Educazione e castigo

Barabbabarabba

Well-known member
Blackpillato
È un post che ho già pubblicato altrove ed è un tema che mi affascina molto ultimamente, nulla a che vedere con la redpill:

Raskol è uno studente che ha abbandonato gli studi per ristrettezze economiche, pigro e poco dedito al lavoro capisce che l'unica soluzione è compiere un DELITTO, assassinare una vecchia e ricca usuraia, ma una volta compiuta l'efferetezza però proverà un tale turbamento da disinteressarsi completamente del bottino, nei giorni seguenti avrà malori, visioni fino al punto di allettarsi fisicamente malato, per il delitto commesso, è questo il vero CASTIGO?

Thomas Galli ha lavorato per 15 anni nel sistema carcerario per poi diventare un attivista e un fervido abolista del carcere stesso, ritiene la prigione un concetto obsoleto, dove la "colpa" influisce troppo sulla pena inflitta quando a suo dire è la "responsabilità" che dovrebbe essere il vero metro di giudizio, ritiene che ogni colpevole dovrebbe essere giudicato singolarmente ed essere seguito in modo che possa essere realmente recuperato da un punto di vista sociale.

In questi anni si discute spesso del sovraffollamento delle carceri e questo è un problema oggettivo, la mia domanda è forse più complessa, il carcere è davvero la soluzione? Abolire le carceri e trovare una soluzione alternativa come è stato già fatto con gli ospedali psichiatrici è utopia?
 
Io non abolirei le carceri, anzi le amplierei, perche' io devo rigare dritto, lavorare 8 ore al giorno per poter pagare le bollette, non risparmiare un cazzo di niente, mentre potrei rubare, truffare , e rapinare banche ? per poi dovere essere recuperato ? io li recupererei a calci in culo , ma forti.
 
Io non abolirei le carceri, anzi le amplierei, perche' io devo rigare dritto, lavorare 8 ore al giorno per poter pagare le bollette, non risparmiare un cazzo di niente, mentre potrei rubare, truffare , e rapinare banche ? per poi dovere essere recuperato ? io li recupererei a calci in culo , ma forti.
Non sono d'accordo con te, però ammiro il fatto che tu abbia letto tutto e ti sia sbattuto per rispondere a un tema così pesante, ero convinto che nessuno avrebbe risposto.
 
È un post che ho già pubblicato altrove ed è un tema che mi affascina molto ultimamente, nulla a che vedere con la redpill:

Raskol è uno studente che ha abbandonato gli studi per ristrettezze economiche, pigro e poco dedito al lavoro capisce che l'unica soluzione è compiere un DELITTO, assassinare una vecchia e ricca usuraia, ma una volta compiuta l'efferetezza però proverà un tale turbamento da disinteressarsi completamente del bottino, nei giorni seguenti avrà malori, visioni fino al punto di allettarsi fisicamente malato, per il delitto commesso, è questo il vero CASTIGO?

Thomas Galli ha lavorato per 15 anni nel sistema carcerario per poi diventare un attivista e un fervido abolista del carcere stesso, ritiene la prigione un concetto obsoleto, dove la "colpa" influisce troppo sulla pena inflitta quando a suo dire è la "responsabilità" che dovrebbe essere il vero metro di giudizio, ritiene che ogni colpevole dovrebbe essere giudicato singolarmente ed essere seguito in modo che possa essere realmente recuperato da un punto di vista sociale.

In questi anni si discute spesso del sovraffollamento delle carceri e questo è un problema oggettivo, la mia domanda è forse più complessa, il carcere è davvero la soluzione? Abolire le carceri e trovare una soluzione alternativa come è stato già fatto con gli ospedali psichiatrici è utopia?
Questa riflessione ha un sapore costituzionale, la nostra carta dei diritti, tra le più moderne al mondo, dispone in teoria sempre l'utilizzo di una pena alternativa a quella carceraria proprio perché l'obiettivo non è la vendetta ma la riconduzione del reo all'interno di un contesto sociale sano, produttivo e salutare, fine che la prolungata degenza nelle patrie galere difficilmente adempie.
Io sarei più per una pena calcolata in base alla effettiva pericolosità sociale del soggetto criminale, onde evitare il disumano fenomeno del sovraffollamento carcerario, e anche perché come analizzato da tutti gli studi al riguardo, l'ambiente carcerario pare acuire quei tratti psicologici e sociali che portano i carcerati a cristallizzare la loro condizione di fuorilegge anche quando vengono reintrodotti in società.
 
