Il sonno dell'inceldom genera mostri, ed è quello che successe al mio amico che chiameremo P., quando si trovò su un'app la sua prima fidanzata, una spogliarellista da webcam. P., 27 anni, figlio di finanziere, grasso e stupido, incapace di tenersi un lavoro, aveva conosciuto solo l'affetto delle puttane, pagando. Non gli parve vero di essersi trovato la tipa che sembrava una pornostar, 10 anni più grande, labbra a canotto, tettone rifatte, fianchi stretti e modi volgari da zoccola di professione. Il sesso era una figata, ma l'esperienza di P. però fu infernale, perché la spogliarellista era una cocainomane alcolista con un figlio, e siccome lui era sempre stato incel, se la fece piacere. Si accollò sputi e calci nei coglioni, schiaffi, minaccia di denunce ai carabinieri per ipotetiche violenze che lui le avrebbe commesso e un incidente in macchina perché litigavano alla guida. In realtà successero altre cose ma evito di entrare nei dettagli per privacy. Temevo che restassero insieme a lungo perché lui era sempre stato un incel morto di figa, ma dopo "soli" 4 anni P. riuscì a lasciarla, con lei che fece la pazza isterica per mesi, arrivandogli a vandalizzare delle sue proprietà. Ciliegina sulla torta fu quando, pochi giorni dopo esser lasciata, mi sveglio con un messaggino in cui lei mi propone di vederci la sera, da soli, farci due strisce e andare a scopare. Bloccata subito, ovviamente. Dico questo da monito a tutti quelli che sono ancora vergini e magari sarebbero più propensi ad accollarsi alcune situazioni al limite, a causa della propria condizione di incel, e che nella vita c'è di meglio che farsi una cavalcata sul puttanone di turno solo per levarsi di dosso la verginità o voler sperimentare una relazione con una donna, dato che spesso non ne vale la pena.