Talvolta, in questo forum, si fa un po' di copaggio e si tende a mitizzare il passato con l’idea che, un tempo, le donne fossero meno inclini a valutare l’estetica e fossero meno “superficiali”. Eppure, basta osservare il reel allegato: la reazione di autentica eccitazione, estatica, di due giovani ragazze alla vista di un uomo dotato di tratti somatici eccezionali (un PSL God, per usare il gergo contemporaneo), testimonia quanto l’attrazione estetica sia una costante antropologica e non una mera tendenza culturale recente.
I top geni trascendono qualsiasi epoca storica, sono memorie di qualità vincenti che riverberano nei secoli. Se fino a qualche decade fa anche i sottosoglia riuscivano ad accoppiarsi, ciò era dovuto principalmente dall'assetto socioeconomico: la società imponeva vincoli, norme e strutture pensate per bilanciare il mercato sessuale. In altre parole, si tentava di contenere quella che è la natura ipergamica dei biofusti, che per sua essenza è poco compatibile con un ordine sociale equilibrato e sostenibile.
La necessità di un provider economico costringeva molte donne a “compromessi selettivi”, ovvero a scegliere partner meno desiderabili dal punto di vista fisico, anche detti sottosoglia, ma funzionali sotto il profilo della provvidenza materiale. Venivano così poste in essere dinamiche relazionali basate su un fragile equilibrio tra sfruttamento reciproco e convenienza, piuttosto che su autentica e genuina attrazione.
Oggi, che la calaba e i suoi callaborazionisti hanno sciolto dalle catene la VERA natura ipergamica femminile, ne possiamo apprezzare i risultati distruttivi. L’emancipazione socioeconomica ha reso le donne pienamente libere di scegliere sulla base dell’unico criterio che è mai contato e che sempre e solo conterà davvero nella dinamica dell’attrazione genuina: il patrimonio genetico.
E qui il paradosso del progresso che ci ha semplicemente riportati, in chiave ipertecnologica, a uno stato di natura in cui domina la brutalità della selezione darwiniana.
In breve: no 80's for your face.
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