akira2000
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Meglio non dire la reale causa di questa forma di violenza, che, seppur non sia un allarme sociale come si vuole far credere, è certamente presente ma non ha nel patriarcato la sua origine. Meglio dare la colpa a vecchi fantasmi, ormai morti, un po' come l'allarme per il fascismo, che torna comodo come arma politica di deterrenza contro una certa forma di azione reazionaria al potere costituito. Non solo il patriarcato è quasi totalmente estinto da qualche decennio in questo paese, ma se prendiamo come esempio gli ultimi fatti di cronaca, ti rendi subito conto che i responsabili di certe azioni non sono certo figli di un sistema patriarcale, semmai figli della nuova società libertina, infantile e deresponsabilizzata, cioè la società successiva al 68, alla rivoluzione culturale e sessuale, all'esaltazione per l'industria pornografica, della musica trap, all'eliminazione della figura paterna e quindi della svirilizzazione maschile che come conseguenza crea uomini deboli e predisposti ad azioni violente come conseguenza di una loro frustrazione e senso di inadeguatezza perenne. Le classi più giovani a mio parere soffrono di grossi problemi, cosa che fino alla generazione nata negli anni 80 ancora non era arrivata a tanto. Vedi molti giovani certamente svirilizzati, deboli, insicuri, sempre più depressi e tendenti al disturbo evitante di personalità, molti di loro ormai vanno avanti solo a psicofarmaci, e finiscono preda di una nuova forma di sottocultura che colpevolizza le donne. Dall'altra hai le loro coetanee che risultano assolutamente prive di empatia nei confronti dei loro coetanei maschi, la loro forma di violenza, quando presente, non è certamente fisica, neanche verbale magari, semplicemente è totale indifferenza condita da un ego gigantesco che le rende insensibili e inconsapevoli di tutto, sentendosi al centro dell'universo. Questo le rende, peraltro, facili prede di maschi tossici, e scambiano la loro virilità per qualcosa di sano, arrivando quindi a sottovalutare potenziali pericoli. I giovani maschi di oggi oscillano tra la depressione e comportamento evitante, da una parte, narcisismo e virilità tossica dall'altra. Le giovani femmine di oggi passano dalla depressione e disturbo da dipendenza affettiva, da una parte, e comportamento mascolinizzato/tossico, egoriferito, dall'altra. Anche loro sono state educate da una cultura che colpevolizza i maschi, e che trova con il falso allarme dei femminicidi, un ulteriore rafforzamento ad una certa forma di pensiero che porterà sempre più ad un allontanamento dal mondo maschile, si alimentano quindi pulsioni e sentimenti di odio, risentimento, paura, diffidenza, paranoia. Tutto questo non lo ha generato il patriarcato ma un nuovo modello di società che lo ha sostituito mezzo secolo fa.