E se la risposta fosse non fare NIENTE?

Questa post andrebbe fatto leggere ai fruttaroli egiziani che abitano sotto casa mia.
Tutto il giorno a sgobbare,a mettere la frutta e la verdura a posto da mattina a sera,365 gg all'anno.
Per poi ripartire in Egitto con i soldi guadagnati qui.
Se li guardi,il grado di alienazione è dieci volte superiore a quello di un incel italiano accasciato in cameretta.
Le alternative una volta tornati a casa loro,e questo me lo hanno detto una volta loro,sono il matrimonio combinato e avviare un'altra attività con i soldi messi da parte.
Questo per dire che c'è un mondo in via di sviluppo che non ci pensa per niente a mollare la ruota del criceto e non saremo noi con eventuali "vaffanculo" al sistema a farlo crollare.
 
Io la penso come avanguardia, sono da sempre cresciuto in campagna e stare in mezzo alla gente non mi è mai piaciuto, già a scuola avevo problemi, non studiavo e non riuscivo a legare con nessuno, le ore mi sembravano giorni, rispettare orari e regole non è da me, le esperienze lavorative che ho fatto mi hanno devastato, non riesco a stare per troppo tempo in un luogo chiuso a lavorare, avere a che fare con gente parlare etc l'ho fatto sempre controvoglia, non sono mai stato ai bar o ristoranti e ho sempre odiato la vita mondana dall'aperitivo del cazzo alla vacanza.
Alla fine ognuno vive con quello che può, io sono sempre stato abituato con poco e ho fatto sempre di testa mia e forse l'unica energia di vivere che mi è rimasta e che mi fa sentire vivo è proprio quella di fare quello che voglio fottendomene della società
 
Per come è fatta la società e i bisogni ancestrali, si perde comunque, che tu ti impegni o meno perché ci sarà sempre qualcuno che sarà meglio di te sotto gli aspetti LMS, diciamo che se fai così perdi 100 a 0, se segui tutto il copione del sistema magari perdi 10 a 2...
Tante vale perdere al massimo.
 
Si ma infatti non dico di stare a contatto con tutti, anche con chi ti sta sui coglioni, ma neanche di evitare chiunque per partito preso...
Quello che per me è giusto sta sempre nel mezzo, da brava democristiana, non dico di assecondare la frenesia del capitalismo ma neanche di diventare completamente statici nella propria quotidianità.
Da cittadino dipenderai sempre un pò dallo Stato, per forza di cose, con i suoi costi e benefici... l'importante è non farsi togliere i proprio momenti "indipendenti" in cui ci si dedica ai piaceri personali.
Poi non capisco quale sia la logica dietro al non voler migliorare caratterialmente, al non voler aumentare la propria autostima in modo sano... solo perchè qualcosa viene premiato dalla società non lo rende necessariamente negativo, la negatività la porta la pressione sociale ma di base la sicurezza di sé sarebbe positiva anche senza l'esistenza della società stessa
Nel complesso non è che hai tutti i torti, è che sembra di assistere ad un peggioramento complessivo di tutto, per cui la risposta a questo punto non può che essere che radicale.
Riguardo la sicurezza di sè, mi pare un inganno, al punto da chiedermi da dove è saltata fuori, quando è diventato un requisito per valutare positivamente una persona. Io giorni fa mi sono messo a confutarla:
https://ilforumdeibrutti.is/threads/sicurezza-di-sè-pregio-o-difetto.11961/
 
Tante vale perdere al massimo.
Io la penso come te riguardo al lavoro, lo sai! Penso che l'ideale sarebbe trovare qualcosa che non ci faccia schifo fare, sbattendosene della famosa "carriera", (una parola che non ho mai sopportato) e del giudizio altrui... Magari se sei fortunato puoi affittare case che ti hanno lasciato i parenti, trovare un part time in modo da avere tempo libero ( che per me è la cosa che vale più in assoluto), oppure la solita frase fatta, lavorare con la propria passione... Insomma cercare strade alternative cercando di ritagliarsi più tempo libero possibile è la via da seguire secondo me!!!
 
