Gli uomini si suicidano molto più delle donne perché formati a non esprimere i propri disagi, le proprie paure, le sofferenze. Io non riesco nemmeno più a piangere, mi sale solo un nodo alla gola e mi si fa la testa pesante, vado in confusione, ma non mi scende una lacrima.
Il suicidio viene quando capisci che essendo uomo, i tuoi problemi non li vuole ascoltare nessuno perché non c'è un tornaconto, non hai da offrire la figa per intenderci. I tuoi problemi rimangono i tuoi, annoiano, sono pesanti, nessuno è disposto ad ascoltarti, nemmeno un amico o un familiare. Lo psicologo? Se va bene pieno di adrenalina, 50€ a seduta che guarda il cronometro aspettano che scada il tempo per farsi in 1h quello che una persona prende in 8/9h di lavoro. Se va male? Vai dal pubblico... non rispettando minimamente gli orari concordati, passa il tempo a giocare al cell o a mandarsi messaggi con amici del tipo "è tornato di nuovo sto cesso coglione, speriamo che l'ora passi veloce



".
Dopo averle provate tutte si arriva alle dipendenze, la dipendenza da porno, poi da alcol, sostanze varie e alla fine quando ti sei svuotato della tua umanità la decisione arriva da sé. 1000 problemi, un'unica soluzione. L'uomo non è più addestrato ad affrontare i problemi, i disagi, non nasce militare come lo era in sparta dove a 6 anni si addestravano nel diventare soldati. L'uomo moderno nasce con gli smartphone, la comodità, la comfort zone. Non basta la palestra e il non masturbarsi per diventare forti, è un processo lungo e lo si deve fare da molto piccoli, a 20 anni ti fai solo danni ti stressi per nulla