Questo è un post serio in cui dico in una forma ancora piu ordinata e precisa una cosa che gia iniziai a pensare molti mesi fa, e dissi in forma sgangherata piu volte.
Quando una persona impara una seconda lingua, diciamo il francese nel caso di un italiano vicino la svizzera, insieme all'italiano, entrambe le lingue, essendo dei COMPORTAMENTI SPONTANEI, cioe delle parole che la persona impara a usare nel giusto contesto volta per volta, non risultano delle finzioni, risultano il modo in cui la persona PENSA davvero. La persona nata in svizzera non pensa in italiano e poi traduce in francese; magari predilige un po' l'italiano, ma pensa un po' e un po' PERCHE' PARLA UN PO' E UN PO'.
Con le persone non si comunica solo a parole, ma coi comportamenti (che includono le parole). Ogni cosa che facciamo comunica qualcosa su quello che pensiamo di noi e degli altri.
E quando una persona per via delle sue patologie craniche, della melatonina, della colonna vertebrale e del cuoio capelluto, ha la possibilità di interagire in senso amoroso solo dopo l'età critica in cui si impara qualsiasi linguaggio (verbale o non verbale), cioè l'infanzia, come sarà il suo rapporto con le due lingue dell'amore, cioè 1 "amare" e 2 "farsi amare"?
Per quanto potrà conoscere la grammatica di queste due lingue, risulterà sempre legnoso innanzitutto agli altri. Quante persone che imparano il francese da grandi, lasciano trasparire che non sono DAVVERO francesi? E anche nel caso in cui la persona sembrasse un madrelingua agli altri...se è una persona introspettiva e intelligente invece che il tipico maschio italiota "eh eh figa figa calcio ronaldo picchiare willy", si sentirà comunque di stare recitando, di essere falso, che l'amore che sta dando e/o ricevendo è una menzogna, dato che cosi come chi parla male una lingua nella sua testa traduce di continuo nella sua lingua NATALE, la persona che ha vissuto l'incellitudine, per quanto amore possa magicamente ricevere (ne dubito) e dare (non ne dubito) da grande, nella sua testa tradurrà ogni sua comunicazione in questa lingua secondaria, nella sua lingua primaria: quella dell'inamabilità.
Ed è questo il motivo per cui alcuni uomini, che conoscono il successo economico e sociale (Anthony Bourdain, Robbie Williams) solo in una fase avanzata della vita, non sono in grado di ricevere tutta la validazione che il mondo gli dà: perchè traducono di continuo il tutto nella lingua in cui PENSANO. La lingua dell'inamabilità.
Questo il maschio medio - o le persone che fanno finta di non capire che la blackpill non è la causa, ma la conseguenza dei nostri problemi - non riesce ad ammettere di capire, coi suoi consigli ritardati. Lui pensa di essere "arrivato" quando ottiene qualche briciola, non si ferma a pensare. Essendo un bugiardo, rassegnatosi alla bugiardezza delle np, per lui è normale fingere, prendere quello che c'è, senza riflettere, senza pensare. L'importante è il risultato. Lui non vuole neanche una relazione genuina con una np dato che sa che non può esserci...e incolpa i maschi che tentano di elevare l'umanità a qualcosa di piu di colpe che non hanno
Quando una persona impara una seconda lingua, diciamo il francese nel caso di un italiano vicino la svizzera, insieme all'italiano, entrambe le lingue, essendo dei COMPORTAMENTI SPONTANEI, cioe delle parole che la persona impara a usare nel giusto contesto volta per volta, non risultano delle finzioni, risultano il modo in cui la persona PENSA davvero. La persona nata in svizzera non pensa in italiano e poi traduce in francese; magari predilige un po' l'italiano, ma pensa un po' e un po' PERCHE' PARLA UN PO' E UN PO'.
Con le persone non si comunica solo a parole, ma coi comportamenti (che includono le parole). Ogni cosa che facciamo comunica qualcosa su quello che pensiamo di noi e degli altri.
E quando una persona per via delle sue patologie craniche, della melatonina, della colonna vertebrale e del cuoio capelluto, ha la possibilità di interagire in senso amoroso solo dopo l'età critica in cui si impara qualsiasi linguaggio (verbale o non verbale), cioè l'infanzia, come sarà il suo rapporto con le due lingue dell'amore, cioè 1 "amare" e 2 "farsi amare"?
Per quanto potrà conoscere la grammatica di queste due lingue, risulterà sempre legnoso innanzitutto agli altri. Quante persone che imparano il francese da grandi, lasciano trasparire che non sono DAVVERO francesi? E anche nel caso in cui la persona sembrasse un madrelingua agli altri...se è una persona introspettiva e intelligente invece che il tipico maschio italiota "eh eh figa figa calcio ronaldo picchiare willy", si sentirà comunque di stare recitando, di essere falso, che l'amore che sta dando e/o ricevendo è una menzogna, dato che cosi come chi parla male una lingua nella sua testa traduce di continuo nella sua lingua NATALE, la persona che ha vissuto l'incellitudine, per quanto amore possa magicamente ricevere (ne dubito) e dare (non ne dubito) da grande, nella sua testa tradurrà ogni sua comunicazione in questa lingua secondaria, nella sua lingua primaria: quella dell'inamabilità.
Ed è questo il motivo per cui alcuni uomini, che conoscono il successo economico e sociale (Anthony Bourdain, Robbie Williams) solo in una fase avanzata della vita, non sono in grado di ricevere tutta la validazione che il mondo gli dà: perchè traducono di continuo il tutto nella lingua in cui PENSANO. La lingua dell'inamabilità.
Questo il maschio medio - o le persone che fanno finta di non capire che la blackpill non è la causa, ma la conseguenza dei nostri problemi - non riesce ad ammettere di capire, coi suoi consigli ritardati. Lui pensa di essere "arrivato" quando ottiene qualche briciola, non si ferma a pensare. Essendo un bugiardo, rassegnatosi alla bugiardezza delle np, per lui è normale fingere, prendere quello che c'è, senza riflettere, senza pensare. L'importante è il risultato. Lui non vuole neanche una relazione genuina con una np dato che sa che non può esserci...e incolpa i maschi che tentano di elevare l'umanità a qualcosa di piu di colpe che non hanno