Blackpill Diventare come gli adulti dai quali si sperava di differenziarsi

Per verità assolute e disperate

Dr. Koper

Well-known member
Bluepillato
Un giorno al liceo, un "amico" - non mi considerava amico, infatti mi invitò perchè vollero i genitori - mi invitò a casa sua a giocare ai videogiochi. La sera i genitori mi convinsero a stare con loro, e oltre a tutti noi c'era anche suo zio, un uomo palesemente brutto, tutto incurvato sul suo piatto, che neanche parlava, tanto che la madre del mio amico - sua sorella - non aveva altro da dirgli, per includerlo nel cringe, se non chiedergli se il cibo fosse buono.

Ora anche io sono cosi. Per via di tutti i miei fallimenti - che la colpa sia mia, del mondo, degli ebrei o dei 3fori non è questo il punto, fatto sta che ho fallito - tutta l'energia che avevo piu o meno fino alla fine del liceo, e che in tanti modi ho provato a incanalare verso questo o quel sogno, se ne è andata. Ora, dato che essendo un maschio bianco etero di destra la società mi ha obbligato a farmi una diaspora tutta da solo, anche io sono diventato come lo zio del mio amico. Certo, ho un mondo interno estremamente vasto - tante cose che avrei voluto e vorrei fare e dire, tanti interessi che cerco di tenere in vita - e magari anche lo zio del mio amico, paralizzato come una statua quella sera, ne aveva.
Ma ormai sono stato costretto a chiudermi in me stesso e sono diventato come lui - nonostante tutti mi fossi promesso di diventare l'opposto - perchè il mondo mi ha messo dove il nostro periodo storico ritiene che sia il mio posto.
Ora anche io sono una statua. Non ho nessuno con cui fisicamente condividere la mia esistenza. Il mio sguardo è quello di un reduce da una guerra. Rido solo se guardo brainrot su twitter, ma non sorrido mai. Lo sguardo è sempre basso, le espressioni facciali che ogni tanto devo erogare sempre false. Il mio cazzo è piccolo.
Il mio corpo è una trincea nella quale sono l'ultimo rimasto vivo. Se esco fuori sarò un bersaglio facile. La mia vitalità morirà dentro questa trincea, a meno che il nemico - il mondo - non intuisca che sono solo e venga a prendermi.
 
Saresti potuto andare alla manifestazione Atreju: lì sono tutti bianchi di destra

Io invece sono brutto ma faccio quasi di tutto per non essere come quegli idioti dei miei genitori. Nei limiti della mia genetica, ovviamente.
 
Maschi adulti come sono diventato io non ne ho visto da bambino/ragazzo. Gli uomini della mia età allora risultavano quasi tutti sposati con famiglia, semmai vi erano i padri di famiglia disoccupati/violenti/alcolizzati/ladri, a capo talvolta di famiglie numerose. C'era un fratello di mio nonno che era rimasto incel, con cui andavo molto d' accordo, le sorelle cheg li preparavano da mangiare, si lamentavano che voleva solo pasta con olio ed aglio, altre persone come lui non mi vengono in mente. Sicuramente faccio parte di un fenomeno non dico completamente nuovo ma che sconquassa i ruoli tradizionalmente immaginati fino a 40 anni fa.
Riguardo invece i ragazzi della tua età, tanti allora erano drogati o teppisti, erano diffusi e dovevo stare attento a non guardarli.
Che adulto mi immaginavo da ragazzino? Mai cosa sono diventato ora, mi potevo immaginare un pò come mio papà o nel caso peggiore un padre di famiglia fallimentare tipo alcuni che c'erano.
 
Da giovani è facile criticare gli adulti per la loro vita e il loro aspetto, io consideravo dei falliti megagalattici gli adulti
che andavano a prostitute, ebbene ci dovetti andare quando non avevo ancora 30 anni.

Da giovani tutto appare facile e raggiungibile, non è così, ad un certo punto ci vuole troppo sforzo per ottenere
qualcosa che da giovane raggiungevi senza sforzo e alla lunga non ne vale più la pena.

Diventare ciò che si criticava è un tipo di dolore che prima o poi complisce tutti.

Ho capito tante cose crescendo, ma forse era meglio non capirle
 
Non penso di essere abbastanza vicino. Ma sinceramete sono cosi demoralizzato che neanche ci andrei, tanto a che serve? Le persone di destra - quelle vere - oggi non hanno potere. Sarebbe giusto un cameratismo nell'attesa della catastrofe
Non serve nulla. Prima o poi diventeremo tutti polvere ma per adesso che siamo in vita, o ci ammazziamo o tanto vale copare alla grande.
 
Dire che sono diventato il contrario di quello che immaginavo alle medie,quando avevo libertà di sognare ,non me lo sarei aspettato ,forse fra insegnamenti e la mia mente che ha assorbito informazioni ma ha prodotto una soluzione sbagliata,a causa di presupposti sbagliati,esempio era quello di essere gentile e fare sentire le femmine a proprio agio,ascoltare quello che vogliono dire e condividere hobby e passioni; manca il presupposto basilare di essere over 7
 
Siccome dice di essere di destra, lì sicuramente avrebbe trovato qualcuno o magari qualcuna con cui parlare male dei wokisti, musulmani e froci
E' tutta gente con il culo parato e la figa a disposizione, che vive per fare soldi e ottenere cariche pubbliche per dire all' incel dentro la cameretta che lui non si impegna, non ha il coraggio delle proprie emozioni e non crede nelle sue potenzialità.
 
