Una società sempre piu' meccanicista!

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Pezzottato

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Non so voi ma a me l'ateismo ( con tutto il rispetto per chi abbraccia tale scelta!) repelle molto: equivarrebbe paragonare l'essere umano ad un semplice ammasso di atomi ed ormoni, sarebbe come dire che dopo un certo numero di giri della Terra attorno al sole moriremo, tutto nasce dal caso, l'amore serve col fine animale di riprodurci, etc...

Ora, pur non negando l'importanza della scienza e la veridicità di molteplici tesi semplificanti la vita, a me questa visione fredda, cinica, animalesca fa venire i brividi: come se non esistesse un Oltre, un Fine, uno Scopo al di là di produrre denaro.
Lo osserviamo anche nella società dove il denaro viene messo al primo posto, ove il fine è solo l'utile in mezzo ad ogni possibile, l'imperativo è vincere e non far partecipare a nessun altro. Sempre piu' egoismo, cinismo, individualismo: mi fa pena tutto ciò.

Ora, anche ammettendo che la scienza dicesse il vero sulla negazione di Dio, a me farebbe pena condurre una vita di puro materialismo, denaro e casualità: se Dio non esistesse occorrerebbe inventarlo, sognarlo, sperarlo.
E lo dico io che per tantissimi anni sono stato cristiano e col tempo sono diventato agnostico siccome non ho prove per dimostrare l'esistenza di una coscienza suprema che mi piace identificare con Natura, Energia, Amore, Equilibrio cosmico.
Osservando il disegno dell'universo e della vita penso facciamo parte di un progetto piu' ampio: coscienze individuali frammenti di una coscienza universale.
Occorre accordare il proprio sè interiore con la coscienza cosmica col fine di connetterci spiritualmente col tutto.

N.B. : rispetto chi la pensa diversamente, semplicemente suona strano una vita senza anima, metafisica ed amore spirituale!
 
Se una vita all' insegna del mero meccanicismo rende tristi, è indizio che tale concezione è incompleta.
Riguardo Dio ecc. è difficile capirci bene, io ritengo che possiamo avere certezze su ciò che possiamo verificare empiricamente, specificando che molti non hanno la possibilità di verificare empiricamente tutte le cose, pensiamo al mondo ultraterreno, accessibile a persone con particolari doti o che hanno sviluppato certe capacità.
Ma, al di là di tuto questo discorso, non pare che perseguire solo necessità fisiologiche e interessi come denaro sia sufficiente per sentirci bene.
 
Ora, pur non negando l'importanza della scienza e la veridicità di molteplici tesi semplificanti la vita, a me questa visione fredda, cinica, animalesca fa venire i brividi: come se non esistesse un Oltre, un Fine, uno Scopo al di là di produrre denaro.
Lo osserviamo anche nella società dove il denaro viene messo al primo posto, ove il fine è solo l'utile in mezzo ad ogni possibile, l'imperativo è vincere e non far partecipare a nessun altro. Sempre piu' egoismo, cinismo, individualismo: mi fa pena tutto ciò.
Anche io sono agnostica ma non concordo con questa visione (bellissima citazione tralaltro).
Non credo che vivere una vita seguendo l'esempio capitalista, all'insegna dell' accumulo, del possesso e del guadagno sia una conseguenza di una visione atea della vita.
Piuttosto credo sia una conseguenza della società, l'essere continuamente bombardati da messaggi volti a consumare, spendere, avere.
Credo che esistano persone che nonostante non credano in un dio, danno amore e rispetto verso il prossimo, verso il pianeta e vivano cercando di propagare amore verso gli altri guidati dal senso civico e dalla propria morale e sensibilità.
 
Anche io sono agnostica ma non concordo con questa visione (bellissima citazione tralaltro).
Non credo che vivere una vita seguendo l'esempio capitalista, all'insegna dell' accumulo, del possesso e del guadagno sia una conseguenza di una visione atea della vita.
Piuttosto credo sia una conseguenza della società, l'essere continuamente bombardati da messaggi volti a consumare, spendere, avere.
Credo che esistano persone che nonostante non credano in un dio, danno amore e rispetto verso il prossimo, verso il pianeta e vivano cercando di propagare amore verso gli altri guidati dal senso civico e dalla propria morale e sensibilità.
Giustoo @rickkkk , bellissimo approfondimento. 🙂
 
Ora, pur non negando l'importanza della scienza e la veridicità di molteplici tesi semplificanti la vita, a me questa visione fredda, cinica, animalesca fa venire i brividi: come se non esistesse un Oltre, un Fine, uno Scopo al di là di produrre denaro.
Ma chi l'ha detto che secondo questa visione il fine sia produrre denaro? A me sembra contraddittorio visto che comunque sappiamo che è inutile dato che moriremo e un giorno pure la Terra...

Ora, anche ammettendo che la scienza dicesse il vero sulla negazione di Dio, a me farebbe pena condurre una vita di puro materialismo, denaro e casualità: se Dio non esistesse occorrerebbe inventarlo, sognarlo, sperarlo. Osservando il disegno dell'universo e della vita penso facciamo parte di un progetto piu' ampio: coscienze individuali frammenti di una coscienza universale. Occorre accordare il proprio sè interiore con la coscienza cosmica col fine di connetterci spiritualmente col tutto.
Su questo sono d'accordo. Ma non per questo l'ateismo è sbagliato a livello "morale".
 
Ma chi l'ha detto che secondo questa visione il fine sia produrre denaro? A me sembra contraddittorio visto che comunque sappiamo che è inutile dato che moriremo e un giorno pure la Terra...


Su questo sono d'accordo. Ma non per questo l'ateismo è sbagliato a livello "morale".
Giustoo 🙂

Come se l’amore venisse meno, le persone vengono valutate più per la loro produttivitá che per la loro essenza.
Denaro come motore nel mondo, come se altri valori avessero meno importanza.
Meno amore, empatia, sensibilità, altruismo: il prossimo è da scavalcare e non da comprendere ed aiutare.

Ateismo o comunque un modo di intendere l’esistenza in maniera molto egoista e meccanica
 
L'unica cosa che mi fa sognare è il fatto che la coscienza umana non può emergere meccanicisticamente da un ammasso di materia. Probabilmente c'è qualcosa che va oltre, ma niente a che vedere con la fuffa religiosa.
 
Non so voi ma a me l'ateismo ( con tutto il rispetto per chi abbraccia tale scelta!) repelle molto: equivarrebbe paragonare l'essere umano ad un semplice ammasso di atomi ed ormoni, sarebbe come dire che dopo un certo numero di giri della Terra attorno al sole moriremo, tutto nasce dal caso, l'amore serve col fine animale di riprodurci, etc...

Ora, pur non negando l'importanza della scienza e la veridicità di molteplici tesi semplificanti la vita, a me questa visione fredda, cinica, animalesca fa venire i brividi: come se non esistesse un Oltre, un Fine, uno Scopo al di là di produrre denaro.
Lo osserviamo anche nella società dove il denaro viene messo al primo posto, ove il fine è solo l'utile in mezzo ad ogni possibile, l'imperativo è vincere e non far partecipare a nessun altro.
Io parto esattamente da questi presupposti. Non penso che il ricorso al fantasy potrebbe in qualche modo placare l'angoscia per la vecchiaia e la morte. Se per qualcuno funziona, ben venga purché non ne derivino troppe imposizioni a me e altri. Sulla possibilità di una vita etica/morale senza bisogno di religione ne parlano da qualche secolo filosofi , scienziati e accademici. Mi sembra abbastanza assodato ormai.
 
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