Almeno in Italia, tale parola è sopravvalutata e talvolta usata impropriamente.
Intelligere = “generare conoscenza dall’intelletto, produrre concrete idee attraverso la forza della ragione, del pensiero”
Intelligente < ——> Stolto
Istruito < ——-> Ignorante
Intelligenza ed istruzione sono 2 parole per non pochi versi dissimili: essere istruiti significa quanta conoscenza possiedi, quale è il tuo lessico base; essere intelligenti si traduce invece in quanto sai usare la tua mente, il tuo ingegno, per risolvere i problemi della vita.
Una persona acculturata conosce la Divina Commedia a memoria, ma magari è poco scaltra nel risolvere i problemi quotidiani; una persona intelligente riesce a risolvere pragmaticamente le faccende quotidiane pur non ricordando un verso del capolavoro dantesco.
Ora, un altro aspetto da considerare è il seguente: l’intelligenza talvolta non è un parametro assoluto, bensì relativo: esso dipende infatti da quale lobi cerebrali hai maggiormente sviluppato.
Magari un ragazzo intelligente saprà risolvere i problemi di matematica, ma sarà ingenuo a cadere nella trappola di persone furbe.
Magari un ragazzo avrà una forte vena poetica, ma non sa disegnare bene.
Magari un ragazzo ha un buon udito riuscendo a comporre musica e suonare strumenti, ma non riesce a relazionarsi bene con gli altri.
In passato peró ci sono state persone poliedricamente intelligenti, dei veri e propri geni che spaziavano in ogni campo del Sapere come Aristotele e Leonardo Da Vinci
Intelligere = “generare conoscenza dall’intelletto, produrre concrete idee attraverso la forza della ragione, del pensiero”
Intelligente < ——> Stolto
Istruito < ——-> Ignorante
Intelligenza ed istruzione sono 2 parole per non pochi versi dissimili: essere istruiti significa quanta conoscenza possiedi, quale è il tuo lessico base; essere intelligenti si traduce invece in quanto sai usare la tua mente, il tuo ingegno, per risolvere i problemi della vita.
Una persona acculturata conosce la Divina Commedia a memoria, ma magari è poco scaltra nel risolvere i problemi quotidiani; una persona intelligente riesce a risolvere pragmaticamente le faccende quotidiane pur non ricordando un verso del capolavoro dantesco.
Ora, un altro aspetto da considerare è il seguente: l’intelligenza talvolta non è un parametro assoluto, bensì relativo: esso dipende infatti da quale lobi cerebrali hai maggiormente sviluppato.
Magari un ragazzo intelligente saprà risolvere i problemi di matematica, ma sarà ingenuo a cadere nella trappola di persone furbe.
Magari un ragazzo avrà una forte vena poetica, ma non sa disegnare bene.
Magari un ragazzo ha un buon udito riuscendo a comporre musica e suonare strumenti, ma non riesce a relazionarsi bene con gli altri.
In passato peró ci sono state persone poliedricamente intelligenti, dei veri e propri geni che spaziavano in ogni campo del Sapere come Aristotele e Leonardo Da Vinci