Vecchiodimmerda
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Buongiorno a tutti, mi scuso in anticipo per la mancanza di lettere accentate, vivo all estero e non uso una tastiera Italiana.
Questa e la cronca del mio primo divorzio, intendo il divorzio vero e proprio,
quello che si puo chiedere dopo 3 anni dalla richiesta di separazione, non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa in Italia.
Se ho fatto bene in conti doveva essere l anno 2000, ottobre o novembre.
Avevo appuntamento per la mattina in tribunale, quindi avevo preso mezza giornata di ferie,
l avvocato mi aspettava fuori dal tribunale, entriamo assieme, passiamo i controlli al metal detector come in aeroporto,
questo perche un paio di anni prima una coppia era in tribunale sempre per il divorzio, lui un ex carabiniere in pensione,
ed al momento in cui viene emessa la sentenza lui estrae la pistola e spara prima in testa a lei, poi si spara lui.
Io in quel momento ero totalmete assente, alienato, con lo sguardo perso nel vuoto, non sapevo chi ero dov ero e cosa facevo.
Il mio avvocato credo che se ne si accorto, ma forse era abituato, comunque attendiamo fuori dall aula
il nostro turno, la mia ex con il suo avvocato (una np) arriva 5 minuti prima dei entrare in aula, quando si aprono
le porte vedo gli ultimi istanti di un altro divorzio, lei con un atteggiamento da vera stronza, da prendere
a badilate sui denti, lui lo riconosco, era un mio vecchio compagno delle elementari con cui mi ero frequentato fino ai 15-16 anni,
poi lo avevo perso di vista.
Lui aveva il mio stesso sguardo perso, mi sembrava di vedermi allo specchio, uscendo mi e passato di fianco ma non mi ha riconosciuto,
in quel momento non avrebbe riconosciuto nessuno, riuscivo a percepire il tutto il suo dolore nei suoi occhi perche lo stavo provando anche io.
Non ho piu avuto occasione di incontrarlo da quella volta, e sono convinto che ancora oggi non sa che
abbiamo divorziato lo stesso giorno, spero che si sia rifatto una vita e che abbia avuto piu fortuna di me.
La sentenza dura 10 minuti, dato che era tutto gia stabilito con gli avvocati.
Usciamo dalla aula, saluto tutti e me ne vado, mentre cammino verso la mia auto mi rendo conto che una parte
della mia vita era finita nel cesso, e qualcuno aveva tirato lo sciacquone, quello che avevo cercato di creare, cioe una famiglia
non c era piu, era un punto di non ritorno.
Mi sentivo vuoto, esausto, una nullita, qualcosa si era rotto dentro di me.
Prima di andare in macchina faccio una telefonata, non ricordo se avevo gia il cellulare o sono andato in una cabina, chiamo al lavoro e dico che l impegno che avevo mi avrebbe impegnato anche il pomeriggio,
non era una scusa, non ero realmente in grado di lavorare, a quel punto sono salito in macchina e da li in poi
ho un vuoto totale.
Non ricordo cosa ho fatto e dove sono andato, probabilmente ho vagato senza meta per tutto il pomeriggio fino a sera inoltrata,
forse non ho neppure mangiato quel giorno, ricordo solo che una volta arrivato a casa ho giurato a me stesso
che non avrei piu passato un giorno del genere.
Piu di 20 piu tardi, come un demone nascosto nel buio pronto ad accoltellarti alla schiena, quel giorno si e ripetuto.
Spero di non avervi annoiato.
Questa e la cronca del mio primo divorzio, intendo il divorzio vero e proprio,
quello che si puo chiedere dopo 3 anni dalla richiesta di separazione, non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa in Italia.
Se ho fatto bene in conti doveva essere l anno 2000, ottobre o novembre.
Avevo appuntamento per la mattina in tribunale, quindi avevo preso mezza giornata di ferie,
l avvocato mi aspettava fuori dal tribunale, entriamo assieme, passiamo i controlli al metal detector come in aeroporto,
questo perche un paio di anni prima una coppia era in tribunale sempre per il divorzio, lui un ex carabiniere in pensione,
ed al momento in cui viene emessa la sentenza lui estrae la pistola e spara prima in testa a lei, poi si spara lui.
Io in quel momento ero totalmete assente, alienato, con lo sguardo perso nel vuoto, non sapevo chi ero dov ero e cosa facevo.
Il mio avvocato credo che se ne si accorto, ma forse era abituato, comunque attendiamo fuori dall aula
il nostro turno, la mia ex con il suo avvocato (una np) arriva 5 minuti prima dei entrare in aula, quando si aprono
le porte vedo gli ultimi istanti di un altro divorzio, lei con un atteggiamento da vera stronza, da prendere
a badilate sui denti, lui lo riconosco, era un mio vecchio compagno delle elementari con cui mi ero frequentato fino ai 15-16 anni,
poi lo avevo perso di vista.
Lui aveva il mio stesso sguardo perso, mi sembrava di vedermi allo specchio, uscendo mi e passato di fianco ma non mi ha riconosciuto,
in quel momento non avrebbe riconosciuto nessuno, riuscivo a percepire il tutto il suo dolore nei suoi occhi perche lo stavo provando anche io.
Non ho piu avuto occasione di incontrarlo da quella volta, e sono convinto che ancora oggi non sa che
abbiamo divorziato lo stesso giorno, spero che si sia rifatto una vita e che abbia avuto piu fortuna di me.
La sentenza dura 10 minuti, dato che era tutto gia stabilito con gli avvocati.
Usciamo dalla aula, saluto tutti e me ne vado, mentre cammino verso la mia auto mi rendo conto che una parte
della mia vita era finita nel cesso, e qualcuno aveva tirato lo sciacquone, quello che avevo cercato di creare, cioe una famiglia
non c era piu, era un punto di non ritorno.
Mi sentivo vuoto, esausto, una nullita, qualcosa si era rotto dentro di me.
Prima di andare in macchina faccio una telefonata, non ricordo se avevo gia il cellulare o sono andato in una cabina, chiamo al lavoro e dico che l impegno che avevo mi avrebbe impegnato anche il pomeriggio,
non era una scusa, non ero realmente in grado di lavorare, a quel punto sono salito in macchina e da li in poi
ho un vuoto totale.
Non ricordo cosa ho fatto e dove sono andato, probabilmente ho vagato senza meta per tutto il pomeriggio fino a sera inoltrata,
forse non ho neppure mangiato quel giorno, ricordo solo che una volta arrivato a casa ho giurato a me stesso
che non avrei piu passato un giorno del genere.
Piu di 20 piu tardi, come un demone nascosto nel buio pronto ad accoltellarti alla schiena, quel giorno si e ripetuto.
Spero di non avervi annoiato.