Il discorso di per sé è anche corretto, però bisogna contestualizzare il tutto in base al proprio contesto: in Italia è la norma che un adolescente/ ragazzo non muoia di fame, e quindi non si pensano a cose come epidemie, carestie, ecc...non sono prerogative del nostro paese, e dell'occidente in generale. Quindi è molto improbabile che uno pensi "sono felicissimo perché non muoio di fame e non ci sono epidemie, che me ne fotte della figa". Il confronto lo si fa con gli altri in base alle caratteristiche del contesto: se uno nasce e cresce nella periferia di Lagos ad esempio, sarà felicissimo di riuscire a mettere il piatto in tavola e di non ammalarsi, ma nell'occidente attuale questo è scontato. Un Incel infatti ha tutto il diritto di essere infelice perché vede gli altri vivere. Io, come anche altri Incel, avremmo anche il piatto a tavola, non viviamo nei ghetti, ecc...ma non è certo classificabile come vita un'esistenza dove si è tagliati fuori da tutte le altre esperienze che fanno i coetanei normali e le np in generale. Fermo restando che potremmo benissimo un giorno finire in povertà o morire di malattia...per cui il tempo per avere il pacchetto completo c'è...