ai trentenni

Da 27 enne, sei riuscito a deprimermi ancora di più, grazie.
La mia infanzia, passata a giocare a nascondino e carte pokemon, all'aperto, quasi senza cellulari e senza social, mi sembra irreale, come se tutto ciò fosse successo 200 anni fa. E invece sono passati appena 16 anni.
Assurdo, ho vissuto sulla mia pelle tutte le esperienze che ha scritto l'autore del post, io l'ho sempre detto che è finito tutto dal 2011 in poi, troppo crudo di come tutto sia andato a puttane
 
Assurdo, ho vissuto sulla mia pelle tutte le esperienze che ha scritto l'autore del post, io l'ho sempre detto che è finito tutto dal 2011 in poi, troppo crudo di come tutto sia andato a puttane
Guarda, ti do ragione da vendere, io nel 2011 ho subito l'operazione che mi ha reso in parte invalido, per me c'è stato proprio un prima e un dopo. Ho il sospetto di essermi svegliato nell'universo sbagliato da dopo quell'intervento.
 
facebok>primi smartphone touch>instagram>whatsapp
Dopo il 2014 è praticamente diventato tutto un seguire le mode, omologarsi e stare chini a guardare lo schermo, per non parlare dei brutti che avranno passato l'adolescenza a giocare ai videogame, i gruppi dei belli forse quelli hanno davvero vissuto il sogno, che bello uscire di scuola a 18 anni con il diploma e nello stesso momento in cui metti il piede fuori dalla scuola i tuoi pensieri ti tartassano sulla tua verginità e su quanto sia fottuta questa generazione.
Ma ovviamente un diplomato è una persona matura pronta ad affrontare la vita adulta e il lavoro, quando la realtà è che senza aver mai ficcato ne essere mai uscito di casa non puoi definirti uomo (e qua si può pure aprire una parentesi dei parassiti statali dei professori che oltre a non averci insegnato nulla hanno lucrato sulle tasche dei nostri genitori senza fare un cazzo e sparando minchiate a nastro)
È una generazione davvero fottuta.
 
facebok>primi smartphone touch>instagram>whatsapp
Dopo il 2014 è praticamente diventato tutto un seguire le mode, omologarsi e stare chini a guardare lo schermo, per non parlare dei brutti che avranno passato l'adolescenza a giocare ai videogame, i gruppi dei belli forse quelli hanno davvero vissuto il sogno, che bello uscire di scuola a 18 anni con il diploma e nello stesso momento in cui metti il piede fuori dalla scuola i tuoi pensieri ti tartassano sulla tua verginità e su quanto sia fottuta questa generazione.
Ma ovviamente un diplomato è una persona matura pronta ad affrontare la vita adulta e il lavoro, quando la realtà è che senza aver mai ficcato ne essere mai uscito di casa non puoi definirti uomo (e qua si può pure aprire una parentesi dei parassiti statali dei professori che oltre a non averci insegnato nulla hanno lucrato sulle tasche dei nostri genitori senza fare un cazzo e sparando minchiate a nastro)
È una generazione davvero fottuta.
A 29 anni mi sento un adolescente. Ma non per la vita che conduco, parlo proprio del mio livello di maturità. Se penso che per la società a breve sarò un uomo di 30 anni rabbbrividisco, lo sarò solo anagraficamente.
 
Socialmente è finita nel 2012, in un certo senso per fine del mondo non si intendeva apocalisse e meteoriti, ma fine definitiva dei rapporti umani, che già si erano incrinati qualche anno prima. Personalmente è finita nel 2014/2015 , grossomodo dalla seconda media in poi, il primo anno si era ancora più bambini che adolescenti e quindi non soffrivo particolarmente la differenza con gli altri
 
Anche io vissuto tutto questo. E vi siete scordati gli squilli, che se ti rispondevano era finita perché ti si consumava il credito.

Comunque ho letto che i 30 anni non sono altro che una seconda adolescenza oggi. E la cosa mi torna: adesso sono un uomo, guadagno bene, ma mi sento sbandato senza sapere cosa sto facendo e perché. Intanto il tempo passa. Avevo più convinzioni a 24 anni. Per certi versi invidio il me 24enne, più idealista, più deciso. Adesso è un tutto un se...e se avessi fatto... E se avessi detto
 
Anno 1994. Nasci da una famiglia di ceto basso.
Cresci tra i campetti e l'oratorio, gli amici che vai a chiamare di persona citofonando. Tutto come era sempre stato prima. Attenzione però, già dalle elementari sono spuntate due materie che all'improvviso pare siano essenziali: inglese e informatica. La seconda ovviamente insegnata a cazzo di cane. Ora hai 11 anni. Vedi fuori al balcone, con la tua famiglia, l'italia vincere i mondiali d'estate.

È il 2006.

-passa un anno-

Hai 12 anni, nel giro di due anni tu e i tuoi coetanei avete scoperto l'importanza del telefono cellulare. Squilletti, sms. I primi nokia, siemens, motorola. Vi scambiate video i primi video col bluethoot, porno e dragonball. Alla TV ogni giorno, anche se non ne capisci nulla, senti parlare di crisi e disoccupazione.

-passa un anno-

Hai 13 anni. Inizi a utilizzare internet col tuo enorme computer. Hai paura che se cerchi i porno ti si riempie di virus il pc e che tuo padre lo venga a sapere. Spunta fuori MSN, programma per chattare con gli altri. Ogni giorno, subito dopo scuola, lo tieni aperto tutto il pomeriggio. Ogni tanto ti arriva un "trillo", un segnale acustico che significa che qualcuno ti sta aspettando per parlare. Hai molti amici. Al TG sempre le solite cose.

