Cos'è per voi la redpill e sopratutto come vi ha influenzato?
Una teoria che descrive le dinamiche tra uomo e donna principalmente.
Cos'è per voi la redpill e sopratutto come vi ha influenzato?
Se non ne foste venuti mai a conoscenza sareste persone migliori o peggiori? Emotivamente vi sentireste meglio o peggio?
In nessun modo, mi è totalmente indifferente, ho analizzato questa teoria, ho osservato le varie dinamiche, mi sono un po' informato e principalmente penso la redpil effettivamente sia una
teoria valida.
Sono dell'idea che l'aspetto gravi molto per un uomo e che una donna principalmente baserà la percezione in base a quello, per dirlo terra terra.
Ma di per sé, non è qualcosa che mi ha fatto dire " questa "scoperta" mi ha proprio sconvolto, mi ha cambiato la vita" la redpil semplicemente mi dice "guarda queste dinamiche funzionano così e cosà secondo me" e io mi sono trovato semplicemente d'accordo, ma non ne sono fortemente incollato, non la osanno a religione e cerco costantemente di non fissarmi su teorie, filosofie (tanté che nemmeno mi definisco redpillato, non ho interesse ad affabbiarmi etichette o simili) semplicemente mi trovo d'accordo fine delle storia
Sono più per un approccio imparziale e distaccato e cerco sempre di mettere in dubbio le mie idee e non parlo solo della redpil, non sono mai certo di quello che penso e non credo di avere la verità in mano.
Penso sia importante avere il costante dubbio delle proprie idee, nel momento in cui hai certezze assolute, perdi di conseguenza l'essere imparziale, il valutare altri punti di vista e la capacità di pensare.
Spesso si associa alla redpil il
determinismo ("la mia famiglia, traumi, infanzia, comportamenti ecc. Sono tutti determinati e non posso fare nulla per cambiarli, il destino è totalmente deciso) ma la redpil appunto, non è che offre una visione pessimistica, cinica o ottimista, è totalmente neutrale a riguardo, la reazione a essa penso sia totalmente a scelta di chi la analizza e condivide, spetta all'utente.
È come se ti dicesse "guarda le cose qua funziano così per me, poi, fai come ti pare a riguardo", non è che mi descrive una morale o condotta da seguire, ma una descrizione (secondo essa) di quel che accade nelle dinamiche uomo-donna.
Personalmente rifiuto il determinismo, purtroppo o per fortuna, penso che le mie scelte dipendano totalmente da me.
Mi piacerebbe potermi svegliari forse e dire "sto proprio di merda, ma almeno, il fatto che lo sia non dipende da me, è così, è destino, non posso fare nulla riguardo, non è colpa mia se sono diventato così."
Ma purtroppo e per fortuna ripeto, non ne sono in grado.
Non penso nemmeno basti il calore di una donna a colmare il vuoto esistenziale, non penso basti l'amore a rendere un essere umano pienamente soddisfatto, status, bellezza, denaro, certo, non ci sputerei di certo sopra.
Eppure, penso che nella complessità dell'essere umano, nel vuoto esistenziale, nella sofferenza più estrema, non importa quanto puoi ottenere: ritengo che le dinamiche uomo e donna sono le ultime cose a cui pensi in certi contesti.
A volte forse è proprio questo cercare sempre qualcosa, più ottieni, più ti sembrerà di non avere abbastanza, al massimo, avrai dei brevi momenti di gioia, una volta raggiunto quello che volevi: eppure, rimane una corsa infinita.
Serve una risposta più ampia, una soddisfazione reale.
A volte mi immagino solo, su una casetta sperduta in mezzo al nulla, tra le montagne e mi fa stare bene queste immagine.
Semplicemente lì con poco.
Penso che ci siano certe cose nel proprio animo, ben più gravi e grandi delle semplice dinamiche uomo e donna.
O almeno, io la vedo così.