Come ti senti ?

Come ti senti ?

  • 1 Depresso

    Votes: 4 11.4%
  • 2 Solo

    Votes: 4 11.4%
  • 3 Depresso e solo

    Votes: 7 20.0%
  • 4 Rassegnato

    Votes: 6 17.1%
  • 5 Non so come affrontare il futuro

    Votes: 4 11.4%
  • 6 Ho ancora speranze

    Votes: 0 0.0%
  • 7 Sto tentando di migliorare

    Votes: 3 8.6%
  • 8 Ce la sto facendo

    Votes: 1 2.9%
  • 9 Ho tentato in tutti i modi, per me è finita

    Votes: 2 5.7%
  • 10 Non è mai iniziata

    Votes: 4 11.4%

  • Total voters
    35
Rassegnato, faccio tutto il possibile per migliorare la mia situazione, ma sono pienamente e lucidamente consapevole che è finita e più di un tot non andrò oltre. Come se fossi un prigioniero in una cella 3x3: la pulisco, la abbellisco, faccio ginnastica, studio, mi tengo impegnato, sono un detenuto modello, ma so che dalla cella non uscirò mai e tutto quello che faccio è solo per me, non ho un pubblico né un ruolo fuori dalla cella. So che non esiste proprio nulla fuori dalla cella, e questo mi evita la depressione, la quale per esserci richiede un minimo di speranza.
Siamo troppo simili, incredibile che manco ci conosciamo e siamo due persone diverse ma, appartenendo ad un percentile simile, gli agenti esterni veicolano il proprio io.
Molto spesso anche tra fratelli si ha vissuti diversi, ma tra macroaree simili ci riagglomeriamo..
Assurdo
 
"Homo faber fortunae suae" si diceva all' inizio dell' epoca moderna, nel Rinascimento, per annunciare la bella scoperta che a determinare la vita dell' uomo non è il medioevale Dio, il famoso "cavolo di Dio" come chiamato dalla mia professoressa di storia e filosofia del liceo, ma sono la volontà e le capacità dell' individuo.
Ora in epoca ultra-moderna, noi razionalisti, scettici, incapaci di credere in una entità di cui non abbiamo alcun recapito per contattarla, ci accorgiamo che quel moto rinascimentale è in buona parte errato, perché a determinare la vita dell' individuo, volontà e capacità giocano un ruolo minoritario, il resto non lo fa quel "Dio", no, la le condizioni oggettive della realtà, di cui siamo prigionieri.
E' difficilissimo che la mia situazione sessuale-sentimentale si sblocchi, ringraziando che in Italia almeno il sesso a pagamento per quanto non sia il massimo resti legale, in quanto vivo in una nazione morente, stantia, decrepita, vecchia, spenta, dove la socializzazione se non sei nel giro sociale corretto, specifichiamo corretto, è quasi impossibile, dove c'è sovrabbondanza di maschi, le donne da una certà sono quasi tutte sposate, fidanzate in coppia fissa, conviventi, mamme, e quelle che restano single sono per lo più asessuali che si accontentano di carriera, serate con le amiche e film.
Anche se fossi un 9 invece che 6+/6.5 e girassi in Ferrari, senza giro sociale, le possibilità aumenterebbero di ben poco.
Trovarmi un lavoro? Certo meglio averlo, ma vivo in una regione dove il mercato del lavoro è bloccato, potrei avere possibilità in più a Milano o Torino ma lì farei tuttavia la vita da sfigato, casa-lavoro e basta, senza campagna, siti archeologici, mare e cibo di qualità. Inoltre, qua sul forum abbiamo molti esempi, avere il posto di lavoro non è per nulla garanzia di sbloccarsi, anche perché il lavoro può togliere tempo e favorire il deterioramento fisico-estetico.
Amicizie maschili? Qua gli incel sono persone spesso prese male, con problematiche di alcool e droga, o con il cervello fottuto, per cui starci può essere pericoloso: una parola di troppo, un equivoco, una richiesta stupida non soddisfatta e ti arriva la coltellata.
Geomaxare? Magari, ma senza appoggi e soldi, soprattutto appoggi nel luogo, non c'è possibilità. Vai per turismo sì, ma tanto vale andare ad escort qui, che risparmio.
 
