Depressione esistenziale, come uscirne?

Ceccherini

Well-known member
Blackpillato
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.

Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.

Queste persone sono soddisfatte, serene, non soffrono di depressione e raramente hanno cali di umore e motivazione (almeno tra i maschi da quel che vedo).

Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
 
Ultima modifica:
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Idem. Non voglio contribuire nel minimo senso a questo delirio. Oggi mia madre mi ha detto che dovevo comprare due magliette nuove per andare alle poste e a fare i vaccini e io
1 ho pensato che non mi frega un cazzo dei vaccini tanto se muoio meglio per me e per le puttane
2 le ho detto "ma che cazzo mi frega a me di cosa pensano sti rincoglioniti" come se quelli poi si ricordano di me.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.
Idem. Ho fallito un concorso e se fallisco pure i prossimi vorrei andare in un posto di montagna (alpi svizzere) a fare un lavoro che mi tenga a contatto con la natura. La città non ha niente da darmi.
Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.
Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
Non penso sia "esistenziale", penso sia una depressione materiale. Se hai davvero una vita di merda non c'è nulla di esistenziale. Ti mancano le condizioni materiali di base dalle quali i normies che dicono "USCITE DI CASA IHIHIHIHI" partono per dire le loro stronzate.
 
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.

Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.

Queste persone sono soddisfatte, serene, non soffrono di depressione e raramente hanno cali di umore e motivazione (almeno tra i maschi da quel che vedo).

Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
io oramai ho abbandonato da tempo le false parole di consolazione della psicologia o della psicoterapia, a cui pure mi sono rivolto. quando c'è in gioco l'intero senso della tua vita, che ti appare vuota e triste a causa della mancanza di validazione affettiva e sessuale, sei letteralmente solo con te stesso. perchè non stiamo parlando di un qualcosa che si può risolvere con un semplice atto della volontà, allo stesso modo in cui decido ad esempio di migliorare il mio modo di vestire oppure di perdere peso. non c'è altro rimedio se non farsene una ragione, la cosa più facile e al contempo più difficile di tutte. non c'è altro da fare se non aggrapparsi letteralmente alla vita e pensare alla sera tardi che un altro giorno è andato; tutti i cope che possiamo adottare sono soltanto dei palliativi che aggirano il problema senza neppure minimamente cominciare a risolverlo. sono sincero, fossi figlio unico e se i miei genitori fossero già morti o dementi, mi sarei già tolto la vita da tempo. invece non posso neppure prendere in considerazione un'ipotesi del genere, non solo per loro ma anche per mia sorella e i miei due nipoti. una cosa sola so per certo, dal momento che non concepisco neppure lontanamente la possibilità che le cose per me possano cambiare, dovrò in futuro affrontare gli anni con una determinazione letteralmente feroce. forse se arriverò abbastanza in là con la vecchiaia (solo il pensiero mi fa orrore) e magari mi beccherò qualche brutta malattia potrei molto probabilmente prendere in considerazione l'idea di farla finita prima del tempo. la sola magrissima consolazione in tutto questo è che alla fine la morte non risparmia letteralmente nessuno, esserci stati o meno non avrà fatto alcuna differenza. sono in pace con la fine, non riesco a vederla come un male, ma anzi quasi come una liberazione. il vero male è al passato, sono gli anni e le occasioni che ho sprecato con tutto il loro carico di rimpianti.
 
Ultima modifica:
È normale avere l umore a terra non ricevendo affetto, ogni giorno è una cazzo di battaglia e sembra sempre più dura.
Neanch io ho ambizioni ma cerco di fare le cose e rendere la vita il meno brutta possibile
Si alla fine finisci a fare il minimo indispensabile cosi tanto che allaf ine ti viene voglia di lasciarti morire, che è appunto cosi minimo che è zero.
Almeno avessi un cane sarei il 30% piu felice ma non sono nelle condizioni logistiche di averlo ora.
Il femminismo è il cancro della civiltà e la soluzione è il nazismo talebanico.
 