Penso che il tuo discorso validissimo sia stato un po' malinterpretato: è una scelta individuale, il riconoscimento del fatto che, se non ti puoi integrare in una società, se non ti riconosci nei suoi valori (che non esistono, nel nostro caso) e nelle sue istanze, non ha senso sforzarsi di essere accettati magari in mezzo a gente ed istituzioni che disprezzi. Questo ci dice di prezioso il nichilismo, la filosofia più onesta che esista: se realizzi che niente di ciò che vivi ha un valore oggettivo, che quegli ideali e gli obiettivi che la gente intorno a te insegue freneticamente sono solo abbagli, che devi ottenere determinati risultati e status imposti da qualcun altro che però non hanno l'importanza cruciale che viene decantata, allora quello che ti rimane è il nulla su cui tu puoi costruire una vita quasi completamente nuova.
Va detto che questo nuovo approccio alla determinazione della propria esistenza è fortemente dinamico, non è affatto una resistenza passiva al sistema in atto. E in realtà non c'è bisogno di vivere in isolamento per sfidare le covenzioni sociali, lo si può fare interagendo con altre persone rifiutandosi di asservirsi alle dinamiche della nostra società impersonale. Volersi sottrarre ai meccanismi del capitalismo dei sentimenti non pregiudica il poter vivere in una comunità: anzi, riuscendo a stringere legami veri con la gente si potrebbe convincere sempre più gente ad abbracciare uno stile di vita simile.
Inoltre questo approccio è la scelta piu giusta del vero miglioramento personale, cioè il perseguimento delle proprie aspirazioni ed inclinazioni: vivendo immersi in una struttura capitalistica iperdigitalizzata, non ci rendiamo conto di come anche molti desideri relativi alla nostra persona non siano affatto nostri ma ci vengano impiantati in maniera surrettizzia. Siccome una grande parte della definizione del sé è data dall'interazione con gli altri, avere dei rapporti più "sani" ti porta a capire realmente quali sono i tuoi obiettivi. Molta gente che oggi vive sostanzialmente solo per lavorare e fare soldi, in un sistema frenetico che si tiene in piedi solo grazie all'instillazione di desideri che non possono essere esauditi, che veramente assomiglia al ciclo infinito del Samsara, potrebbe scoprire realmente se stessa e agire per realizzarsi.
Il mio è un discorso molto idealizzato, lo so che le cose non sono così facili e che la gente non è sempre così aperta verso gli altri e verso se stessa, però questa presa di posizione di Avanguardia è oggettivamente il modo migliore per sabotare il sistema in cui viviamo, perché se provassimo ad eliminarlo integrandovici anche parzialmente ne verremmo assimilati invariabilmente.
 
Penso che il tuo discorso validissimo sia stato un po' malinterpretato: è una scelta individuale, il riconoscimento del fatto che, se non ti puoi integrare in una società, se non ti riconosci nei suoi valori (che non esistono, nel nostro caso) e nelle sue istanze, non ha senso sforzarsi di essere accettati magari in mezzo a gente ed istituzioni che disprezzi. Questo ci dice di prezioso il nichilismo, la filosofia più onesta che esista: se realizzi che niente di ciò che vivi ha un valore oggettivo, che quegli ideali e gli obiettivi che la gente intorno a te insegue freneticamente sono solo abbagli, che devi ottenere determinati risultati e status imposti da qualcun altro che però non hanno l'importanza cruciale che viene decantata, allora quello che ti rimane è il nulla su cui tu puoi costruire una vita quasi completamente nuova.
Va detto che questo nuovo approccio alla determinazione della propria esistenza è fortemente dinamico, non è affatto una resistenza passiva al sistema in atto. E in realtà non c'è bisogno di vivere in isolamento per sfidare le covenzioni sociali, lo si può fare interagendo con altre persone rifiutandosi di asservirsi alle dinamiche della nostra società impersonale. Volersi sottrarre ai meccanismi del capitalismo dei sentimenti non pregiudica il poter vivere in una comunità: anzi, riuscendo a stringere legami veri con la gente si potrebbe convincere sempre più gente ad abbracciare uno stile di vita simile.
Inoltre questo approccio è la scelta piu giusta del vero miglioramento personale, cioè il perseguimento delle proprie aspirazioni ed inclinazioni: vivendo immersi in una struttura capitalistica iperdigitalizzata, non ci rendiamo conto di come anche molti desideri relativi alla nostra persona non siano affatto nostri ma ci vengano impiantati in maniera surrettizzia. Siccome una grande parte della definizione del sé è data dall'interazione con gli altri, avere dei rapporti più "sani" ti porta a capire realmente quali sono i tuoi obiettivi. Molta gente che oggi vive sostanzialmente solo per lavorare e fare soldi, in un sistema frenetico che si tiene in piedi solo grazie all'instillazione di desideri che non possono essere esauditi, che veramente assomiglia al ciclo infinito del Samsara, potrebbe scoprire realmente se stessa e agire per realizzarsi.
Il mio è un discorso molto idealizzato, lo so che le cose non sono così facili e che la gente non è sempre così aperta verso gli altri e verso se stessa, però questa presa di posizione di Avanguardia è oggettivamente il modo migliore per sabotare il sistema in cui viviamo, perché se provassimo ad eliminarlo integrandovici anche parzialmente ne verremmo assimilati invariabilmente.
è una filosofia autolesionista
Illude di poter cambiare la società ma oltre a essere impossibile va contro gli interessi del singolo che prova a cambiarla, e pesantemente.
Come ha detto qualcuno se si fa per sé stessi FORSE può avere un senso, ma in generale mi pare più una fuga che una soluzione.

