Io ho vissuto un periodo nero nei primi anni 2000. Non c'era nulla che funzionasse nella mia vita (studio, amici, ragazze, soldi) ed ero sempre di cattivo umore. Mi tiravo su con TV, computer e videogiochi, ma appena spegnevo tutto, ritornavo al punto di prima.
Il fondo l'ho toccato dopo essere stato lasciato da una np che stavo frequentando (la mia prima storia in assoluto), avevo continuamente pensieri negativi e ad un certo punto, temendo di ammalarmi di depresione, ho voluto fare il passo di andare da uno psicologo.
Tramite aiuto di parenti e loro colleghi, ssono andato in una struttura dove c'erano psicologi che aiutavano ragazzi della fascia di età dai 18 ai 30 anni.
Inizialmente facevo incontri individuali e poi sono stato messso in incontri di gruppo, uno sulla gestione dell'ansia e l'altro per il miglioramento della socialità.
Sono andato lì per 7 anni, ma posso dire che mi sono stati utili solo i primi 3 anni, perchè dopo iniziavo ad annoiarmi. Ho comunque imparato un sacco di cose, tipo a riconoscere l'ansia, a capire se un problema è reale o no, ad avere un approccio più razionale a tenere a bada l'emotività e l'impulsivita, a socializzare meglio.
In tutto il percorso, non mi sono mai stati dati medicinali, probabilmente perchè i miei disturbi erano a livelli bassi.
I veri progressi, però, li ho fatti dopo. Leggevo tanto materiale sulla psicologia, sulla natura umana, sullo sviluppo personale, sulla comunicazione. Poi, pian piano affrontavo i problemi che mi si ponevano davanti, con un approccio più razionale e senza farmi venire ansia.
Comunque, ho una considerazione da fare. Penso che tuutti gli esseri umani abbiano problemi a livello mentale. Un po' per predisposizione, un po' per l'ambiente familiare, un po' per come si cresce nelle fasi critiche (infanzia - adolescenza), un po' per la pressione sociale, ecc.
La differenza sta nel saper riconoscere i problemi che si hanno e nel mettersi in gioco per risolverli. Chi lo fa, non può che migliorare.
Tante altre persone, invece, hanno un approccio dove i problemi vengono mascherati da un atteggiamento di facciata, che porta a fare danni sia a se stessi che ad altri.
Un esempio tipico è quello dei bulli, gente insicura che rimedia con atteggiamento spavaldo e prevaricatore verso quelli che ritengono più deboli, danneggiandoli anche a livello psichico.