Off Topic [ETICA] La pirateria è lecita?

Contenuti random, rant esistenziali e post senza Dio né scopo
Perché vi scaldate tanto...
Una conseguenza della digitalizzazione e dell'"internet delle cose" come politica economica e filosofia è di rendere un servizio tutto ciò che prima era una proprietà: si vuole fare in modo che gli utenti abbiano come sola scelta la controparte virtuale di qualunque cosa sia reale. Non condivido questa politica né tantomeno la necessità di pagare per qualunque cosa a questo mondo: per me la pirateria non è sbagliata e anzi la pratico soprattutto con i libri. Stesso identico discorso per le piattaforme di streaming: non ho chiesto io di dovermi abbonare a trenta piattaforme diverse per vedere le ultime uscite (tra l'altro pure con le pubblicità in mezzo), ma guardando poca televisione/cinema la cosa mi tocca di meno.
Sostengo pienamente i siti che caricano file digitali di libri: non è normale che in libreria ti facciano pagare 20€ per un qualunque romanzo, fino a 50€ se si tratta di un testo più specialistico, e poi si senta dire in giro "la cultura è di e per tutti". A seconda di dove abiti la biblioteca potrebbe non esserci o essere molto poco fornita: detto ciò questi siti mi sembrano l'ultimo bastione esistente dell'idea originale di Internet (non Arpanet!), cioè un posto in cui condividere idee e contenuti senza lucrarci sopra.
 
Perché vi scaldate tanto...
Il bello dei dibattiti è anche questo.
C'è chi vuole argomentare in maniera seria, e poi c'è il Parenzo di turno: anche questo è stato un fattore incisivo.

Una conseguenza della digitalizzazione e dell'"internet delle cose" come politica economica e filosofia è di rendere un servizio tutto ciò che prima era una proprietà
Già, tutto ormai viene venduto come servizio, e - come te - lo odio.
Mi da fastidio l'idea di non possedere, e se sistematicamente non mi dai nemmeno la possibilità di farlo, allora la pirateria è un'arma più che legittima. Oltre al fatto che non si può chiedere ad una persona di fare 8-12 abbonamenti.

Sostengo pienamente i siti che caricano file digitali di libri: non è normale che in libreria ti facciano pagare 20€ per un qualunque romanzo, fino a 50€ se si tratta di un testo più specialistico, e poi si senta dire in giro "la cultura è di e per tutti". A seconda di dove abiti la biblioteca potrebbe non esserci o essere molto poco fornita
Non c'è un grosso surplus economico dietro, se ci pensi. L'autore prende un 5% nella migliore delle ipotesi (non scherzo) sul prezzo di vendita, e produrlo fisicamente non costerà più di tanto (6€ a copia). Togli tasse e il resto, su un 20€ di romanzo ne faranno 5€ netti, pure meno se l'autore è più importante (La Rowling ha il 15-20% di royalty se non erro).
Puntano sui numeri alla fine, non a caso fanno uscire un sacco di libri e romanzi insulsi ma dai grandi numeri, possibilmente pubblicizzati su TikTok da influencer vari.

Però certo che dovremmo avere biblioteche più fornite, la cultura deve poter essere per tutti. Per citarne uno, il manuale di Algoritmi che ho io è costato la bruttezza di 60€, ed è l'equivalente della bibbia per gli Ing. del Software. Nessuna biblioteca lo aveva, quella universitaria una sola copia.
Non è che tutti possano cacciare 60€ a cuor leggero, me ne rendo conto, e un manuale così importante - in una città che ha due università informatiche a maggior ragione - dovrebbe poter essere reperibile.
Fortunatamente sono reperibili pdf online, e da me sono anche i professori stessi a distribuirli.
 
il parenzo ebreo di turno sei proprio tu
si sta discutendo del nulla.. volete diritti volete garanzie e vi dico di più ne avete 0 e ne avrete 0

la vita non ti da garanzie.. ti metti con una rompe il frenulo ad uno in spiaggia con una sega un mese dopo!
chiude la banca dove hai i risparmi di una vita e lo pigli in culo. successo a molti

arriva una guerra ti distruggono tutto casa vita ecc. una pandemia sei costretto a farti il vaccino..

figurati per ste cose digitali.. vuoi garanzie su un prodotto che fisicamente non esiste.. è il discorso di base che è un non senso totale

nella vita non ci sono garanzie di alcun tipo, che siano rapporti, esperienze o beni materiali
 
il parenzo ebreo di turno sei proprio tu; si sta discutendo del nulla.. volete diritti volete garanzie e vi dico di più ne avete 0 e ne avrete 0 [...]
nella vita non ci sono garanzie di alcun tipo, che siano rapporti, esperienze o beni materiali
Fratello, sei la persona più insulsa con cui abbia mai dialogato. Parenzo almeno le cerca di argomentare le cazzate che dice, quindi ti supera pure.