Al contrario, io entro certi reati eliminerei fisicamente il reo per poterne fare un'opera utile usando i suoi organi sani e diminuire le spese per mantenere tutto l'apparato. Siamo 8-9 miliardi, non c'è spazio né tempo per recuperare chi commette certi delitti.

Assolutamente folle l'idea di abolire le carceri: ormai l'ingranaggio è oliato; hai idea del tracollo a catena che provocherebbe? La mole di posti di lavoro e appalti persi?
 
È un post che ho già pubblicato altrove ed è un tema che mi affascina molto ultimamente, nulla a che vedere con la redpill:

Raskol è uno studente che ha abbandonato gli studi per ristrettezze economiche, pigro e poco dedito al lavoro capisce che l'unica soluzione è compiere un DELITTO, assassinare una vecchia e ricca usuraia, ma una volta compiuta l'efferetezza però proverà un tale turbamento da disinteressarsi completamente del bottino, nei giorni seguenti avrà malori, visioni fino al punto di allettarsi fisicamente malato, per il delitto commesso, è questo il vero CASTIGO?

Thomas Galli ha lavorato per 15 anni nel sistema carcerario per poi diventare un attivista e un fervido abolista del carcere stesso, ritiene la prigione un concetto obsoleto, dove la "colpa" influisce troppo sulla pena inflitta quando a suo dire è la "responsabilità" che dovrebbe essere il vero metro di giudizio, ritiene che ogni colpevole dovrebbe essere giudicato singolarmente ed essere seguito in modo che possa essere realmente recuperato da un punto di vista sociale.

In questi anni si discute spesso del sovraffollamento delle carceri e questo è un problema oggettivo, la mia domanda è forse più complessa, il carcere è davvero la soluzione? Abolire le carceri e trovare una soluzione alternativa come è stato già fatto con gli ospedali psichiatrici è utopia?
Ho letto delitto e castigo e l’ho amato. Abolire le carceri peró porterebbe ad una totale disorganizzazione , secondo me andrebbe invece riorganizzato il tutto. I detenuti non vengono davvero rieducati (e sarebbe quello l’intento), alcuni escono e continuano a fare quello che facevano prima, fanno i tiktok e le dirette in carcere (possibile che nessuno se ne accorga?) e ne fanno letteralmente uno status sociale.
Anche chi ci lavora lì dentro é facilmente corruttibile, oggettivamente il carcere é organizzato malissimo e non funziona, nessuno viene realmente seguito.
Vanno cambiate molte cose, i detenuti sono sempre esseri umani che hanno sbagliato e che si possono redimere anche se hanno commesso i peggio crimini,vanno aiutati e ascoltati per cercare di far sì che non commettano più gli stessi errori e soprattutto si deve cercare di capire il motivo per cui hanno commesso reati e scavare a fondo. Ma in carcere se ne sbattono altamente il cazzo e li lasciano abbandonati a loro stessi, ecco da cosa ne deriva il fallimento.
Io e una mia amica da piccole facemmo una cosa per cui ci beccammo una denuncia , nessuno ha cercato di capirne il motivo , di parlarne o altro… ci consigliarono soltanto di patteggiare , facemmo un’udienza di 2 minuti contati ed é finita lì. Non é questo il metodo giusto
 
