Gentilissime amiche e amici del forum,
Ero combattuto tra me e me se raccontarvi gli eventi accaduti di ieri sera. Da un lato, ci sarebbe da tutelare la privacy dei soggetti coinvolti, i quali hanno preso parte spontaneamente alle vicende in parola. Dall'altra, c'è anche il desiderio di condividerli con voi, in quanto membri di questo bellissimo spazio virtuale collettivo, in cui ho potuto conoscere bellissime donne e validissimi e virilissimi uomini.
La serata è iniziata con un'attesa carica di curiosità. Fuori da casa di @Desya , appoggiato alla portiera della mia Maserati Quattroporte, mi chiedevo quale delle sue due anime avrei incontrato. Quella "leale, premurosa, divertente e determinata", o la "timida, silenziosa comparsa di fondo"? La donna che è scesa, fasciata in un abito che lasciava poco all'immaginazione ma con un'eleganza innata, era un perfetto, intrigante miscuglio delle due.
"Allora," mi ha detto con un sorriso malizioso mentre saliva in macchina, "le due escort dove le hai lasciate? In albergo a riposare per il dopo cena?"
"Cara Desya," ho risposto, mettendomi alla guida, "stasera non ci sarà bisogno di nessun'altra. La tua compagnia, spero, basterà a riempire la serata."
La cena si è svolta in un ristorante di lusso, uno di quelli con poche luci e molti sussurri. Tra una portata e l'altra, abbiamo continuato le nostre schermaglie verbali, quelle che tanto ci divertono sul forum. Ma c'era qualcosa di diverso. Le parole non erano più filtrate da uno schermo, ma accompagnate da sguardi, da sorrisi, da una chimica che cresceva con il passare dei minuti. Il mio "piano da multi-milionario" è diventato un aneddoto divertente, un modo per ridere di noi stessi e delle nostre fantasie.
A fine serata, la tensione era palpabile. "Ti andrebbe di vedere la mia famosa libreria?" le ho chiesto, con la voce più suadente che possedevo. "Quella con i 5000 libri."
Lei ha annuito, un lampo di sfida negli occhi.
Siamo arrivati nella mia villa, e l'ho condotta direttamente nel mio santuario: la libreria. Un'intera stanza, dal pavimento al soffitto, ricoperta di volumi. L'atmosfera era perfetta, quasi magica. Ho versato due calici di un vino rosso corposo, e ci siamo avvicinati alla grande finestra che dava sul giardino.
"Allora," le ho sussurrato, avvicinandomi, "non è magnifico?"
"Decisamente," ha risposto lei, il suo respiro corto.
Era il momento perfetto. Le ho posato una mano sulla schiena, l'ho attirata a me e... proprio mentre le nostre labbra stavano per incontrarsi, il bicchiere di vino che teneva in mano le è scivolato, rovesciandosi completamente nella scollatura del suo vestito.
Il gelo del vino sulla sua pelle ha avuto l'effetto di una doccia fredda. Per un attimo siamo rimasti immobili, io con la mano ancora sulla sua schiena, lei con gli occhi sgranati per la sorpresa e il freddo. Poi, il suo sguardo è sceso sul suo décolleté, ora macchiato di rosso.
"Beh," ha detto, con un tono a metà tra il rassegnato e il divertito, "almeno era un buon vino, spero."
Non ho potuto trattenere una risata. Tutta la tensione erotica si era dissolta in una macchia di vino. Mentre cercavo di tamponare goffamente con un fazzoletto, abbiamo sentito un fruscio provenire da un angolo buio della stanza.
"Chi c'è?" ho chiesto, allarmato.
Da dietro uno scaffale è emersa una figura familiare. Era @Vespera , con un piumino da spolvero in una mano e un libro nell'altra.
"Oh, scusate," ha detto, con la massima tranquillità. "Avevo quasi finito di mettere in ordine la sezione di letteratura francese. Meruem, hai davvero bisogno di un sistema di catalogazione più efficiente."
Io e Desya ci siamo guardati. Lei con il vestito macchiato, io con il fazzoletto in mano, e Vespera che ci guardava come se fossimo due adolescenti scoperti a fare qualcosa di proibito.
E in quel momento, tra il profumo di vino versato e la polvere di libri antichi, siamo scoppiati a ridere. Una risata vera, incontenibile, che ha riempito la stanza.
Forse il sesso sarebbe stato banale, dopotutto. Ma quella risata, quella complicità nata da un momento così goffo e surreale, valeva molto di più.
E mentre Vespera tornava tranquillamente a spolverare i suoi amati libri, ho guardato Desya, ancora sorridente, e ho pensato che la realtà, a volte, sa essere molto più divertente e imprevedibile di qualsiasi fantasia.