dico la mia: non potete affrontare le cose in questo modo, non è costruttivo. Non vedete soluzione ai problemi perchè continuate a idealizzare una vita che non sarà mai la vostra, e basta farvi soffocare dalla non considerazione delle donne e basta guardare gli altri, a quello che hanno in più di voi. Sono sicuro che voi avete delle passioni nella vostra vita, tutti ne abbiamo una o più di una. Concentratevi su quelle, abbiate cura della vostra persona soprattutto perchè agli altri non interessa come dite, deve interessare solo ed esclusivamente a voi.
Anche io ho toccato il fondo ve lo assicuro, ho avuto periodi di buio anche estesi, non avevo neanche voglia di alzarmi dal letto. Ho pensato che quello che mi accadesse non fosse giusto mille volte, poi ho mollato la presa in senso positivo. Quando molli la presa dei pensieri, se ci riesci davvero, questi saranno sempre meno presenti. Io se ad esempio mangio qualcosa che mi piace, o bevo un vino che mi piace ricevo molta gratificazione, un altra cosa che mi piace è completare le cose che inizio, passeggiare, aggiornarmi sulle cose che accadono e farmi un pensiero mio critico su di esse, mi piace andare al mare e la lista continua. Non ho bisogno di una ragazza per realizzarmi, le ho avute in passato due relazioni lunghe di anni e vi posso dire che non sono stato più felice di adesso, perchè la felicità è una cosa che parte da dentro mai da quello che ottieni fuori. Siete come delle anime dannate incatenate ai vostri pensieri negativi, ogni volta che provate a fare il passo in più la catena tira, e vi riporta al punto di partenza, dovete spezzarla. Il mondo redpill è una lama a doppio taglio, una volta che ne capisci il senso non puoi vivere strumentalizzando ogni singola cosa sulla base di quella teoria, bisogna avere il coraggio di darci un taglio e ovviamente fare piccoli passi in avanti lenti e graduali, ma dopo state certi che vi sentirete molto meglio.
 
dico la mia: non potete affrontare le cose in questo modo, non è costruttivo. Non vedete soluzione ai problemi perchè continuate a idealizzare una vita che non sarà mai la vostra, e basta farvi soffocare dalla non considerazione delle donne e basta guardare gli altri, a quello che hanno in più di voi. Sono sicuro che voi avete delle passioni nella vostra vita, tutti ne abbiamo una o più di una. Concentratevi su quelle, abbiate cura della vostra persona soprattutto perchè agli altri non interessa come dite, deve interessare solo ed esclusivamente a voi.
Anche io ho toccato il fondo ve lo assicuro, ho avuto periodi di buio anche estesi, non avevo neanche voglia di alzarmi dal letto. Ho pensato che quello che mi accadesse non fosse giusto mille volte, poi ho mollato la presa in senso positivo. Quando molli la presa dei pensieri, se ci riesci davvero, questi saranno sempre meno presenti. Io se ad esempio mangio qualcosa che mi piace, o bevo un vino che mi piace ricevo molta gratificazione, un altra cosa che mi piace è completare le cose che inizio, passeggiare, aggiornarmi sulle cose che accadono e farmi un pensiero mio critico su di esse, mi piace andare al mare e la lista continua. Non ho bisogno di una ragazza per realizzarmi, le ho avute in passato due relazioni lunghe di anni e vi posso dire che non sono stato più felice di adesso, perchè la felicità è una cosa che parte da dentro mai da quello che ottieni fuori. Siete come delle anime dannate incatenate ai vostri pensieri negativi, ogni volta che provate a fare il passo in più la catena tira, e vi riporta al punto di partenza, dovete spezzarla. Il mondo redpill è una lama a doppio taglio, una volta che ne capisci il senso non puoi vivere strumentalizzando ogni singola cosa sulla base di quella teoria, bisogna avere il coraggio di darci un taglio e ovviamente fare piccoli passi in avanti lenti e graduali, ma dopo state certi che vi sentirete molto meglio.
concordo in linea di principio, tuttavia rimango convinto che aver avuto anche solo l'esperienza di una relazione, magari durata anni, contribuisce a rendere la vita diversa da quella di chi è sempre rimasto solo. magari alla fine solo ci rimani comunque, ma quantomeno il ricordo dei momenti belli aiuta a rendere meno dura la vita. ma morire con il rimpianto e la nostalgia di un qualcosa che non si è mai vissuto pur desiderandolo è tremendo. sinceramente faccio fatica a immaginare cose peggiori di questa.
 