-passano due anni-

I telefoni sono sempre più evoluti. Nelle offerte non si pensa più a minuti o SMS, iniziano ad essere fondamentali i giga per navigare. I più fortunati anno 1 giga al mese.
Ora tutti i ragazzi della tua età anno Facebook, che diventa fondamentale per socializzare. Posti O
Ogni giorno varie cazzate, musica, pensieri, chatti con amici e np (se sei fortunato).

-passano tre anni-

Hai 18 anni. Ti rendi conto di essere già indietro, perché pare che questo instagram, che questo whatsapp lo usino tutti tranne te.
Durante la tua adolescenza hai dovuto imparare a seguire cambiamenti sociali anno dopo anno. Letteralmente solo 7 anni prima eri abituato a cercare gli amici citofonando sotto casa loro. Ed era stato così per almeno 50 anni.

Per la tua generazione no. In 7 anni attraverso SMS, MSN, Facebook e ora Instagram, come un camaleonte hai dovuto adattarti. Per fare dei lavori per cui prima serviva un diploma ora serve laurea e specializzazione.

Tutti i posti fissi statali sono occupati da attuali 40-50-60enni che hanno la metà delle tue conoscenze e non sanno accendere il computer.

Nonostante tutti i cambiamenti, al telegiornale si parla ancora di crisi dei giovani e disoccupazione.
È il 2013. Finisci il liceo classico, esci fuori e ti rendi conto che hai avuto una preparazione adatta a lavorare pari a zero.

Passeranno altri 10 anni circa. Ti renderai conto che se vuoi acquistare una casa dovresti farlo entro i 26-27 anni, casa che finiresti di pagare a 60 anni. Quindi entro i 26 anni dovresti avere già un buon lavoro. Nel frattempo hai vissuto una pandemia. Nel frattempo le relazioni sociali si sono ridotte a esser valutati per l'aspetto esteriore e per il numero di followers. Sono nate le figure degli youtubers, degli influencer. Tantissime ragazze guadagnano quanto direttori di banca vendendo foto a uomini disperati, perché scopare è diventato impossibile se non rispetti rigidi canoni estetico-economico-sociali.

La generazione Z avanza composta da automi lobotomizzati, uno identico all'altro. A 20 anni fanno i guru, parlano di assst e produttività. Giovanissimi palestrati, dopati. Già redpillati. Giovanissime già superficiali e vissute.

Tu hai scelto medicina, sei finito fuoricorso, ti sei accasciato e ora inizi a leggere che tra qualche anno anche per i medici sarà dura lavorare, perché i giovani saranno in numero maggiore rispetto ai pensionati entro il 2030.

è il 2024, vai per i 30, non ti senti appartenere realmente a nulla, a nessuna generazione, sei alienato.

Al TG (che oramai segui online) ancora parlano di crisi.
Ho dovuto loggare per risponderti e complimentarmi per l'accuratezza con cui hai descritto la vita degli early zoomer/late millennial

Pur non avendo vissuto questo tipo di vita perché recluso e asociale da sempre, posso constatare che le fasi che hai descritto coincidono perfettamente con la realtà.

La generazione precedente a quella di adesso (alpha) ha vissuto il cambiamento, certo anche in altre epoche c'è stato, ma questa forse è paragonabile solo alla seconda rivoluzione industriale e forse anche maggiore in quanto su scala globale e capillare.

Sempre in ritardo, mai in tempo a mettersi in pari con le novità, ma forse questo è colpa nostra, colpa di non essere facilmente assoggettabili ai cambiamenti non richiesti: legati alle cose.

Mi sarebbe piaciuto vivere una gioventù comunque, anche solo tra quelle mille difficoltà.
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Crudissimo il percorso di 30 anni di vita attraverso le varie tappe, ma credo che l'anno di nascita per quelli come noi conti poco, indifferentemente dai vari cambiamenti tecnologici o sociali; sia che uno sia nato nel 1994, che nei primissimi 2000 come me, oppure negli anni 70 come qualcun altro, se sei partito con la genetica sbagliata la tua esistenza sara uguale o molto simile a quello degli utenti nati in epoche diverse
 
I nuovi standard da dover rispettare oggi a 18 anni. Gen Z totalmente redpillata. Oltre al fisico notate come flexano la mandibola contraendo il muscolo massetere. Tutti una copia dell'altro. Il vuoto nel cervello, automi. Così sia

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Minchia tutti con lo stampino,lo dico con un po' d invidia ad avercelo quel fisico.
 
Nato nel 91 , posso confermare tutto.

La prima dose di redpill la presi proprio con MSN, ancora ricordo la frase della troia dopo aver inviato una mia foto :
"Ascolta a me non interessi, hai anche i denti storti"

Crudo.
 
I nuovi standard da dover rispettare oggi a 18 anni. Gen Z totalmente redpillata. Oltre al fisico notate come flexano la mandibola contraendo il muscolo massetere. Tutti una copia dell'altro. Il vuoto nel cervello, automi. Così sia

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Ogni np può accedere a queste foto e avere contatti con queste persone. Dunque questo è lo standard da rispettare.
 
Guarda, ti do ragione da vendere, io nel 2011 ho subito l'operazione che mi ha reso in parte invalido, per me c'è stato proprio un prima e un dopo. Ho il sospetto di essermi svegliato nell'universo sbagliato da dopo quell'intervento.
Sei passato nel gruppo dei "difettati", quelli diretti alle " docce" di Auschwitz. Potevi anche svegliarti nel 1975,avresti avuto le stesse sensazioni e le stesse reazioni da parte delle np.
 
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