A tutti coloro che sono rimasti delusi... Una canzone, anzi, due

Rommel

Well-known member
Per chi soffre di un amore perduto:


Per chi manco ha concluso che se la tirano quanto una cavalla da corsa:


Bella hawaiana attacchete a sta 🍌
 
Avete fatto caso che prima la vita veniva presa con molta più leggerezza? Eppure si trattava del dopoguerra dove le genti vivevano in dieci in una casa con due stanze. Film comici (ma non stupidi) sulla guerra, dinamiche familiari difficili in film appartenenti alla commedia, immigrati che hanno fatto la fame come "pane e cioccolata" con Manfredi... Eppure in tutto ciò non c'è una nota di negatività...
 
Avete fatto caso che prima la vita veniva presa con molta più leggerezza? Eppure si trattava del dopoguerra dove le genti vivevano in dieci in una casa con due stanze. Film comici (ma non stupidi) sulla guerra, dinamiche familiari difficili in film appartenenti alla commedia, immigrati che hanno fatto la fame come "pane e cioccolata" con Manfredi... Eppure in tutto ciò non c'è una nota di negatività...
Perchè negli anni '50-'60-'70 stavano comunque nettamente meglio che negli anni '10-'20-'30. Veniva percepito un miglioramento e questo portava a felicità e maggiore ottimismo
 
Avete fatto caso che prima la vita veniva presa con molta più leggerezza? Eppure si trattava del dopoguerra dove le genti vivevano in dieci in una casa con due stanze. Film comici (ma non stupidi) sulla guerra, dinamiche familiari difficili in film appartenenti alla commedia, immigrati che hanno fatto la fame come "pane e cioccolata" con Manfredi... Eppure in tutto ciò non c'è una nota di negatività...
Dopo la catastrofe della guerra e la possibilità dell'utilizzo delle armi atomiche vi fu un periodo di "pace" indotto, un benessere artificiale che si rifletteva anche nei costumi dei popoli e quindi nella loro arte. Ogni popolo sconfitto cercava di risollevarsi secondo le loro attinenze e peculiarità: i tedeschi sublimando i loro sensi di colpa con il lavoro e la produttività pur mantenendo una loro alterigia morale, i giapponesi esorcizzando la paura di essere stati nuclearizzati con una produzione artistica di primo livello tramite i famosi cartoni animati e la sicurezza dei loro controlli di qualità nelle loro molteplici produzioni industriali. Agli italiani, popolo rinomato per la loro indole allegra ed amatoria toccò la possibilità di esprimere la loro condizione di sconfitti con una produzione cinematografica e musicale di assoluto livello che ci fece invidiare i nostri registi, attori e cantanti per tutto il mondo. Ciò si rifletteva anche nei costumi di vita, si era appunto più leggeri e collaborativi per il fatto che bastava un nulla per perdere tutto, si credeva nell'amore perché ancora non c'era qualcuno che da un televisore o da uno schermo ti dicesse che il tuo compagno potesse essere un potenziale assassino. C'era più fiducia perché grazie al lavoro quotidiano potevi costruire e vedere quello che facevi dando un tuo contributo alla collettività mentre oggigiorno perlopiù l'economia si basa su freddi numeri e le fabbriche sono affidate a robot oppure decentralizzate, dandoti un senso di nulla. C'era più etica negli affetti mentre adesso si basa tutto sul mostrare quello che si ha, praticamente persino un potenziale partner viene scelto da una specie di supermercato virtuale che deve rispettare determinati parametri imposti ed inculcati, ed al minimo sgarro lo si butta via e lo si cambia.
L'ultimo vero capolavoro del cinema italiano è secondo me "La meglio gioventù" del 2003 che, guarda caso, era per buona parte ambientato in quegli anni, in seguito ho constatato soltanto un rapido declino tra cinepanettoni e film dove si celebra il tradimento, la prevaricazione, il bullismo sottinteso, ma non con quella leggerezza e raffinatezza condannata dai film del passato, piuttosto come una pietra grezza che ti viene lanciata contro e che ti lascia stordito se si ha un minimo di consapevolezza e che invece viene inconsciamente assimilata da chi cerca nei film una fuga dalla grigia quotidianità.
 
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