Questo non implica che bisogna piegarsi alla società, per carità certo che no, però neanche illudersi di miracoli soprattutto se siamo noi signori nessuno a fare questi atti di "protesta".
 
è una filosofia autolesionista
Illude di poter cambiare la società ma oltre a essere impossibile va contro gli interessi del singolo che prova a cambiarla, e pesantemente.
Come ha detto qualcuno se si fa per sé stessi FORSE può avere un senso, ma in generale mi pare più una fuga che una soluzione.

Questo non implica che bisogna piegarsi alla società, per carità certo che no, però neanche illudersi di miracoli soprattutto se siamo noi signori nessuno a fare questi atti di "protesta".
Non è una fuga, è una presa di posizione. Autolesionistico è continuare a correre inseguendo cose di cui non ti interessa veramente niente, come un criceto su una ruota.
Comunque è scritto nelle prime righe: è una scelta individuale, non un atto di protesta. Finché questo sistema continua a darci da mangiare così efficientemente, tutte le proteste sono destinate a fallire. Comunque ci si può abituare a vivere diversamente e abituarsi ad una vita più genuina prima che crolli, oltre ai vantaggi in termini di sanità mentale che ti dà vivere in questo modo.
 
E' una riflessione che prende spunto da quanto più volte fu scritto in questi giorni: il dramma dell' uomo che è costretto a lavorare, fare soldi, mostrarsi forte e vincente per rendersi interessante al genere femminile ed ottenere l' agognata realizzazione sessuale o sentimentale. Negli schemi della nostra società - e forse un pò in generale - agli uomini è richiesto di porsi obiettivi, di sforzarsi per conseguirli, nel concreto quindi, di fare soldi, di acquisire status, inteso in vari modi, di fare un certo tipo di vita più dinamico, di essere socialoni e spigliati, di apparire forti, sicuri di se (quest' ultima, fandonia che abbiamo già smontato in una discussione precedente).
Allora, un sistema non lo si combatte cercando di adattarsi ad esso, seguendo le sue regole, aderendo alla sua visione del mondo pur turandosi il naso, ma violando le sue regole, non seguendo la sua visione della vita, praticamente non facendo quanto richiede ma il contrario di quello che vuole dalle persone.
Dunque, se gli uomini vogliono davvero fare un dispetto al genere femminile, o meglio, al modo in cui sono regolate le cose, secondo me, non devono maxxare in niente, quindi non devono impegnarsi a fare soldi, conseguire status, a conformarsi, a migliorarsi caratterialmente nel senso di apparire forti, estroversi, sicuri, vincenti, bensi devono essere poveri, falliti, non fare vita sociale, niente dinamismo, mostrarsi goffi, deboli, insicuri, insomma il contrario di quanto richiesto.
La risposta ai nostri drammi è NON FARE UN CAZZO, realizzando un colossale "VAFFANCULO" più autentico di quello di Beppe Grillo (sappiamo il grande inganno che fu), una sorta di INVERSIONE DEI VALORI DOMINANTI, è un maxxare al rovescio.
In paesi dove le dinamiche uomo/donna raggiungono un livello di tossicità maggiore che in Italia, molti uomini stanno seguendo questa strada, parlo di USA e Cina, le 2 superpotenze così nemiche ma così vicine al tempo stesso.
Tale proposta è dedicata ad un utente storico, mattiacarputo, che ebbe il merito di cogliere l' importanza del non fare niente, rifiutando il moderno mos maiorum borghese.