Ma avrai ragione tu, quindi ora vai a fare lo schiavo in stage a 500€ (e ringrazia che sei pagato) nella bellissima Milano. Dopo un po' che vaghi nella stanzetta di un appartamento che condividi con 5 estranei arrivato ai 40 anni, domandati di chi è la colpa, poi guardati allo specchio: di tutti quelli come te. Ma sarà che vi piace proprio prenderla nel culo, altrimenti non si spiega come mai non vogliate diritti e se vi vengono tolti state pure in silenzio.
 
A me sembra che diciate la stessa cosa in maniera differente:
Ciccone non accetta il sistema ma oltre alla protesta per principio non può fare e quindi globalmente non cambierà un cazzo. Così come per altri fatti della realtà.

Anakin va direttamente alla fine del discorso dicendo che tanto non cambierà un cazzo; qualunque cosa tu come singolo voglia attuare. Con buona pace dei prìncipi.
 
A me sembra che diciate la stessa cosa in maniera differente.
No. I figli di troia ci sono sempre stati nella storia, dai signorotti che possedevano 3/4 del paesello ai signori della guerra.
La gente gli si è opposta ad una certa, ecco cosa ha messo fine al loro gioco. Ne sono arrivati altri di figli di buona donna, perché è un qualcosa di ciclico, ma allo stesso modo sono arrivati altri che si sono opposti.

Il mondo funziona così da sempre, è risaputo, ma non è accettabile dire "eh vabbè, che ci possiamo fare". Tutti gli imprenditori, da che paese e paese, vogliono pagare meno i dipendenti e fargli fare straordinari gratis. In UK se li tratti così non li vedi in ufficio il giorno dopo, in Italia siamo tutti zerbini. In Italia è normale urlare ai propri dipendenti e sottoposti, in UK ti arriva la letterina il giorno dopo. Vi sembra che Regno Unito e Italia siano in due universi distinti? No, è che agli Inglesi non piace farsela mettere nel culo, e se ne conoscete qualcuno sapete bene che mediamente sono gente orgogliosa.
Torniamo a Merdalia: conosco personalmente uno studio che non pagava i dipendenti da 2-3 mesi, e il datore di lavoro si è comprato la macchina nuova da 80K in quel periodo. Come ha fatto? Grazie a quei 6 coglioni che hanno continuato a lavorare senza retribuzione, che se da giorno 1 avessero tutti disertato col cazzo che portava anche solo il pane a casa, non la macchina.

Io in questi pochi anni sapete cosa ho capito? Che il problema dell'Italia sono gli italiani, e che il problema del mondo è chi pensa che niente possa cambiare. Le mie non sono solo belle parole, la storia da tanti esempi. Quindi anziché piagnucolare, uscite fuori i coglioni e pretendete ciò che vi spetta di diritto.
 
Il bello dei dibattiti è anche questo.
C'è chi vuole argomentare in maniera seria, e poi c'è il Parenzo di turno: anche questo è stato un fattore incisivo.


Già, tutto ormai viene venduto come servizio, e - come te - lo odio.
Mi da fastidio l'idea di non possedere, e se sistematicamente non mi dai nemmeno la possibilità di farlo, allora la pirateria è un'arma più che legittima. Oltre al fatto che non si può chiedere ad una persona di fare 8-12 abbonamenti.


Non c'è un grosso surplus economico dietro, se ci pensi. L'autore prende un 5% nella migliore delle ipotesi (non scherzo) sul prezzo di vendita, e produrlo fisicamente non costerà più di tanto (6€ a copia). Togli tasse e il resto, su un 20€ di romanzo ne faranno 5€ netti, pure meno se l'autore è più importante (La Rowling ha il 15-20% di royalty se non erro).
Puntano sui numeri alla fine, non a caso fanno uscire un sacco di libri e romanzi insulsi ma dai grandi numeri, possibilmente pubblicizzati su TikTok da influencer vari.

Però certo che dovremmo avere biblioteche più fornite, la cultura deve poter essere per tutti. Per citarne uno, il manuale di Algoritmi che ho io è costato la bruttezza di 60€, ed è l'equivalente della bibbia per gli Ing. del Software. Nessuna biblioteca lo aveva, quella universitaria una sola copia.
Non è che tutti possano cacciare 60€ a cuor leggero, me ne rendo conto, e un manuale così importante - in una città che ha due università informatiche a maggior ragione - dovrebbe poter essere reperibile.
Fortunatamente sono reperibili pdf online, e da me sono anche i professori stessi a distribuirli.
Hai ragione, tra l'altro negli ultimi anni il prezzo della carta è aumentato, ma la maggior parte degli ebook hanno prezzi esagerati. Tra l'altro molti libri in edizione economica non credo siano così costosi da produrre, perché spesso e volentieri si trovano a sconti notevoli - esattamente come gli ebook. Tra l'altro se non sbaglio (ma è una cosa poco chiara) legalmente non si possono né prestare né cedere ebook, cosa che non ho mai capito: se quando compro un libro posso darlo a chi voglio, perché non dovrei fare lo stesso con un ebook?

"A Biosemiotic Ontology" di Felice Cimatti costa la bellezza di 67€ in ebook. Ci rendiamo conto? Va bene che è un testo specialistico e che i romanzi in ebook normalmente costano sui 10€ (che comunque è troppo), ma questo prezzo come si giustifica?
 
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