La minestra è sempre la stessa

Prendi l'esempio di quella che a Parma interrava i neonati in giardino...
Quella aveva una famiglia alle spalle e viveva in una bella villetta. Di sicuro i figli non li voleva non perchè non riusciva a sfamarli come in una novella di Verga, ma perchè voleva continuare a fare la bella vita
 
Secondo me il motivo non è tanto questo, più che altro la maternità non è più romanticizzata come un tempo, adesso si conoscono tutti i lati negativi, le rinunce e i sacrifici che comporta...io capisco perchè molte donne non vogliano più fare figli, fare un figlio vuol dire mettere in secondo piano se stesse per il resto della vita e non è una scelta facile da prendere. A me fa paura da morire
Oltretutto questa società capitalista non aiuta molto, accentua l'egoismo dell'essere umano (per non parlare del problema della stabilità economica)
A te sembra che siano più le donne o più gli uomini a non voler fare figli? Un uomo padre pensi che metta in secondo piano se stesso esattamente come fa una donna madre?
 
secondo me non è questo il punto, almeno per me non è stato così, ma la paura di dover affrontare da sola il futuro con la responsabilità di altri esseri umani che dipendono da me e senza una rete sociale adeguata che possa venire in aiuto in caso di bisogno
La cosa che fa più paura a me, non è l'avere un essere umano che dipenda da me, ma il fatto di essere io a dipendere da esso.
Dover riporre il mio umore nelle mani di qualcun altro, che in fondo, neanche conosco.
 
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La cosa che fa più paura a me, non è l'avere un essere umano che dipenda da me, ma il fatto di essere io a dipendere da esso.
Dover riporre il mio umore nelle mani di qualcun altro, che in fondo, neanche conosco.
È una paura molto comprensibile. Ci vuole fiducia, e la fiducia si costruisce solo col tempo, quando l’altro mostra di saper custodire ciò che riceve e di essere presente, senza invadere e senza giudicare.
Anche io a volte mi spavento all’idea di dipendere troppo da qualcuno, credo sia una paura abbastanza universale.
 
È una paura molto comprensibile. Ci vuole fiducia, e la fiducia si costruisce solo col tempo, quando l’altro mostra di saper custodire ciò che riceve e di essere presente, senza invadere e senza giudicare.
Anche io a volte mi spavento all’idea di dipendere troppo da qualcuno, credo sia una paura abbastanza universale.
E come fecero i nostri genitori, i nostri nonni, ecc...?
 
E come fecero i nostri genitori, i nostri nonni, ecc...?
non lo so, forse c'erano più certezze un tempo, nel bene e nel male. Quando ti sposavi sapevi che la tua vita era determinata, che quello sarebbe stato tuo marito-moglie per tutta la vita, ora si ha sempre il dubbio che un domani tutto venga cancellato dalla decisione unilaterale di un'altra persona e questo credo possa spaventare
 
E come fecero i nostri genitori, i nostri nonni, ecc...?
Lo fecero perché costretti dalla società che vedeva come obbligatorio farsi una famiglia e figliare.
Tanti non volevano neanche allora ma la pressione sociale era troppo alta per opporvisi.
Oggi la pressione sociale è calata e ognuno decide quello che più si sente e ovviamente alcuni non si sentono di fare sacrifici per un figlio.
 
A te sembra che siano più le donne o più gli uomini a non voler fare figli?
Non so barabba, sicuramente avranno fatto qualche indagine statistica, però come tendenza generale credo le donne, sopratutto rispetto a prima degli anni 2000
Un uomo padre pensi che metta in secondo piano se stesso esattamente come fa una donna madre?
Secondo me la madre mette se stessa in secondo piano molto più di quanto possa fare il padre, sopratutto i primi anni di vita del bambino...è anche vero però che nella mia vita non ho avuto grandi esempi di paternità quindi non sono proprio oggettiva
 
Non so barabba, sicuramente avranno fatto qualche indagine statistica, però come tendenza generale credo le donne, sopratutto rispetto a prima degli anni 2000

Secondo me la madre mette se stessa in secondo piano molto più di quanto possa fare il padre, sopratutto i primi anni di vita del bambino...è anche vero però che nella mia vita non ho avuto grandi esempi di paternità quindi non sono proprio oggettiva
Anch'io ho avuto un pessimo esempio di paternità, ma non credo sia una questione di esperienze personali, la madre vive in funzione dei figli e la società non le aiuta (e spesso neanche il padre), ecco che oneri e onori la portano ad essere l'ago della bilancia nella scelta di coppia.
Ti faccio un altro domandone pesante:
La moderna voglia di emancipazione, questo quasi inseguimento della donna sull'uomo per ottenere i suoi stessi diritti e doveri, la porta a volersi deresponsabilizzare?
 
Questa mattina, mentre facevo colazione, stavo ascoltando il TG, e, ad un certo punto, hanno parlato del fatto che quest'anno la natalità sia ulteriormente in decrescita rispetto agli anni precedenti (non che mi dispiaccia, anzi: meno nascite vuol dire meno future zoccole e meno subumani costretti ad una vita di seghe e cope). Arriviamo al punto: dopo aver dato questa notizia, hanno intervistato un esperto, che, manco a dirlo, ha detto le solite cose quando si tratta di trattare l'argomento relativo al crollo della natalità, ovvero bassi stupendi, disoccupazione, ecc... sicuramente questi fattori influiscono, perché chiunque, con un minimo di raziocinio, non metterebbe mai al mondo dei figli senza poterselo permettere (almeno in occidente, visto che, in molti paesi del terzo mondo se ne strafottono e fanno senza problemi figli destinati ad avere una vita di merda) tuttavia, questo "esperto" non ha minimamente citato altri fattori che contribuiscono al crollo della natalità, ovvero l'ipergamia femminile e il divorzio, dove a perderci è sempre l'uomo. Come in ogni questione, anche su quella relativa alla natalità, le np vengono esonerate da ogni responsabilità. Mai che qualcuno in TV abbia citato queste cause quando si parla del crollo delle nascite...
Gli esperti dicono quello che devono dire per rimanere lì dove sono. Altrimenti appena diventano scomodi prendono un altro “esperto”
 
La moderna voglia di emancipazione, questo quasi inseguimento della donna sull'uomo per ottenere i suoi stessi diritti e doveri, la porta a volersi deresponsabilizzare?
Ma perché dovrebbe essere una responsabilità?
Non capisco bene la domanda perché mi manca una premessa, quale sarebbe il cambiamento a cui alludi?
 
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