E voi, cosa ne pensate? Voi carissime amiche del forum, consigliereste al genere maschile tale via nichilista?
te parli del mgtwo, in un certo senso, anche se il tuo discorso riguarda una cosa generica rivolta a tutta la società. Sarebbe bello ma impossibile, ci sarebbe sempre il simp di turno che le contatta, anche se ci fosse un calo drastico e le np avrebbero l'autostima piu regolare. Non saprei puo anche darsi che non cambierebbe un cazzo, dato che gli unici rapporti sentimentali sono tra np e chad. In questo caso i chad dovrebbero rifiutarle tutte
 
Non è una fuga, è una presa di posizione. Autolesionistico è continuare a correre inseguendo cose di cui non ti interessa veramente niente, come un criceto su una ruota.
Comunque è scritto nelle prime righe: è una scelta individuale, non un atto di protesta. Finché questo sistema continua a darci da mangiare così efficientemente, tutte le proteste sono destinate a fallire. Comunque ci si può abituare a vivere diversamente e abituarsi ad una vita più genuina prima che crolli, oltre ai vantaggi in termini di sanità mentale che ti dà vivere in questo modo.
Le prese di posizione contano se c'è gente a cui frega.
Cappato che fa lo sciopero della fame può condizionare solo e soltanto perché la gente conosce lui e stima lui, se lo sciopero della fame lo faccio io non mi si incula di pezza nessuno e crepo nell'oblio probabilmente divorato dal mio gatto :LOL:
 
Penso che il tuo discorso validissimo sia stato un po' malinterpretato: è una scelta individuale, il riconoscimento del fatto che, se non ti puoi integrare in una società, se non ti riconosci nei suoi valori (che non esistono, nel nostro caso) e nelle sue istanze, non ha senso sforzarsi di essere accettati magari in mezzo a gente ed istituzioni che disprezzi. Questo ci dice di prezioso il nichilismo, la filosofia più onesta che esista: se realizzi che niente di ciò che vivi ha un valore oggettivo, che quegli ideali e gli obiettivi che la gente intorno a te insegue freneticamente sono solo abbagli, che devi ottenere determinati risultati e status imposti da qualcun altro che però non hanno l'importanza cruciale che viene decantata, allora quello che ti rimane è il nulla su cui tu puoi costruire una vita quasi completamente nuova.
Va detto che questo nuovo approccio alla determinazione della propria esistenza è fortemente dinamico, non è affatto una resistenza passiva al sistema in atto. E in realtà non c'è bisogno di vivere in isolamento per sfidare le covenzioni sociali, lo si può fare interagendo con altre persone rifiutandosi di asservirsi alle dinamiche della nostra società impersonale. Volersi sottrarre ai meccanismi del capitalismo dei sentimenti non pregiudica il poter vivere in una comunità: anzi, riuscendo a stringere legami veri con la gente si potrebbe convincere sempre più gente ad abbracciare uno stile di vita simile.
Inoltre questo approccio è la scelta piu giusta del vero miglioramento personale, cioè il perseguimento delle proprie aspirazioni ed inclinazioni: vivendo immersi in una struttura capitalistica iperdigitalizzata, non ci rendiamo conto di come anche molti desideri relativi alla nostra persona non siano affatto nostri ma ci vengano impiantati in maniera surrettizzia. Siccome una grande parte della definizione del sé è data dall'interazione con gli altri, avere dei rapporti più "sani" ti porta a capire realmente quali sono i tuoi obiettivi. Molta gente che oggi vive sostanzialmente solo per lavorare e fare soldi, in un sistema frenetico che si tiene in piedi solo grazie all'instillazione di desideri che non possono essere esauditi, che veramente assomiglia al ciclo infinito del Samsara, potrebbe scoprire realmente se stessa e agire per realizzarsi.
Il mio è un discorso molto idealizzato, lo so che le cose non sono così facili e che la gente non è sempre così aperta verso gli altri e verso se stessa, però questa presa di posizione di Avanguardia è oggettivamente il modo migliore per sabotare il sistema in cui viviamo, perché se provassimo ad eliminarlo integrandovici anche parzialmente ne verremmo assimilati invariabilmente.
Sì, sei tra i pochi, assieme a cava96, che ha colto meglio il messaggio. Il fraintendimento che ho letto di più è che il mio messaggio si riducesse alla questione del lavorare/non lavorare, quando questo del lavoro è solo un tassello, forse neanche il più importante. Fondamentale questa tua frase: "vivendo immersi in una struttura capitalistica iperdigitalizzata, non ci rendiamo conto di come anche molti desideri relativi alla nostra persona non siano affatto nostri ma ci vengano impiantati in maniera surrettizzia"; è così, gli obiettivi che poi assimiliamo come nostri sono impiantati da altri e noi pensiamo che sono nostri così ci porteranno alla realizzazione personale.
 
