Cosa motiva un brutto a lavorare?

Ceccherini

Well-known member
Penso che a fine anno mi licenzierò dal mio posto di lavoro. Non posso piu' accettare di vivere una vita da schiavo senza ricevere niente in cambio.
Non riesco proprio a farmene una ragione.

Lavorare per pagare tasse che alimentano un sistema che ci sottomette in quanto uomini non belli e non desiderati non ha senso.
Detesto l'idea di finanziare il welfare per NP chad e figli, mentre a me tutto questo è negato.
Devo farmi il culo mentre vedo già NP in vacanza a vivere felici in costante ipergamia e io la stessa cosa non posso farla.

Se i normies e i beta high iq smettessero di contribuire al sistema anche per i chad crollerebbe il castello di carte.
Quando i soldati si ammutinano il generale perde la guerra.

Voi come fate a restare motivati sapendo tutto questo?
 
Non sapere cosa fare nella vita (specie se depressi) e cercare di impiegare il proprio tempo in qualcosa di "costruttivo" (invece che bruciare tutto ciò che rimane della propria salute mentale con smartphone/videogiochi/pc ecc), oltre che avere almeno una piccola parcella mensile per permettersi delle stronzate a fine mese (gli alimenti, qualche aggeggio elettronico ad obsolescenza programmata ecc).
Si, mi sento così ogni giorno.
 
Come avevo detto in un post, la società o lo sT@To, dovrebbero considerare la bruttezza come invalidità civile o disabilità,
perché in effetti limita la vita e rende inferiori in tutto, dal posto di lavoro, alla difficoltà di relazionarsi e avere rapporti.

La solitudine, l'isolamento, la consapevolezza di essere una nullità, sono già di per sé una punizione tremenda nella vita.
Non aggiungiamoci anche il lavoro o perlomeno, lavorini quelli che desiderano farlo.
 
Certo è tosta non avere prospettive affettive ,e dover pure fare lavori di merda(io ne ho esperienza di lavori infami),anche se la mia storia è diversa ,io non avevo pensieri affettivi,avevo pensieri economici(debiti)la ricetta purtroppo per noi,è il sacrificio e progettare il miglioramento della nostra condizione passo dopo passo(anno dopo anno)io ricordo mi misi a sedere al tavolo da solo, e stabilivo giorno per giorno ,mese x mese, anno per anno le chiusure dei debiti ,il prezzo da pagare è il sacrificio di anni ,il sudore la fatica,non mi pesavano perchè lo facevo per me stesso,poi come in tutte le cose ,ti possono capitare occasioni sul tuo cammino negli affari ,la bravura sta nel capire che gli affari sono unici irripetibili ,se non li sfrutti non ricapitano più...
Io capisco benissimo quello che dici ,ma hai solo due strade .
Una ti porta all'inevitabile sacrificio ,nel progettare di migliorarti .
Due è mollare e vivere alla giornata ,come capita capita.
Non ci sono altre strade ,io non sono nessuno per giudicare le tue scelte ,ognuno fà quello che si sente di fare.......
 
Sopravvivenza, chiaramente se a 45 anni metti ti trovi da solo, con casa di proprietà(appartamento possibilmente), e 200k di risparmi puoi valutare anche l'opzione di smettere.
Conta che cmq, quei 500 al mese di servono tra bollette, condominio etc.. metti 600
Sono cmq 7,5k l'anno insettando di brutto..
In 20 anni sono 150k senza tener conto dell'inflazione.
Secondo me il top è un part time a vita, così passi anche il tempo, però sono difficili da trovare per alcuni settori
 
A lavoro i manager np guardano in faccia al mio collega alto 1.90 anche se 5.5 di faccia e rimbambito che non parla mai. Poi dicono che l'aspetto e la stazza non conti, figli di puttana
 
Cosa motiva un brutto a lavorare? Dipende, ci sono brutti che chiavano lo stesso.
Ma se parliamo di un brutto incel, risponderei: la coglionaggine.
 
Back
Top