concordo in linea di principio, tuttavia rimango convinto che aver avuto anche solo l'esperienza di una relazione, magari durata anni, contribuisce a rendere la vita diversa da quella di chi è sempre rimasto solo. magari alla fine solo ci rimani comunque, ma quantomeno il ricordo dei momenti belli aiuta a rendere meno dura la vita. ma morire con il rimpianto e la nostalgia di un qualcosa che non si è mai vissuto pur desiderandolo è tremendo. sinceramente faccio fatica a immaginare cose peggiori di questa.
Non ne sono sicuro perchè passare da una condizione ottimale come era la mia al tempo e finire a una condizione in cui molte cose come l'affetto e il sesso vengono a mancare può essere molto devastante, è come passare dall'essere estremamente ricchi all'essere totalmente poveri per fare un esempio. Però la vita va avanti, la mia è così da diverso tempo e proprio come alcuni di voi mi sono auto fustigato negli anni e ho avuto anche episodi depressivi che mi hanno portato a una crisi esistenziale che però si è trasformata in una opportunità per quanto mi riguarda. Io vedo ogni giorno come una opportunità, di fare cose nuove e anche di vivere una vita diversa. Mi piace questa situazione? No ma bisogna sapersi rinnovare e adattare, come in natura chi non lo fa muore.
 
Più che uscirne definitivamente penso si possa gestire, con farmaci sotto controllo psichiatrico e psicoterapia. Entrambe sono scelte dolorose, che portano a scavare dentro se stessi, cosa assai scomoda. Non lasciarti andare, non scivolare...
 
Pure io vivo questa depressione. Credo che si possa uscirne solo con la cessazione dei problemi che ne sono la causa, diversamente no. Peggio ancora se si vive in una società in cui non ci ritroviamo, di cui non condividiamo nulla.
I debiti non vanno fatti, perché rendono schiavi.
Ti rimando ad un thread creato da me avanti ieri:
https://ilforumdeibrutti.is/threads/e-se-la-risposta-fosse-non-fare-niente.12003/
 
dico la mia: non potete affrontare le cose in questo modo, non è costruttivo. Non vedete soluzione ai problemi perchè continuate a idealizzare una vita che non sarà mai la vostra, e basta farvi soffocare dalla non considerazione delle donne e basta guardare gli altri, a quello che hanno in più di voi. Sono sicuro che voi avete delle passioni nella vostra vita, tutti ne abbiamo una o più di una. Concentratevi su quelle, abbiate cura della vostra persona soprattutto perchè agli altri non interessa come dite, deve interessare solo ed esclusivamente a voi.
Anche io ho toccato il fondo ve lo assicuro, ho avuto periodi di buio anche estesi, non avevo neanche voglia di alzarmi dal letto. Ho pensato che quello che mi accadesse non fosse giusto mille volte, poi ho mollato la presa in senso positivo. Quando molli la presa dei pensieri, se ci riesci davvero, questi saranno sempre meno presenti. Io se ad esempio mangio qualcosa che mi piace, o bevo un vino che mi piace ricevo molta gratificazione, un altra cosa che mi piace è completare le cose che inizio, passeggiare, aggiornarmi sulle cose che accadono e farmi un pensiero mio critico su di esse, mi piace andare al mare e la lista continua. Non ho bisogno di una ragazza per realizzarmi, le ho avute in passato due relazioni lunghe di anni e vi posso dire che non sono stato più felice di adesso, perchè la felicità è una cosa che parte da dentro mai da quello che ottieni fuori. Siete come delle anime dannate incatenate ai vostri pensieri negativi, ogni volta che provate a fare il passo in più la catena tira, e vi riporta al punto di partenza, dovete spezzarla. Il mondo redpill è una lama a doppio taglio, una volta che ne capisci il senso non puoi vivere strumentalizzando ogni singola cosa sulla base di quella teoria, bisogna avere il coraggio di darci un taglio e ovviamente fare piccoli passi in avanti lenti e graduali, ma dopo state certi che vi sentirete molto meglio.
Con tutto il rispetto, ma mi paiono frasi fuori dalla realtà.
 
