L'importanza dei mestieri manuali

Gelointenso_isback

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PRATICI





Tutti sognano che i propri figli diventino ingegneri, medici, avvocati, professioni da "colletto bianco". Ma quando si rompe il rubinetto, quando salta la corrente, quando crolla un muro o quando l'auto non parte, chi si chiama disperatamente? L'idraulico. L'elettricista. Il muratore. Il meccanico.





C'è poco rispetto per le mani che tengono in piedi tutto, per quei mestieri incredibilmente considerati "di serie B". Fino al momento del bisogno però , perché poi diventano improvvisamente le professioni più preziose del mondo.





Il lavoro manuale non è solo una professione, è una forma di sapienza antica. È la capacità di trasformare la materia, di risolvere problemi concreti, di creare qualcosa di tangibile e duraturo.





L'elettricista non si limita a "sistemare i fili", garantisce la sicurezza delle case, il muratore non "mette solo mattoni" ma costruisce le fondamenta dell'esistenza. L'idraulico non "ripara solo tubi" ma assicura igiene e benessere. Il meccanico non "aggiusta solo motori", ma mantiene in movimento la società.





Si parla tanto di AI che sostituirà molti lavori umani, be' non saranno certo quelli manuali.


Qui si continuano a spingere figli solo verso università e master, creando generazioni che non sanno piantare un chiodo. Una società di teorici che dipende completamente da una classe di pratici sempre più ristretta e straniera, perché i figli degli italiani han deciso di non sporcarsi più le mani.





Va restituita dignità al lavoro manuale. Non è affatto un ripiego per chi "non ce l'ha fatta negli studi". È una scelta di vita, peraltro, se vogliamo metterla sul piano economico, a volte anche più sicura di molte professioni "intellettuali".





C'è gente che guarda dall'alto in basso chi "lavora con le mani" finché non ne ha bisogno, poi quando serve si rende conto che la vita non è fatta solo di camici bianchi e cravatte ma anche di tute blu e mani sporche di lavoro onesto.





Questa mentalità va affossata.





Da Weltanschauung Italia
 
Forse perché i politici scelgono studi come economia,scienze politiche,legge, giurisprudenza,lavori dove non stai al sole,non devi fare fatica e non sudi mai e le hanno trasformate in nobili professioni,vitali alla sopravvivenza dello stato
 
Idraulico, elettricista, muratore e falegname gran bei lavori con la possibilità di evadere le tasse. Ovviamente sto parlando dei primi lavori che mi vengono in mente senza necessità di avere una laurea. In Italia ci sono troppe pmi, e spesso in questi posti la laurea non serve. I posti dove serve so. Città come Milano dove peró il costo della vita é troppo alto. Alcuni miei amici, che ogni tanto sento, da Milano sono scappati in Svizzera, Germania e Olanda. Non guardate le offerte di lavoro su linkedin: molte sono solo self-promotions delle aziende per far vedere che assumono e quindi dare ad intendere che sono in fase di crescita (e quindi attrarre investimenti o aumentare il valore delle proprie azioni in Borsa, se quotate in Borsa).
 
Forse perché i politici scelgono studi come economia,scienze politiche,legge, giurisprudenza,lavori dove non stai al sole,non devi fare fatica e non sudi mai e le hanno trasformate in nobili professioni,vitali alla sopravvivenza dello stato
hanno scelto studi per i quali hanno passione e anche capacita' di finirli
 
Lo snobismo sociale che abbiamo verso questi lavori è uno dei motivi per cui abbiamo migliaia di laureati che non sappiamo come inquadrare, perché piuttosto che metterli a fare qualcosa di richiesto riconoscendo l'utilità sociale che hanno, continuiamo a disprezzare i lavori manuali facendo finta che fare l'università sia più prestigioso e ti apra più opportunità quando non è affatto così. Se lasciassimo che chi è insicuro del proprio futuro facesse un lavoro pratico senza paura di giudizi dalla famiglia invece di prendere una laurea di cui non si fa niente, ne gioverebbe sia il mercato del lavoro che gli studenti che invece la laurea la prendono perché hanno una reale passione per quell'ambito.
 
PRATICI





Tutti sognano che i propri figli diventino ingegneri, medici, avvocati, professioni da "colletto bianco". Ma quando si rompe il rubinetto, quando salta la corrente, quando crolla un muro o quando l'auto non parte, chi si chiama disperatamente? L'idraulico. L'elettricista. Il muratore. Il meccanico.





C'è poco rispetto per le mani che tengono in piedi tutto, per quei mestieri incredibilmente considerati "di serie B". Fino al momento del bisogno però , perché poi diventano improvvisamente le professioni più preziose del mondo.





Il lavoro manuale non è solo una professione, è una forma di sapienza antica. È la capacità di trasformare la materia, di risolvere problemi concreti, di creare qualcosa di tangibile e duraturo.





L'elettricista non si limita a "sistemare i fili", garantisce la sicurezza delle case, il muratore non "mette solo mattoni" ma costruisce le fondamenta dell'esistenza. L'idraulico non "ripara solo tubi" ma assicura igiene e benessere. Il meccanico non "aggiusta solo motori", ma mantiene in movimento la società.





Si parla tanto di AI che sostituirà molti lavori umani, be' non saranno certo quelli manuali.


Qui si continuano a spingere figli solo verso università e master, creando generazioni che non sanno piantare un chiodo. Una società di teorici che dipende completamente da una classe di pratici sempre più ristretta e straniera, perché i figli degli italiani han deciso di non sporcarsi più le mani.





Va restituita dignità al lavoro manuale. Non è affatto un ripiego per chi "non ce l'ha fatta negli studi". È una scelta di vita, peraltro, se vogliamo metterla sul piano economico, a volte anche più sicura di molte professioni "intellettuali".





C'è gente che guarda dall'alto in basso chi "lavora con le mani" finché non ne ha bisogno, poi quando serve si rende conto che la vita non è fatta solo di camici bianchi e cravatte ma anche di tute blu e mani sporche di lavoro onesto.





Questa mentalità va affossata.





Da Weltanschauung Italia
Verissimo.
 
La colpa è ancora qui dei genitori. Io ho imparato a fare tutto da me per motivi economici. Oggi è assurdo vedere uomini adulti che non sono capaci di fare anche piccole manutenzioni. Quando sento anche in questo forum che ci sono ragazzi di 25/30 anni che sono neet mi prudono le mani. Ma che cazzo ci vuole a farsi un corsetto per diventare elettricista, fare un po'di pratica e poi andarsene all'estero dove queste professioni sono pagate profumatamente?
 
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