"Homo faber fortunae suae" si diceva all' inizio dell' epoca moderna, nel Rinascimento, per annunciare la bella scoperta che a determinare la vita dell' uomo non è il medioevale Dio, il famoso "cavolo di Dio" come chiamato dalla mia professoressa di storia e filosofia del liceo, ma sono la volontà e le capacità dell' individuo.
Ora in epoca ultra-moderna, noi razionalisti, scettici, incapaci di credere in una entità di cui non abbiamo alcun recapito per contattarla, ci accorgiamo che quel moto rinascimentale è in buona parte errato, perché a determinare la vita dell' individuo, volontà e capacità giocano un ruolo minoritario, il resto non lo fa quel "Dio", no, la le condizioni oggettive della realtà, di cui siamo prigionieri.
E' difficilissimo che la mia situazione sessuale-sentimentale si sblocchi, ringraziando che in Italia almeno il sesso a pagamento per quanto non sia il massimo resti legale, in quanto vivo in una nazione morente, stantia, decrepita, vecchia, spenta, dove la socializzazione se non sei nel giro sociale corretto, specifichiamo corretto, è quasi impossibile, dove c'è sovrabbondanza di maschi, le donne da una certà sono quasi tutte sposate, fidanzate in coppia fissa, conviventi, mamme, e quelle che restano single sono per lo più asessuali che si accontentano di carriera, serate con le amiche e film.
Anche se fossi un 9 invece che 6+/6.5 e girassi in Ferrari, senza giro sociale, le possibilità aumenterebbero di ben poco.
Trovarmi un lavoro? Certo meglio averlo, ma vivo in una regione dove il mercato del lavoro è bloccato, potrei avere possibilità in più a Milano o Torino ma lì farei tuttavia la vita da sfigato, casa-lavoro e basta, senza campagna, siti archeologici, mare e cibo di qualità. Inoltre, qua sul forum abbiamo molti esempi, avere il posto di lavoro non è per nulla garanzia di sbloccarsi, anche perché il lavoro può togliere tempo e favorire il deterioramento fisico-estetico.
Amicizie maschili? Qua gli incel sono persone spesso prese male, con problematiche di alcool e droga, o con il cervello fottuto, per cui starci può essere pericoloso: una parola di troppo, un equivoco, una richiesta stupida non soddisfatta e ti arriva la coltellata.
Geomaxare? Magari, ma senza appoggi e soldi, soprattutto appoggi nel luogo, non c'è possibilità. Vai per turismo sì, ma tanto vale andare ad escort qui, che risparmio.

@Avanguardia ti comprendo eccome! :)
Bellissima la tua introduzione storico-filosofica, dove contrapponi 3 fasi storiche: medioevo, rinascimento, età contemporanea.

Se non si riesce bene ad accordare il proprio "io - individuale" con quello "altrui" [Principio egemonico - Stoicismo antico, III - I a.C.)] ci si rintana della solitudine che, come sosteneva Seneca ( Stoicismo romano, I d.C.) è lo spazio proprio di ciascuno di noi, la nostra casa.

Il saggio ( o filosofo), secondo gli stoici, sono coloro che riescono ad inserirsi nella fatalità degli eventi del mondo esterno senza subire traumi. Facile a dirsi, io sto bene da solo e/o con Pochi!
 
Siamo troppo simili, incredibile che manco ci conosciamo e siamo due persone diverse ma, appartenendo ad un percentile simile, gli agenti esterni veicolano il proprio io.
Molto spesso anche tra fratelli si ha vissuti diversi, ma tra macroaree simili ci riagglomeriamo..
Assurdo
Si è vero, non è la prima volta che la vediamo (e viviamo) allo stesso modo.
 
Come mi sento? Triste e solo, nonostante vado in palestra per allenarmi con la boxe, spesso quando torno a casa mi sento più triste ed apatico
 
diciamo depresso e rassegnato, vivo per me stesso, mi dedico a i miei pochi amici e miei hobbies, delle np ho finalmente capito che sono solo fregature viventi, che rubano energia e forze, non ne vale la pena, fatevi bastare le troie
 
Back
Top