...ed è finita così.

...alla fine mi sono fatto due conti, ed ho capito che tre quarti della mia vita sono andati giù per il cesso. Anche se ho sempre avuto timidi sprazzi di ottimismo sono sempre meno, sempre più distanti tra loro. Pian piano spariranno. Resterò da solo a vita, me ne farò una ragione. Ha ragione chi, nelle discussioni dei giorni precedenti, sosteneva che cercare una compagna della mia età non ha più molto senso (e in ogni caso non mi cagano manco quelle della mia età). Prendetemi ad esempio (negativo) e se siete divorati dall'ansia di avere una relazione cercate di crearvi più occasioni possibili o di cogliere al volo quelle che eventualmente vi si presentano. Oltre una certa età diventa tutto grottesco, e niente sembra avere più senso. Rimane qualche ricordo piacevole di gioventù, reso dorato e simbolico dalla distanza temporale e dall'assenza di validazione successiva. Ho attraversato tutte le fasi classiche di chi è senza uno straccio di donna da secoli (depressione, incredulità, invidia nei confronti del prossimo, rabbia, disprezzo...), ora sono all'accettazione. O almeno lo spero.
dissento. Fate quello che vi piace, poi se trovate una donna bene, se no fa niente. Vi sarete risparmiati il dolore che vi avrebbe comportato la ricerca.

«L’uomo saggio non persegue ciò che è piacevole, ma l’assenza di dolore», Aristotele
 
...alla fine mi sono fatto due conti, ed ho capito che tre quarti della mia vita sono andati giù per il cesso. Anche se ho sempre avuto timidi sprazzi di ottimismo sono sempre meno, sempre più distanti tra loro. Pian piano spariranno. Resterò da solo a vita, me ne farò una ragione. Ha ragione chi, nelle discussioni dei giorni precedenti, sosteneva che cercare una compagna della mia età non ha più molto senso (e in ogni caso non mi cagano manco quelle della mia età). Prendetemi ad esempio (negativo) e se siete divorati dall'ansia di avere una relazione cercate di crearvi più occasioni possibili o di cogliere al volo quelle che eventualmente vi si presentano. Oltre una certa età diventa tutto grottesco, e niente sembra avere più senso. Rimane qualche ricordo piacevole di gioventù, reso dorato e simbolico dalla distanza temporale e dall'assenza di validazione successiva. Ho attraversato tutte le fasi classiche di chi è senza uno straccio di donna da secoli (depressione, incredulità, invidia nei confronti del prossimo, rabbia, disprezzo...), ora sono all'accettazione. O almeno lo spero.
Mi spiace per te,ma per quanto mi riguarda la relazione sta tra gli ultimi posti dei miei pensieri.Perchè poi sforzarsi o sbattersi per prendersi uno scarto di uno scarto di uno scarto di qualche chad,tipo rovistare nella pattumiera.Tanto è giusto metterselo in testa che quella che si ritiene giusta non si troverà mai,compromessi solo compromessi.
 
Mi spiace per te,ma per quanto mi riguarda la relazione sta tra gli ultimi posti dei miei pensieri.Perchè poi sforzarsi o sbattersi per prendersi uno scarto di uno scarto di uno scarto di qualche chad,tipo rovistare nella pattumiera.Tanto è giusto metterselo in testa che quella che si ritiene giusta non si troverà mai,compromessi solo compromessi.
E' così anche per il lavoro o le amicizie.
 
dissento. Fate quello che vi piace, poi se trovate una donna bene, se no fa niente. Vi sarete risparmiati il dolore che vi avrebbe comportato la ricerca.

«L’uomo saggio non persegue ciò che è piacevole, ma l’assenza di dolore», Aristotele
C'è sempre il dolore di restare con il cazzo in mano, e non solo quello di restare con il cazzo in mano.
 
