Discesa nella follia

Sono ormai anni che covo un immenso odio e una rabbia dentro di me verso chiunque, donne, società, "il prossimo" in generale. Questo odio da un lato lo alimento e mi dà carburante per andare avanti dall'altro lo tengo sotto controllo per il queto vivere nella società.
Quindi vivo o almeno vivevo tra alti e bassi variando tra impegni, attività varie e isolamento forzati imposti dalla mia ragione e coscienza durante i momenti "peggiori".
Ultimamente però è come se avessi una netta scissione tra i 2 aspetti della mia personalità: ci sono momenti in cui riesco a conciliarmi con me stesso, con il mondo e con il prossimo in maniera pressoché totale e momenti in cui l'odio ha il totale sopravvento e quindi sono forzato ad isolarmi in maniera totale da chiunque.
Mi sento come se stessi sprofondando lentamente nella follia.
Sarei curioso di sapere, anche se ne dubito, se qualcuno si sia mai trovato in una situazione di questo tipo.

Si ti capisco, talvolta frequentare i contesti sociali esterni è un inferno anche per me: non sentirsi sufficientemente amati, non sentirsi adeguatamente ripagati per l'educazione e la volontà che uno dimostra quotidianamente. Vedere, in genere, gli altri come nemici, non avere tanta fiducia del prossimo ecc…!

Io ho ridotto molto le uscite inutili, se esco di casa è più per svolgere attività produttive che mi tengono la mente impegnata e che mi fanno virtuosamente evolvere. Mentre le uscite per svago (come quelle cazzo di sabato sera) le ho diminuite molto, al massimo cerco i luoghi ed i tempi migliori per divertirmi sul serio!

Poi è importante fare qualcosa che ci distragga, che ci valorizzi e che ci procuri felicità… giusto per non pensare a tutto il marcio che esiste in giro!
 
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