Ho letto delitto e castigo e l’ho amato. Abolire le carceri peró porterebbe ad una totale disorganizzazione , secondo me andrebbe invece riorganizzato il tutto. I detenuti non vengono davvero rieducati (e sarebbe quello l’intento), alcuni escono e continuano a fare quello che facevano prima, fanno i tiktok e le dirette in carcere (possibile che nessuno se ne accorga?) e ne fanno letteralmente uno status sociale.
Anche chi ci lavora lì dentro é facilmente corruttibile, oggettivamente il carcere é organizzato malissimo e non funziona, nessuno viene realmente seguito.
Vanno cambiate molte cose, i detenuti sono sempre esseri umani che hanno sbagliato e che si possono redimere anche se hanno commesso i peggio crimini,vanno aiutati e ascoltati per cercare di far sì che non commettano più gli stessi errori e soprattutto si deve cercare di capire il motivo per cui hanno commesso reati e scavare a fondo. Ma in carcere se ne sbattono altamente il cazzo e li lasciano abbandonati a loro stessi, ecco da cosa ne deriva il fallimento.
Io e una mia amica da piccole facemmo una cosa per cui ci beccammo una denuncia , nessuno ha cercato di capirne il motivo , di parlarne o altro… ci consigliarono soltanto di patteggiare , facemmo un’udienza di 2 minuti contati ed é finita lì. Non é questo il metodo giusto
Mi sembri troppo progressista per amare Vannacci
 
Mi sembri troppo progressista per amare Vannacci
É un discorso vasto, di Vannacci si estrapolano discorsi e vengono messi lì a caso. Io non sono d’accordo con tutto ció che dice Vannacci sia chiaro e non so nemmeno se effettivamente lo voterei mai, ma oggettivamente molte cose sono giuste.
É favorevole alla prostituzione legale e anche io lo sono. Dice che l’aborto é una infelice necessità ed é vero. É contro la parola “femminicidio” perché é usata per colpevolizzare gli uomini e secondo lui andrebbe semplicemente chiamato “omicidio” e qui so che molti sono d’accordo.
Vannacci fa leva sull’ignoranza della gente , é un grande manipolatore e da tale manipola il cittadino medio ignorante. Ma c’é molto altro se riesci poi a capire i suoi discorsi… lui non é neanche omofobo o razzista ma la gente ne é convinta
 
Seguire ogni colpevole ? Penso che per ragioni di costo per ora sia assai poco conveniente e praticabile. Invece di dare l ergastolo ad un fratello Bianchi gli paghi gli psicologi e le prostitute per redimerlo ?
Non le prostitute, ma gli psicologi e altri professionisti sì. Se qualcuno commette queste cose per lo stato é un vero e proprio fallimento sotto tutti i punti di vista. Invece di spendere soldi per puttanate , possono utilizzarli per qualcosa di veramente utile non credi?
 
É un discorso vasto, di Vannacci si estrapolano discorsi e vengono messi lì a caso. Io non sono d’accordo con tutto ció che dice Vannacci sia chiaro e non so nemmeno se effettivamente lo voterei mai, ma oggettivamente molte cose sono giuste.
É favorevole alla prostituzione legale e anche io lo sono. Dice che l’aborto é una infelice necessità ed é vero. É contro la parola “femminicidio” perché é usata per colpevolizzare gli uomini e secondo lui andrebbe semplicemente chiamato “omicidio” e qui so che molti sono d’accordo.
Vannacci fa leva sull’ignoranza della gente , é un grande manipolatore e da tale manipola il cittadino medio ignorante. Ma c’é molto altro se riesci poi a capire i suoi discorsi… lui non é neanche omofobo o razzista ma la gente ne é convinta
Quanti anni hai?
 
Seguire ogni colpevole ? Penso che per ragioni di costo per ora sia assai poco conveniente e praticabile. Invece di dare l ergastolo ad un fratello Bianchi gli paghi gli psicologi e le prostitute per redimerlo ?
Nel post viene chiarito alla fine il concetto utopistico, non voglio sapere se sia fattibile o meno ma se giusto o sbagliato.

Edit. Avevo quotato il post sbagliato
 
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