Blackpill [CUCK] Mediaset e Onlyfans: gli articoli pubblicità alla piattaforma.

Per verità assolute e disperate

Tony Ciccione

Well-known member
Whitepillato
Mediaset e Onlyfans: la normalizzazione dell'indecenza.
Quanto la pubblicità può essere subdola? Mediaset da il meglio di se con un "episodio pubblicità" alla piattaforma azzurra.
Questo pomeriggio mi sono imbattuto accidentalmente in una puntata di Forum, storico programma della Mediaset nella quale si simula un dibattimento in tribunale, che parlava di Onlyfans senza farne il nome. La puntata in questione aveva del surreale, tanto era forzata la messa in scena di questa pubblicità subdola. Non è importante il contenuto della puntata in sé per sé - che come sempre si rivela goffa e piena zeppa di stereotipi mirati alla fascia 40-60 - ma di come viene di fatto pubblicizzata una piattaforma e normalizzata la mercificazione del corpo di una donna.

// Se non avete voglia di leggere integralmente, saltate al punto sotto evidenziato*.

Vi prego di notare come il pattern di questa puntata e di tutti gli articoli di giornale sia letteralmente identico: si guadagna bene e non c'è niente di male.

Riassumerò per voi la puntata, che con fare masochista potete rivedere qui sul sito ufficiale della Merdaset:
- Alice porta in causa Betty, chiedendo un risarcimento di 200.000€, perché Betty ha confessato al suo migliore amico, nonché marito di Alice, Carlo Cuckarini, che sua moglie era in passato una content creator (ergo, una zoccola che te la fa vedere previo pagamento);
- Il marito di Alice, Carlo Cuck, non era a conoscenza del passato della moglie, che non credeva essere una donna di facili costumi. Per questo pensa di chiedere il divorzio, ma è disposto a perdonarla (il ché fa di lui un cuck clamoroso);
- Tutto lo studio sostiene a spada tratta la puttana Alice, perché infondo "il passato non riguarda la persona che Alice è oggi" e vale la regola d'oro del "farsi i fatti propri". D'altronde tu che "migliore amica" saresti se andassi a dire al tuo amico una cosa simile? Meglio farlo vivere felice e cornuto, no?
- Vari commenti di tutto lo studio, e nemmeno una voce contraria, su come non ci sia alcuna vergogna nell'essere una zoccola su OF. Anzi, queste piattaforme sono anche uno strumento di indipendenza economica, un mestiere come un altro per emanciparsi. Nel caso di Alice, questo le ha permesso di fare l'università, quindi è una cosa buona!
- Tutti sostengono che Alice non fosse tenuta a dire a Carlo Cuck che in passato era stata su OF, perché il proprio passato non influisce sul presente. D'altronde è solo tuo marito, nessuno di importante.

*Perché parlo di pubblicità? Esattamente come in ogni articolo che avete letto fino ad oggi:
- Vengono descritte per filo e per segno le meccaniche della piattaforma (dai tipi di contenuti che puoi trovare, ai sistemi di pagamento, il funzionamento degli abbonamenti, etc...);
- Vengono raccontate le storie di successo, ovvero content creator che fanno migliaia di euro in un mese;
- Viene normalizzato l'aver venduto l'anima al diavolo, parafrasando un "se non ti sta bene sei tu che sei bigotto e retrogrado";
- Accenno su come la mercificazione del proprio corpo (femminile) sia un diritto, e di come questo contribuisca a rafforzare la libertà sessuale delle donne.

Ebbene, credete ancora che tutti quegli articoli che leggete siano sinceri? Sono semplici pubblicità per boccaloni, così un giorno o l'altro si iscriverà un nuovo cliente e/o un nuovo content creator, e la piattaforma continuerà a macinare soldi.

That's all folks;

Tony Ciccione.
 
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