Ma seriamente ti metteresti in casa oggi una wallata di 45 anni (questo sarebbe il tuo target) con la faccia rugosa, le tette cadenti e il culo flaccido? Senza parlare poi delle infinite rotture di cazzo. Alla nostra età la solitudine è una manna dal cielo.
 
in linea di massima concordo, resta il fatto che una qualsiasi persona nel mondo là fuori ti dirà che una vita del genere fa ampiamente cagare. e per quanto schifi ed eviti le masse, non posso che dare loro ragione su questo punto.
Già, ma dipende molto dal tipo di persona. Io sono sempre stato solo, non la soffro affatto la solitudine, anzi la trovo confortevole.
Ad esempio all'università non ho mai avuto bisogno di contatti sociali, non ho conosciuto un singolo collega per anni. Giusto qualche frase di circostanza. Altre persone devono uscire ogni sera, altrimenti impazziscono.
Se sono impazzito io? Parlo da solo (o con la mia Lei), faccio lunghi soliloqui in cui rifletto sulla mia vita e sulla società, poi leggo o guardo un film quando ho tempo, infine mi fracasso le palle sui miei progetti. Sarò pazzo, lo giudicherete voi, ma la vivo tutt'altro che male. Poi se i miei amici mi invitano fuori, accetto volentieri, ma potrei stare per mesi chiuso in casa senza problemi.

Ecco perché ti dicevo che la solitudine va abbracciata, perché si entra in una dimensione nuova. Fa paura all'inizio, perché è una stanza tetra e senza luce. Ma quando ci fai l'abitudine diventa il tuo habitat, e chi non è già passato al lato oscuro non può comprendere.
 
Già, ma dipende molto dal tipo di persona. Io sono sempre stato solo, non la soffro affatto la solitudine, anzi la trovo confortevole.
Ad esempio all'università non ho mai avuto bisogno di contatti sociali, non ho conosciuto un singolo collega per anni. Giusto qualche frase di circostanza. Altre persone devono uscire ogni sera, altrimenti impazziscono.
Se sono impazzito io? Parlo da solo (o con la mia Lei), faccio lunghi soliloqui in cui rifletto sulla mia vita e sulla società, poi leggo o guardo un film quando ho tempo, infine mi fracasso le palle sui miei progetti. Sarò pazzo, lo giudicherete voi, ma la vivo tutt'altro che male. Poi se i miei amici mi invitano fuori, accetto volentieri, ma potrei stare per mesi chiuso in casa senza problemi.

Ecco perché ti dicevo che la solitudine va abbracciata, perché si entra in una dimensione nuova. Fa paura all'inizio, perché è una stanza tetra e senza luce. Ma quando ci fai l'abitudine diventa il tuo habitat, e chi non è già passato al lato oscuro non può comprendere.
La solitudine è bella se la scegli, non se la subisci. Ecco perché ti piace così tanto. E sono d’accordo con te per carità.
 
Idealizzate coppie felici, ma saranno il 10%,il resto è uno scendere a compromessi che non faremmo mai se avessimo libera scelta , privazione di libertà personale, e gettare denaro al vento, per scelte errate prese da donne, con i vostri soldi,cheppoi ricadranno su di voi,obbligandovi a lavorare...
Il giusto compromesso ,è imparare ad investire sin da giovani,guadagnare,tagliare le spese inutili,e migliorare la propria qualità di vita,in base all'impegno messo x fare soldi,per la compagnia il sesso,oggigiorno è meglio accompagnarsi con una donna x le ore liete ,ma poi ognuno a casa sua,la libertà è troppo importante....almeno questo è quello che ho fatto io......
Se oggi cè più gente sola ,che famiglie intere un pergchè ci sarà....
Concordo sul fatto che l’idealizzazione delle coppie felici sia appunto solamente un’ idealizzazione. Le relazioni sono per la maggior parte dei casi una serie di compromessi. È un investimento di denaro, tempo, attenzioni e mediazioni continue sulla tua esistenza (dove andare, cosa fare, chi frequentare ecc). Un rapporto di coppia è impegnativo e ruba energie, e non sempre l’investimento si rivela in attivo (buon sesso, intesa, affetto ecc ecc), ma spesso è in passivo (incomprensioni, litigi, corna ecc).
 
dissento. Fate quello che vi piace, poi se trovate una donna bene, se no fa niente. Vi sarete risparmiati il dolore che vi avrebbe comportato la ricerca.

«L’uomo saggio non persegue ciò che è piacevole, ma l’assenza di dolore», Aristotele
Credo sia Epicuro, o Epitteto, certamente non Aristotele
 
Credo sia Epicuro, o Epitteto, certamente non Aristotele
Schopenhauer la attribuiva ad Aristotele:

"secondo l’aristotelico οὐ τὸ ἡδύ, ἀλλὰ τὸ ἄλυπον διώκει ὁ ϕρόνιµος [«L’uomo saggio non persegue ciò che è piacevole, ma l’assenza di dolore», cfr. Aristotele, Etica Nicomachea, VII, 12, 1152 b 15-16]."
 
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