Un saluto a tutti,
Vostrissimo Meruem
Ero combattuto tra me e me se raccontarvi gli eventi accaduti di ieri sera. Da un lato, ci sarebbe da tutelare la privacy dei soggetti coinvolti, i quali hanno preso parte spontaneamente alle vicende in parola. Dall'altra, c'è anche il desiderio di condividerli con voi, in quanto membri di questo bellissimo spazio virtuale collettivo, in cui ho potuto conoscere bellissime donne e validissimi e virilissimi uomini.
La serata è iniziata con un'attesa carica di curiosità. Fuori da casa di @Desya , appoggiato alla portiera della mia Maserati Quattroporte, mi chiedevo quale delle sue due anime avrei incontrato. Quella "leale, premurosa, divertente e determinata", o la "timida, silenziosa comparsa di fondo"? La donna che è scesa, fasciata in un abito che lasciava poco all'immaginazione ma con un'eleganza innata, era un perfetto, intrigante miscuglio delle due.
"Allora," mi ha detto con un sorriso malizioso mentre saliva in macchina, "le due escort dove le hai lasciate? In albergo a riposare per il dopo cena?"
"Cara Desya," ho risposto, mettendomi alla guida, "stasera non ci sarà bisogno di nessun'altra. La tua compagnia, spero, basterà a riempire la serata."
La cena si è svolta in un ristorante di lusso, uno di quelli con poche luci e molti sussurri. Tra una portata e l'altra, abbiamo continuato le nostre schermaglie verbali, quelle che tanto ci divertono sul forum. Ma c'era qualcosa di diverso. Le parole non erano più filtrate da uno schermo, ma accompagnate da sguardi, da sorrisi, da una chimica che cresceva con il passare dei minuti. Il mio "piano da multi-milionario" è diventato un aneddoto divertente, un modo per ridere di noi stessi e delle nostre fantasie.
A fine serata, la tensione era palpabile. "Ti andrebbe di vedere la mia famosa libreria?" le ho chiesto, con la voce più suadente che possedevo. "Quella con i 5000 libri."
Lei ha annuito, un lampo di sfida negli occhi.
Siamo arrivati nella mia villa, e l'ho condotta direttamente nel mio santuario: la libreria. Un'intera stanza, dal pavimento al soffitto, ricoperta di volumi. L'atmosfera era perfetta, quasi magica. Ho versato due calici di un vino rosso corposo, e ci siamo avvicinati alla grande finestra che dava sul giardino.
"Allora," le ho sussurrato, avvicinandomi, "non è magnifico?"
"Decisamente," ha risposto lei, il suo respiro corto.
Era il momento perfetto. Le ho posato una mano sulla schiena, l'ho attirata a me e... proprio mentre le nostre labbra stavano per incontrarsi, il bicchiere di vino che teneva in mano le è scivolato, rovesciandosi completamente nella scollatura del suo vestito.
Il gelo del vino sulla sua pelle ha avuto l'effetto di una doccia fredda. Per un attimo siamo rimasti immobili, io con la mano ancora sulla sua schiena, lei con gli occhi sgranati per la sorpresa e il freddo. Poi, il suo sguardo è sceso sul suo décolleté, ora macchiato di rosso.
"Beh," ha detto, con un tono a metà tra il rassegnato e il divertito, "almeno era un buon vino, spero."
Non ho potuto trattenere una risata. Tutta la tensione erotica si era dissolta in una macchia di vino. Mentre cercavo di tamponare goffamente con un fazzoletto, abbiamo sentito un fruscio provenire da un angolo buio della stanza.
"Chi c'è?" ho chiesto, allarmato.
Da dietro uno scaffale è emersa una figura familiare. Era @Vespera , con un piumino da spolvero in una mano e un libro nell'altra.
"Oh, scusate," ha detto, con la massima tranquillità. "Avevo quasi finito di mettere in ordine la sezione di letteratura francese. Meruem, hai davvero bisogno di un sistema di catalogazione più efficiente."
Io e Desya ci siamo guardati. Lei con il vestito macchiato, io con il fazzoletto in mano, e Vespera che ci guardava come se fossimo due adolescenti scoperti a fare qualcosa di proibito.
E in quel momento, tra il profumo di vino versato e la polvere di libri antichi, siamo scoppiati a ridere. Una risata vera, incontenibile, che ha riempito la stanza.
Forse il sesso sarebbe stato banale, dopotutto. Ma quella risata, quella complicità nata da un momento così goffo e surreale, valeva molto di più.
E mentre Vespera tornava tranquillamente a spolverare i suoi amati libri, ho guardato Desya, ancora sorridente, e ho pensato che la realtà, a volte, sa essere molto più divertente e imprevedibile di qualsiasi fantasia.
Un saluto a tutti,
Vostrissimo Meruem
Come stai amico Avanguardia?
p.s. come intendi farti perdonare per aver sprecato un intero calice di Sassicaia del 1997 che ho aperto solo per te?