Non credo che abbiano idee simili a quelle di @Dr. Koper, quella e’ tutta gente che fa da stampella al governo, che e’ il peggiore degli ultimi 50 anni insieme a quello draghi, di cui e’ la continuazione
Ma guarda, io ho visto qualche video su YouTube e tra i ragazzi del pubblico alcuni hanno chiesto pareri riguardo a l'Islam in Europa, delinquenza ed inoltre Cruciani diceva che i fascisti odierni, con le loro imposizioni ideologiche, sono a sinistra.

Poi c'era pure quell'ebreo di Parenzo che ha fatto pure ironia sull'essere ebreo quindi non lo sto offendendo.
 
E' tutta gente con il culo parato e la figa a disposizione, che vive per fare soldi e ottenere cariche pubbliche per dire all' incel dentro la cameretta che lui non si impegna, non ha il coraggio delle proprie emozioni e non crede nelle sue potenzialità.
Esatto e molti che fanno parte della manosfera ancora non lo vogliono capire che le destre governative sono contro la redpill/blackpill, @Kin-dza-dza riguardo la gente che hai citato ti ricordo che cruciani e parenzo in una loro trasmissione attaccavano gli incel, uno come @Dr. Koper e’ l’esatto opposto di quei due
 
Io da piccolo prendevo in giro gli ubriaconi o i drogati, ridevo del fatto che non riuscissero a prendere in mano la loro vita e che stessero tutto il giorno a non fare nulla, se non dare fastidio a quelli che una vita ce l’avevano. Arrivando ad oggi invece, premetto che io non mi sia mai ubriacato veramente e tantomeno drogato con droghe forti/chimiche(inoltre in questo esatto momento sono completamente pulito siccome vado in palestra e voglio stare bene con me stesso il più possibile), ho iniziato veramente ad empatizzare con questi uomini, perché non sono tanto lontani da quello che sono o potrei essere io e da quello che molti persone mie conoscenti sono. Sai, io sono nato in una famiglia iper competitiva, non c’è nessuna dei miei parenti che abbia avuto difficoltà nella propria vita, sono tutti sposati con case di proprietà e lavori da 3/4k al mese ciascuno, alcuni sono pure liberi professionisti e posseggono pure attività. Io non so cosa si provi avere in casa un fallito, non ho mai conosciuto qualcuno che si possa definire tale, ma mi rendo conto che sia una cosa molto più normale di quello che si creda in giro. La linea tra fallimento e successo è così sottile che nemmeno te ne accorgi e quando la oltrepassi non puoi più tornare indietro. È frustrante tutto ciò, è così difficile arrivare in cima quanto è facile cadere, inoltre nel caso di quel povero uomo che hai descritto deve pure sorbirsi la vergogna di vedere coi suoi stessi occhi un suo famigliare che c’è l’ha fatta. Il mio caso è particolare, sono nato in una famiglia priva di perdenti ma più di chiunque altro conosco quanto sia facile arrivare a quel punto, nonostante io non mi sia mai realmente confrontato con un vero “perdente”
 
Un giorno al liceo, un "amico" - non mi considerava amico, infatti mi invitò perchè vollero i genitori - mi invitò a casa sua a giocare ai videogiochi. La sera i genitori mi convinsero a stare con loro, e oltre a tutti noi c'era anche suo zio, un uomo palesemente brutto, tutto incurvato sul suo piatto, che neanche parlava, tanto che la madre del mio amico - sua sorella - non aveva altro da dirgli, per includerlo nel cringe, se non chiedergli se il cibo fosse buono.

Ora anche io sono cosi. Per via di tutti i miei fallimenti - che la colpa sia mia, del mondo, degli ebrei o dei 3fori non è questo il punto, fatto sta che ho fallito - tutta l'energia che avevo piu o meno fino alla fine del liceo, e che in tanti modi ho provato a incanalare verso questo o quel sogno, se ne è andata. Ora, dato che essendo un maschio bianco etero di destra la società mi ha obbligato a farmi una diaspora tutta da solo, anche io sono diventato come lo zio del mio amico. Certo, ho un mondo interno estremamente vasto - tante cose che avrei voluto e vorrei fare e dire, tanti interessi che cerco di tenere in vita - e magari anche lo zio del mio amico, paralizzato come una statua quella sera, ne aveva.
Ma ormai sono stato costretto a chiudermi in me stesso e sono diventato come lui - nonostante tutti mi fossi promesso di diventare l'opposto - perchè il mondo mi ha messo dove il nostro periodo storico ritiene che sia il mio posto.
Ora anche io sono una statua. Non ho nessuno con cui fisicamente condividere la mia esistenza. Il mio sguardo è quello di un reduce da una guerra. Rido solo se guardo brainrot su twitter, ma non sorrido mai. Lo sguardo è sempre basso, le espressioni facciali che ogni tanto devo erogare sempre false. Il mio cazzo è piccolo.
Il mio corpo è una trincea nella quale sono l'ultimo rimasto vivo. Se esco fuori sarò un bersaglio facile. La mia vitalità morirà dentro questa trincea, a meno che il nemico - il mondo - non intuisca che sono solo e venga a prendermi.

Lo zio è da sempre l'ultima ruota del carro
nonché il preferito dei nipoti, che adorano lo zio e odiano i genitori, che poi ritornano ad amare in età più adulta
a volte lo zio è il padre di un figlio che ha dovuto dare via o il padre adottivo, perché la mamma dice ai figli di chiamarlo zio
girala come vuoi ma lo zio rimane sempre il più sfigato della famiglia. Quello che invitano per ultimo se c'è posto, e che quando i figli adottivi sono grandi viene ignorato e muore solo
Massima solidarietà se anche tu sei diventato "lo zio"
 
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