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.

Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.

Queste persone sono soddisfatte, serene, non soffrono di depressione e raramente hanno cali di umore e motivazione (almeno tra i maschi da quel che vedo).

Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
Hai bisogno di qualche cope per sbrinare tutta questa energia stagnante che hai, lascia perdere palestra e altre cose, dedicati allo yoga, alla pittura, recitazione. Qualsiasi cosa legata al arte, perke è strettamente legata alla sessualità e alla percezione di se
 
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.

Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.

Queste persone sono soddisfatte, serene, non soffrono di depressione e raramente hanno cali di umore e motivazione (almeno tra i maschi da quel che vedo).

Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
Mi trovo assolutamente d'accordo, attenzione però, per la maggioranza di loro è una facciata, in realtà soffrono inconsapevolmente!! Tutti soffriamo perché siamo in una gabbia, costretti fin da piccoli a fare cose di cui non abbiamo voglia e a stare con persone che ci stanno sul cazzo o addirittura odiamo!!
 
Ultima modifica:
È normale avere l umore a terra non ricevendo affetto, ogni giorno è una cazzo di battaglia e sembra sempre più dura.
Neanch io ho ambizioni ma cerco di fare le cose e rendere la vita il meno brutta possibile
Comunque queste cose le penserei a prescindere dall'essere apprezzato dalle donne o meno!! Magari avere una relazione ed essere amato ti fa sopportare di più la condizone di schiavo che deve lavorare tutta la vita però ingranaggio di un sistema rimani...
 
La depressione è un tratto intrinseco nella natura umana ma è espresso con intensità diversa in ognuno di noi.
Vi sono vicino fratelli, siamo tutti in guerra solo che noi abbiamo un po' di piombo di troppo
 
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.

Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.

Queste persone sono soddisfatte, serene, non soffrono di depressione e raramente hanno cali di umore e motivazione (almeno tra i maschi da quel che vedo).

Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
Coltivando le proprie passioni, i propri hobby.
 
Credo di vivere una condizione di depressione perenne, di cui ormai non me ne accorgo neanche.

La differenza la vedo nel fatto che io non voglio fare niente, non ho piu' ambizione, non voglio piu' lavorare non voglio fare acquisti, debiti, mi sono anche un po' lasciato andare in termini di look.
Non vedo alcun senso nell'alimentare questa ridicola giostra.
Vorrei vivere in montagna da solo dedicandomi a letture e orto ma non ho la possibilità di vivere di rendita.

Mentre vedo i normies andare avanti come robot: lavorano 8-9-10 ore al giorno, fanno mutui per la villetta e per il suv, postano storie sui social, viaggiano, vanno a fare aperitivi tutte le sere ecc.
Non so quanti si metteranno mai a riflettere sulla inutilità di una vita esclusivamente materiale e omologata a quella degli altri.
Sembrano controllati tutti da un computer centrale, in questo senso sembra davvero di essere in una simulazione.

Queste persone sono soddisfatte, serene, non soffrono di depressione e raramente hanno cali di umore e motivazione (almeno tra i maschi da quel che vedo).

Secondo voi da una depressione di questo tipo si può uscire e come?
Non ci puoi fare niente, te la pigli così com'è
 
Indietro
Top