te parli del mgtwo, in un certo senso, anche se il tuo discorso riguarda una cosa generica rivolta a tutta la società. Sarebbe bello ma impossibile, ci sarebbe sempre il simp di turno che le contatta, anche se ci fosse un calo drastico e le np avrebbero l'autostima piu regolare. Non saprei puo anche darsi che non cambierebbe un cazzo, dato che gli unici rapporti sentimentali sono tra np e chad. In questo caso i chad dovrebbero rifiutarle tutte
E' un discorso più generale, sono partito dalle pretese stolte delle ragazze per concludere che è meglio mandarle a quel paese maxxando in quello che non vogliono, in ciò che odiano negli uomini, invece che adeguarsi inseguendo i loro standard.
Diciamo che i chad sono pochi, mi preoccupano di più i brutti caghetti che vorranno fare i "bravi bambini" dissociandosi dai ribelli.
 
Un consiglio che mi sento dare dal profondo del mio cuore:

maxate il maxabile in ciò che vi appassiona verso cui siete predisposti.
A me appassiona allenarmi in palestra per superare i miei limiti, mi piace pensare giusto per non pensare a fattori negativi.
Poi il domani si vedrà... mi può anche cadere un meteorite in testa e amen.
 
Un consiglio che mi sento dare dal profondo del mio cuore:

maxate il maxabile in ciò che vi appassiona verso cui siete predisposti.
A me appassiona allenarmi in palestra per superare i miei limiti, mi piace pensare giusto per non pensare a fattori negativi.
Poi il domani si vedrà... mi può anche cadere un meteorite in testa e amen.
Io la sera cammino oltre 2 ore in montagna e la mattina le compere cerco sempre di farle a piedi. Effettivamente ho escluso da questo discorso il lookmaxxing.
Comunque ho preso spunto da quel thread di eri che tu avevi aperto su cosa odiano di più le ragazze.
 
Si ma infatti non dico di stare a contatto con tutti, anche con chi ti sta sui coglioni, ma neanche di evitare chiunque per partito preso...
Quello che per me è giusto sta sempre nel mezzo, da brava democristiana, non dico di assecondare la frenesia del capitalismo ma neanche di diventare completamente statici nella propria quotidianità.
Da cittadino dipenderai sempre un pò dallo Stato, per forza di cose, con i suoi costi e benefici... l'importante è non farsi togliere i proprio momenti "indipendenti" in cui ci si dedica ai piaceri personali.
Poi non capisco quale sia la logica dietro al non voler migliorare caratterialmente, al non voler aumentare la propria autostima in modo sano... solo perchè qualcosa viene premiato dalla società non lo rende necessariamente negativo, la negatività la porta la pressione sociale ma di base la sicurezza di sé sarebbe positiva anche senza l'esistenza della società stessa
Lo Stato non è il capitalismo, attenzione. Abbiamo bisogno di più stato, non di meno stato. Solo che non abbiamo bisogno di uno stato colluso col neoliberismo tecnologico-aziendale...
 
Beh se devo scegliere tra fare una vita di sacrifici e costante tensione per non ricevere quello che voglio piuttosto che una vita di pigrizia per non ottenere comunque ciò che voglio, preferisco far nulla e guardar gli altri dannarsi l'anima.
Sono d'accordo, nel mio commento precedente dicevo che l'ideale sarebbe fare il minimo evitando di dannarsi senza però finire in mezzo alla strada!! Ah, a parte che anche se me la dessero non mi andrebbe comunque di fare vite di merda sempre a lavoro.
 
Sono d'accordo, nel mio commento precedente dicevo che l'ideale sarebbe fare il minimo evitando di dannarsi senza però finire in mezzo alla strada!! Ah, a parte che anche me la dessero non mia andrebbe comunque di fare vite di merda sempre a lavoro 😂
si più che altro io parlavo si, di lavoro, ma in generale di maxxare tutto il resto, che dovrebbe "in teoria" piacere alle donne, quindi status, aspetto fisico, carattere, abbigliamento, portanza e tutte quella cazzate lì. Io sarò contento di fare un lavoretto d'ufficio, prendere ciò che mi basta per divertirmi e godermi la vita. Non passerò il resto dei miei giorni a dannarmi la vita come vedo tanti fanno per ottenere relazioni amorose, perchè non ha senso. Quindi lavoriamo perchè è giusto comunque portare avanti la baracca, ma fermiamoci lì ragazzi, non facciamoci del male da soli
 
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