Tipa che mi piaceva si esce la tetta, ma era per allattare il figlio

UberVoid

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Redpillato
L'altro ieri me ne vado al bar e becco una tipa che era a scuola con me, con marito e figlio. Avete presente la classica vicenda adolescenziale dove a voi piace la compagnetta di classe che vi caga solo perché siete dei simpaticoni e la intrattenete mentre lei vi parla dei ragazzi fighi che si scopa? Quella. Non la vedevo da un pezzo, anni, sapevo che aveva messo su famiglia tramite social con uno di quegli scappati di casa che si scopava nelle macchine all'ombra di qualche albero in piazzette isolate, cosa di cui da un pezzo aveva smesso ovviamente di fregarmene un cazzo. Ci mettiamo a parlare, anche piacevolmente devo ammettere, quando ad un certo punto si abbassa la maglietta e le vedo la carne pallida d'una tetta sopra un reggiseno bianco. Capisco che è arrivato il momento che il pupo mangi e distolgo lo sguardo nel panico, autismo modalità on. Da ragazzino, anni fa, avevo fantasticato a lungo su quelle tette, e addentarle i capezzoli con i miei denti efebici, addirittura una volta che eravamo ubriachi ero la per là per baciarla ma mi trattenni da bravo segaiolo beta qual ero. E quando è che il destino mi permette di posare lo sguardo su quei seni tanto agognati? Più di dieci anni dopo davanti il palesamento del frutto del suo amore avuto con uno tizio viziato, stronzo e pieno di soldi che aveva avuto tutto dalla vita perché il padre era ricco, nell'unica circostanza in cui non mi sarei mai sognato di guardare e nel contesto meno sessuale possibile. Gli anni sono passati, lei era felice con la sua famiglia mentre io stavo ancora a pensare alle sue tette che ormai lei utilizza per il loro scopo naturale, mentre io tornavo a casa nella mia dimora da single a chiedermi se la tipa con cui adesso mi sento mi parcheggerà nuovamente in friendzone. So che sembra una cazzata da schizzato in astinenza da sostanze, e probabilmente lo è, ma tutta sta vicenda m'ha fatto riflettere su come le aspettative spesso e volentieri vengono disattese dall'asettico realismo della vita.
 
Paradossale come non abbia avuto nessuna forma di pudore nello scoprirsi il seno per assolvere alla sua naturale funzione davanti ad un uomo sessualmente ancora attivo
 
Un po di latte poteva offrirtelo pero’
Anche io aspettavo che la storia finisse con te che in un raptus ti mettevi a succhiare al posto del bimbo, il padre - anche giustamente - ti menava e poi chiamavano la polizia. Mentre ti dimenavi tra la presa degli agenti che ti stavano forzando nella loro macchina urlavi "sotto il 7 non è vita" e poi con in un film appariva la scritta "The End"
 
Finita per il marito. Come hai potuto ben constatare, in biologia, le tette hanno lo scopo di nutrire la vita che ha generato tramite l'altro pertugio in cui avresti voluto entrare una decina di anni prima. È tutto in funzione di entrare, schizzare, generare, ed una volta generato anche il mostrare le tette ad ominidi vari (che in tempi passati aveva la funzione ultima di arrivare allo schizzamento gelatinoso tramite accalappiamento di materiale genetico di qualità) è un atto pressoché innocente nella mente della genitrice. Ovviamente il povero diavolo schizzante è messo in secondo piano nella nuova situazione di vita e quando ogni tanto mette il broncio per l'astinenza dovrà far da sé ritornando ai tempi dell'adolescenza o farsi bastare la ginnastica missionaria di cinque minuti una volta al mese. Ma non tutto è perduto, tra una decina di anni quando il pargoletto sarà cresciuto e farà dannare la mammina per il fatto che non si applica a scuola oppure agli allenamenti di tennis ed il paparino tornerà sempre più stanco dal lavoro e non gli tirerà più preferendo guardare la partita alla tv piuttosto che bombarsi la suddetta moglie, in quel frangente potrai ricomparire con un messaggio per andare a bersi un caffè e ricordare i vecchi tempi, si sonderà il terreno e si ascolteranno i suoi patemi della vita di coppia ed il fatto di non sentirsi più desiderata e della voglia di evasione (una roba che manco fuga da Alcatraz), allora li tu potrai dimostrarle che il tempo è fugace e che bisogna approfittare di ogni singolo secondo di vita, in pratica entrare dentro di lei. Le sue tette saranno scese al livello delle ginocchia, ma non si butta via nulla.
 
