che in caso di salvataggio
 
Carducci, e anche altri in realtà, fondavano la loro filosofia di vita sul concetto di rimanere bambini tutta la vita, detta in soldoni. Pare che mantenere il rapporto col puer interiore allegerisca l esistenza, posto che compiere ciò nella vita adulta sia possibile.
 
Ci può stare. Io credo di essere stato meglio però nel periodo tra i 12 e i 13 anni. Da bambino non è stato un periodo così spassoso, ho avuto anche in quel periodo i miei pensieri per la testa. Ho preferito un po' di più quindi la prima adolescenza.
 
Comprensibilissima la nostalgia dell' infanzia.
Io ricordo problemi anche nell' infanzia: litigi tra i genitori e difficoltà con i coetanei, essendo un bambino sensibile e introverso, un pò per le mie. D' altro canti, è vero che le esigenze di un bambino sono quelle semplici: un paio d' ore di cartoni animati, giocare in cortile. Le responsabilità sono poche, tra cui il non dover andare a lavorare, intendendo per lavoro quello in azienda, ente pubblico. Non c'è il desiderio sessuale, quello di scopare per dire, oppure di avere una compagna, seppure l' attrazione per il "gentil sesso" si sente.
Mi viene in mente un film bellissimo "Ci hai rotto papà", la storia di un gruppo di bambini che si diverte e canzona gli adulti, bellissima quella frase "col lavoro non ci puoi giocare".
 
Ci può stare. Io credo di essere stato meglio però nel periodo tra i 12 e i 13 anni. Da bambino non è stato un periodo così spassoso, ho avuto anche in quel periodo i miei pensieri per la testa. Ho preferito un po' di più quindi la prima adolescenza.
Ah, i giri in bicicletta, le uscite con i compagni di scuola, il fare casino a scuola, le giocate ai videogiochi in salagiochi (io ebbi quell' età nei primi anni '90, allora le salegiochi avevano appunto i videogiochi, non le slot machines). Avevo più vita sociale allora, pensa un pò.
 
Ah, i giri in bicicletta, le uscite con i compagni di scuola, il fare casino a scuola, le giocate ai videogiochi in salagiochi (io ebbi quell' età nei primi anni '90, allora le salegiochi avevano appunto i videogiochi, non le slot machines). Avevo più vita sociale allora, pensa un pò.

Io anche facevo i giri in bicicletta, soprattutto in estate. Il 2019 è stata l'estate più bella che ho trascorso perché mi univo ad altri ragazzini del quartiere e stavamo lì in piazzetta. Poi vabbè ahah io giocavo a casa con i videogiochi, le sale giochi non le avevo mai viste. A scuola stavo più o meno per i fatti miei, non mi facevo notare.
 
Essere adulto hai tutte le carte che hai!
La società ci costringe l avere status altissimo, avere una macchina dei sogni e l lavoro stabile..
Essere adulto per me non è cool se ho la patologia Sindrome Franceschetti e sordo!
Essere adulto cesso o handicappato non avrai vita sociale migliore, sarai ignorato da tutti, prenderai palo dalle ragazze di oggi e lavoro umile!
Depressione,ansia sociale e solitudine perseguiterà fino alla morte!
Questo tocca a tutti voi e so che vivete in queste condizioni!
Sicuramente nella vostra mente avete già pensato che essere bambini è più bello che essere adulti!
I bambini hanno bisogno di amicizia, divertimento, hobby, senza responsabilità e non lavorare!
Non è Dio che sceglie la strada brutta o bella.. è il destino che ci chiama..

Come disse il modello Pietro Fanelli
"L'umanità è portata avanti dai tanti sfortunati e illuminata dai pochi eletti!"

La vita è cruda!

Contava nascere bello in una famiglia benestante e fare lavoro che ti piace piuttosto spaccare la schiena 12 ore senza una lira!
Come darti torto...infatti io ho una nostalgia tremenda degli anni dell'infanzia. Da lì in poi è stato un continuo scavare verso il basso...
 
Spesso ho tanti momenti nostalgici e ripenso a quanto era bello il periodo in cui andavo alle scuole elementari: non avevo pensieri e non vedevo l'ora di arrivare in classe per fare lezione e stare insieme ai miei compagni per poi andare a mangiare a mensa, fare l'intervallo lungo post pranzo nel giardino scolastico, finire la giornata scolastica per poi fare i compiti e uscire con gli amici. Il periodo tra i 6 e gli 11 anni (dalla 1° alla 5° elementare) è stato davvero splendido. Ho vaghi ricordi anche del periodo in cui andavo alla scuola materna ma non lo ricordo alla stessa maniera come quando ero alle elementari.
 
La mia infanzia è stata bellissima, caratterizzate in uscite con i miei amici dell'epoca: corse in bici, esplorazioni di luoghi della nostra città a noi sconosciuti, l'andare ai giardini con le giostre durante la primavera ed il ritrovarsi in casa a giocare con i videogiochi in inverno.
Era stato bellissimo, l'unico periodo bello, felice e spensierato di tutta la mia vita, il tema ragazze era asolutamente inesistente in me, c'era solo gioco e divertimento. Poi dalle medie è cominciato l'abisso incolmabile fino ad oggi.
 
La mia infanzia è stata bellissima, caratterizzate in uscite con i miei amici dell'epoca: corse in bici, esplorazioni di luoghi della nostra città a noi sconosciuti, l'andare ai giardini con le giostre durante la primavera ed il ritrovarsi in casa a giocare con i videogiochi in inverno.
Era stato bellissimo, l'unico periodo bello, felice e spensierato di tutta la mia vita, il tema ragazze era asolutamente inesistente in me, c'era solo gioco e divertimento. Poi dalle medie è cominciato l'abisso incolmabile fino ad oggi.
Anche io ho un brutto ricordo del mio periodo delle medie. Probabilmente il peggiore periodo che ho vissuto durante la mia adolescenza.
 
Chiaramente era meglio essere piccini ma continuare ad essere ancorati al passato non fa per niente bene.
Come per le non esperienze avute in adolescenza non si può fare più nulla..purtroppo.
Bisogna anche andare avanti senza accasciarsi ripensando al passato.
 
Crudo, non ero felice nemmeno durante infanzia e adolescenza
Manco io, almeno, mai al 100%.
In generale non è che la vita sia stata tanto generosa con me, ma le mie principali "maledizioni" sono state due:
- Nascere e crescere in questa città di m3rda
- Nascere e crescere in questa famiglia, con tutti i traumi, le crudezze e gli abusi del caso.
Credo che se quegli anni li avessi trascorsi in un posto differente (magari in un paesino di campagna) e in ambienti un po' più sani, probabilmente me la sarei passata molto meglio, e magari non sarei diventato l'adulto disturbato che sono oggi, ovvero il risultato di quegli anni maledetti, i cui traumi me li porterò nella tomba.
 
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