Emarginato
Well-known member
Premetto che è un sfogo dettato dall'esasperazione.
Commenti alla "Free soul", non sono utili allo scopo.
In casa mia madre era fuori di testa, e a 21 anni lei e mio padre mi hanno buttato al Cim.
Anni dopo mi hanno fatto vedere un foglio che era stato tenuto apposta come prova, in cui mia madre dichiarava che io ero incapace di intendere e di volere, peccato che io ero così come sono ora, e non ero né john nash né uno che zoppica e si caga nei pantaloni.
A distanza di 17 anni, la chiamo perchè ritorno in città, e lei durante una conversazione a casa sua, comincia a cercare di manipolarmi.
Esprimo in chiaro modo che la deve smettere, e lei va a sdraiarsi in posizione fetale sul letto (quando l'ho vista mi sembrava un Alien). Andiamo al supermercato e c'è questa donna con un ragazzino che cercava di avvicinarsi, perché aveva captato che mi piaceva sua madre, e mia madre arriva e si mette in mezzo di forza e comincia ad affermare, come se fosse stata la mia fidanzata, che vuole pagarmi la spesa.
Il resto di ciò che mi ha fatto o detto negli anni non lo racconto, tanto ne ho già scritto e il sottotesto siete delle persone intelligenti e lo intuite da soli.
Io non so come fare.
Sono solo, perché ho un'amica che si sorbisce ogni giorno 10 minuti di conversazione in cui mi sfogo, e poi per quanto blocchi i miei genitori, in un qualche modo ci ritorno in mezzo.
Al Cim sono dimesso di nuovo (ma tanto lì regna il caos), ma o perché uno di questi decida in modo diverso o perché mia madre si metta a chiamare e a piangere perché "mio figlio", che una volta ho visto una psicologa buttarla fuori dall'ambulatorio perché "smettetela di venire qua a buttare fango su vostro figlio", quando siamo al mese xy ricomincia l'incubo.
E io manco vivo né nella loro città, né a casa loro. è come se vostra nonna da ruvo sul monte, chiamasse il Cim di Milano perché siete dei nipoti cattivi.
Intanto il tempo passa.
Commenti alla "Free soul", non sono utili allo scopo.
In casa mia madre era fuori di testa, e a 21 anni lei e mio padre mi hanno buttato al Cim.
Anni dopo mi hanno fatto vedere un foglio che era stato tenuto apposta come prova, in cui mia madre dichiarava che io ero incapace di intendere e di volere, peccato che io ero così come sono ora, e non ero né john nash né uno che zoppica e si caga nei pantaloni.
A distanza di 17 anni, la chiamo perchè ritorno in città, e lei durante una conversazione a casa sua, comincia a cercare di manipolarmi.
Esprimo in chiaro modo che la deve smettere, e lei va a sdraiarsi in posizione fetale sul letto (quando l'ho vista mi sembrava un Alien). Andiamo al supermercato e c'è questa donna con un ragazzino che cercava di avvicinarsi, perché aveva captato che mi piaceva sua madre, e mia madre arriva e si mette in mezzo di forza e comincia ad affermare, come se fosse stata la mia fidanzata, che vuole pagarmi la spesa.
Il resto di ciò che mi ha fatto o detto negli anni non lo racconto, tanto ne ho già scritto e il sottotesto siete delle persone intelligenti e lo intuite da soli.
Io non so come fare.
Sono solo, perché ho un'amica che si sorbisce ogni giorno 10 minuti di conversazione in cui mi sfogo, e poi per quanto blocchi i miei genitori, in un qualche modo ci ritorno in mezzo.
Al Cim sono dimesso di nuovo (ma tanto lì regna il caos), ma o perché uno di questi decida in modo diverso o perché mia madre si metta a chiamare e a piangere perché "mio figlio", che una volta ho visto una psicologa buttarla fuori dall'ambulatorio perché "smettetela di venire qua a buttare fango su vostro figlio", quando siamo al mese xy ricomincia l'incubo.
E io manco vivo né nella loro città, né a casa loro. è come se vostra nonna da ruvo sul monte, chiamasse il Cim di Milano perché siete dei nipoti cattivi.
Intanto il tempo passa.