Ma non tutto è perduto, tra una decina di anni quando il pargoletto sarà cresciuto e farà dannare la mammina per il fatto che non si applica a scuola oppure agli allenamenti di tennis ed il paparino tornerà sempre più stanco dal lavoro e non gli tirerà più preferendo guardare la partita alla tv piuttosto che bombarsi la suddetta moglie, in quel frangente potrai ricomparire con un messaggio per andare a bersi un caffè e ricordare i vecchi tempi, si sonderà il terreno e si ascolteranno i suoi patemi della vita di coppia ed il fatto di non sentirsi più desiderata e della voglia di evasione (una roba che manco fuga da Alcatraz), allora li tu potrai dimostrarle che il tempo è fugace e che bisogna approfittare di ogni singolo secondo di vita, in pratica entrare dentro di lei. Le sue tette saranno scese al livello delle ginocchia, ma non si butta via nulla.
del resto, come ebbe a dire Maupassant, il matrimonio non è che uno scambio di cattivi umori di giorno e di cattivi odori di notte
Crudo questo thread e anche blackpillato,una vita senza o con poca validazione femminile non è degna di essere vissuta.
sentire Socrate parafrasato in questo modo è un vero colpo al cuore
 
del resto, come ebbe a dire Maupassant, il matrimonio non è che uno scambio di cattivi umori di giorno e di cattivi odori di notte

sentire Socrate parafrasato in questo modo è un vero colpo al cuore
Maupassant capì tutto, fece in ogni modo di farsi venire la sifilide per avere la certezza di morire matto e giovane, l'ipersensibilità si paga a caro prezzo. Homo homini lupus.
 
L'altro ieri me ne vado al bar e becco una tipa che era a scuola con me, con marito e figlio. Avete presente la classica vicenda adolescenziale dove a voi piace la compagnetta di classe che vi caga solo perché siete dei simpaticoni e la intrattenete mentre lei vi parla dei ragazzi fighi che si scopa? Quella. Non la vedevo da un pezzo, anni, sapevo che aveva messo su famiglia tramite social con uno di quegli scappati di casa che si scopava nelle macchine all'ombra di qualche albero in piazzette isolate, cosa di cui da un pezzo aveva smesso ovviamente di fregarmene un cazzo. Ci mettiamo a parlare, anche piacevolmente devo ammettere, quando ad un certo punto si abbassa la maglietta e le vedo la carne pallida d'una tetta sopra un reggiseno bianco. Capisco che è arrivato il momento che il pupo mangi e distolgo lo sguardo nel panico, autismo modalità on. Da ragazzino, anni fa, avevo fantasticato a lungo su quelle tette, e addentarle i capezzoli con i miei denti efebici, addirittura una volta che eravamo ubriachi ero la per là per baciarla ma mi trattenni da bravo segaiolo beta qual ero. E quando è che il destino mi permette di posare lo sguardo su quei seni tanto agognati? Più di dieci anni dopo davanti il palesamento del frutto del suo amore avuto con uno tizio viziato, stronzo e pieno di soldi che aveva avuto tutto dalla vita perché il padre era ricco, nell'unica circostanza in cui non mi sarei mai sognato di guardare e nel contesto meno sessuale possibile. Gli anni sono passati, lei era felice con la sua famiglia mentre io stavo ancora a pensare alle sue tette che ormai lei utilizza per il loro scopo naturale, mentre io tornavo a casa nella mia dimora da single a chiedermi se la tipa con cui adesso mi sento mi parcheggerà nuovamente in friendzone. So che sembra una cazzata da schizzato in astinenza da sostanze, e probabilmente lo è, ma tutta sta vicenda m'ha fatto riflettere su come le aspettative spesso e volentieri vengono disattese dall'asettico realismo della vita.
Minchia fra... 😢
 
