L’allegoria è uno strumento letterario potentissimo, mediante il quale attraverso delle parole scelte nel testo fai celare dei significati ben più profondi che non andrebbero immediatamente colti mediante una prima e superficiale lettura.
Molte allegorie le troviamo nella Bibbia, come nella Divina Commedia, ove il Sommo Poeta identificava ad esempio la lupa col peccato di avarizia.
Prendiamo in esame il seguente rituale:
“Le belle e giovani ragazze sono innamorate di sè stesse: ammirano le proprie forme armoniche davanti allo specchio toccandosi la propria pelle vellutata, eccitandosi e godendo del proprio corpo. Sono talmente belle che fanno sesso da sole!”
Ad una prima e superficiale lettura sembra una stronzata autistica: “Pezzottato, che cazzo stai dicendo?! Le ragazze vogliono il cazzone del Chad, non farebbero mai una cosa simile”
In effetti non ho mai negato la loro eterosessualità, ovvio che desiderino i maschioni alpha.
Mediante un’analisi più approfondita però si colgono nuovi elementi:
1) In primis la ragazza in questione è bella e giovane, quindi ha oggettivamente potere sessuale di mercato. (Verità oggettiva)
2) Tale bellezza aumenterà in lei il numero di corteggiatori, che siano Chad da scopare o zerbini da sfruttare, il suo body count ed in generale il successo sociale crescerá molto. Ciò la farà sentire influente è desiderata. (Aumento di autostima)
3) Viviamo in una società edonista dove si tende ad apparire: lo vediamo sui social dove le belle ragazze esibiscono il proprio corpo, dove pubblicano foto sexy e video ammiccanti, dove conta molto l’estetica. (Contestualizzazione del fenomeno)
4) Penso che le ragazze nel loro DNA siano un po’ narcise già di natura: semplicemente i fattori sopracitati sono catalizzatori del loro narcisismo. (Genetica femminile)
Adesso, anche qualora non si scopassero davanti allo specchio, i punti precedenti hanno un fondo di verità. Per cui i rituali assumono allegoricamente senso, anche se penso che nella realtà non poche belle ragazze siano innamorate di loro stesse!
Molte allegorie le troviamo nella Bibbia, come nella Divina Commedia, ove il Sommo Poeta identificava ad esempio la lupa col peccato di avarizia.
Prendiamo in esame il seguente rituale:
“Le belle e giovani ragazze sono innamorate di sè stesse: ammirano le proprie forme armoniche davanti allo specchio toccandosi la propria pelle vellutata, eccitandosi e godendo del proprio corpo. Sono talmente belle che fanno sesso da sole!”
Ad una prima e superficiale lettura sembra una stronzata autistica: “Pezzottato, che cazzo stai dicendo?! Le ragazze vogliono il cazzone del Chad, non farebbero mai una cosa simile”
In effetti non ho mai negato la loro eterosessualità, ovvio che desiderino i maschioni alpha.
Mediante un’analisi più approfondita però si colgono nuovi elementi:
1) In primis la ragazza in questione è bella e giovane, quindi ha oggettivamente potere sessuale di mercato. (Verità oggettiva)
2) Tale bellezza aumenterà in lei il numero di corteggiatori, che siano Chad da scopare o zerbini da sfruttare, il suo body count ed in generale il successo sociale crescerá molto. Ciò la farà sentire influente è desiderata. (Aumento di autostima)
3) Viviamo in una società edonista dove si tende ad apparire: lo vediamo sui social dove le belle ragazze esibiscono il proprio corpo, dove pubblicano foto sexy e video ammiccanti, dove conta molto l’estetica. (Contestualizzazione del fenomeno)
4) Penso che le ragazze nel loro DNA siano un po’ narcise già di natura: semplicemente i fattori sopracitati sono catalizzatori del loro narcisismo. (Genetica femminile)
Adesso, anche qualora non si scopassero davanti allo specchio, i punti precedenti hanno un fondo di verità. Per cui i rituali assumono allegoricamente senso, anche se penso che nella realtà non poche belle ragazze siano innamorate di loro stesse!
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