Dal mio punto di vista è paragonabile ad una malattia perchè peggiora in maniera decisa la qualità della vita di un uomo.
Purtroppo è la compagna perfetta dell'autodistruzione, se non ci pensano gli altri ad affossarti lasci il compito di farlo a te stesso. Credo che sia una forma di autoesclusione dalla condizione della vita, una specie di beffa che la natura concede a chi ha il privilegio di poter arrivare più facilmente a certe "verità" ma pagando un tributo spesso insostenibile mentalmente. Uno dei rimedi che ho trovato (usufruibile da tutti) per limitare i danni è cibarmi delle opere artistiche che altri coraggiosamente hanno provato a scandagliare e donare al mondo come attenuazione del loro dolore di abituarlo. Condividerlo con altri tramite le manifestazioni di sincerità, o peggio di resa, è pura utopia.
 
Credo che sia una forma di autoesclusione dalla condizione della vita, una specie di beffa che la natura concede a chi ha il privilegio di poter arrivare più facilmente a certe "verità" ma pagando un tributo spesso insostenibile mentalmente.
Un privilegio ma allo stesso tempo uno svantaggio,una maledetta condanna,una ferita sempre aperta sulla pelle. È finita
 
Un privilegio ma allo stesso tempo uno svantaggio,una maledetta condanna,una ferita sempre aperta sulla pelle. È finita
Finita no, bisogna adattarsi alla propria condizione accettandola e cercando di trovare il proprio modo preferenziale per venire a patti con il mondo. Certamente la realtà lì fuori non è congeniale al nostro modo di essere e spesso si fanno voli di fantasia su come poteva andare diversamente nel caso si fosse nati in altri posti od in altre epoche, ma conviene sempre cercare una via preferenziale per quello che che si è, sfruttando il proprio mondo interiore anche usufruendo di un minimo di razionalità che non è propriamente una delle qualità più evindenziabili in chi è ipersensibile.
 
Finita per il marito. Come hai potuto ben constatare, in biologia, le tette hanno lo scopo di nutrire la vita che ha generato tramite l'altro pertugio in cui avresti voluto entrare una decina di anni prima. È tutto in funzione di entrare, schizzare, generare, ed una volta generato anche il mostrare le tette ad ominidi vari (che in tempi passati aveva la funzione ultima di arrivare allo schizzamento gelatinoso tramite accalappiamento di materiale genetico di qualità) è un atto pressoché innocente nella mente della genitrice. Ovviamente il povero diavolo schizzante è messo in secondo piano nella nuova situazione di vita e quando ogni tanto mette il broncio per l'astinenza dovrà far da sé ritornando ai tempi dell'adolescenza o farsi bastare la ginnastica missionaria di cinque minuti una volta al mese. Ma non tutto è perduto, tra una decina di anni quando il pargoletto sarà cresciuto e farà dannare la mammina per il fatto che non si applica a scuola oppure agli allenamenti di tennis ed il paparino tornerà sempre più stanco dal lavoro e non gli tirerà più preferendo guardare la partita alla tv piuttosto che bombarsi la suddetta moglie, in quel frangente potrai ricomparire con un messaggio per andare a bersi un caffè e ricordare i vecchi tempi, si sonderà il terreno e si ascolteranno i suoi patemi della vita di coppia ed il fatto di non sentirsi più desiderata e della voglia di evasione (una roba che manco fuga da Alcatraz), allora li tu potrai dimostrarle che il tempo è fugace e che bisogna approfittare di ogni singolo secondo di vita, in pratica entrare dentro di lei. Le sue tette saranno scese al livello delle ginocchia, ma non si butta via nulla.
anche io c'ho pensato ad un ipotetico caffè tra dieci anni e vedere come va lol
 
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