Eutanasia per la depressione

io sono favorevole all'eutanasia nel caso di malattie terminali che non possono essere curate e nelle quali anche le cure palliative danno scarsi o nulli risultati. Però nei casi di depressione, anche se resistenti ai trattamenti, ho enormi riserve.
 
Con le nuove linee guida sul DSM-5 hanno semplificato molto la diagnosi della depressione, così saremmo tutti potenziali fruitori dell'eutanasia e francamente sarebbe un'esagerazione.
 
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Sì perché sull'eutanasia non ci lucra nessuno, vero?
Lucrare proprio no, però va bene ora a molte classi dirigenti, tranne quelle attaccate alla religiosità tradizionale, per i seguenti motivi.
  1. il sistema economico non ha più bisogno di masse di lavoratori e soldati, a causa dei progressi tecnologici; a seguito di questi, si stanno creando masse di individui inutili, per questo bisogna ammazzare la gente
  2. sulla terra stiamo diventando in "troppi", il che può causare ostacolo alle manie di controllo delle elites, quindi, di nuovo, controllo della popolazione
  3. gli Stati sono diventati aziende, società private, finanziate dai prestiti e che devono fare profitti a beneficio degli azionisti e degli amministratori chiamati "politici"; le persone infelici determinano perdite per lo Stato e conviene che si ammazzino per far quadrare i conti
Quindi la facilitazione dell' eutanasia, giusta o sbagliata, si inserisce in questo macro-contesto.
 
Lucrare proprio no, però va bene ora a molte classi dirigenti, tranne quelle attaccate alla religiosità tradizionale, per i seguenti motivi.
  1. il sistema economico non ha più bisogno di masse di lavoratori e soldati, a causa dei progressi tecnologici; a seguito di questi, si stanno creando masse di individui inutili, per questo bisogna ammazzare la gente
  2. sulla terra stiamo diventando in "troppi", il che può causare ostacolo alle manie di controllo delle elites, quindi, di nuovo, controllo della popolazione
  3. gli Stati sono diventati aziende, società private, finanziate dai prestiti e che devono fare profitti a beneficio degli azionisti e degli amministratori chiamati "politici"; le persone infelici determinano perdite per lo Stato e conviene che si ammazzino per far quadrare i conti
Quindi la facilitazione dell' eutanasia, giusta o sbagliata, si inserisce in questo macro-contesto.
Sono fondamentalmente d'accordo, ma perche' gli infelici determinerebbero perdite per lo stato ?
 
Sono fondamentalmente d'accordo, ma perche' gli infelici determinerebbero perdite per lo stato ?
Per questi motivi.
  1. un infelice è più soggetto ad ammalarsi di cancro, diabete, patologie cardiovascolari, neurologiche ecc. quindi fa aumentare le spese sanitarie e le pensioni di invalidità
  2. un infelice è più a rischio di commettere reati, di seguire condotte pericolose, di abusare di alcool, droghe ecc. quindi fa aumentare le spese per carcerazioni, comunità di recupero, centri psichiatrici, intercettazioni, risarcimenti che spesso il reo non potendo fare allora li deve fare lo Stato alle vittime
  3. un infelice è più possibile che finisca in mezzo alla strada quindi aumenta le spese di istituzioni caritatevoli e quelle assistenziali
  4. un infelice è meno propenso a studiare, lavorare, o per limiti o per protesta, quindi dà meno alla cosiddetta collettività ed una volta morti i familiari occorrono gli interventi statali, come è successo ad un mio cugino di secondo grado che non ha mai lavorato ne fatto cosa con una donna, finito in un centro per anziani dopo la morte del papà
 
Per questi motivi.
  1. un infelice è più soggetto ad ammalarsi di cancro, diabete, patologie cardiovascolari, neurologiche ecc. quindi fa aumentare le spese sanitarie e le pensioni di invalidità
  2. un infelice è più a rischio di commettere reati, di seguire condotte pericolose, di abusare di alcool, droghe ecc. quindi fa aumentare le spese per carcerazioni, comunità di recupero, centri psichiatrici, intercettazioni, risarcimenti che spesso il reo non potendo fare allora li deve fare lo Stato alle vittime
  3. un infelice è più possibile che finisca in mezzo alla strada quindi aumenta le spese di istituzioni caritatevoli e quelle assistenziali
  4. un infelice è meno propenso a studiare, lavorare, o per limiti o per protesta, quindi dà meno alla cosiddetta collettività ed una volta morti i familiari occorrono gli interventi statali, come è successo ad un mio cugino di secondo grado che non ha mai lavorato ne fatto cosa con una donna, finito in un centro per anziani dopo la morte del papà
Riguardo il punto 1 , ci sono prove accademiche o studi scientifici a riguardo ?
 
contro, non decidi di nascere e non decidi di morire
pensare di suicidarsi è una patologia psichiatrica come la depressione. quindi va curato il problema di fondo piuttosto
a meno di casi limite di gente paralizzata o con problemi gravissimi
 
contro, non decidi di nascere e non decidi di morire
pensare di suicidarsi è una patologia psichiatrica come la depressione. quindi va curato il problema di fondo piuttosto
a meno di casi limite di gente paralizzata o con problemi gravissimi
Concordo in toto, e aggiungo che a quanto pare è più facile accasciarsi e fare scuse di una depressione blabla, trovare alibi invece di darsi da fare e prendere in mano la propria vita per renderla migliore.
 
Con le nuove linee guida sul DSM-5 hanno semplificato molto la diagnosi della depressione, così saremmo tutti potenziali fruitori dell'eutanasia e francamente sarebbe un'esagerazione.
La depressione non è una malattia, non deve deciderlo un medico se ce l'hai. La depressione è non avere voglia di vivere
 
contro, non decidi di nascere e non decidi di morire
pensare di suicidarsi è una patologia psichiatrica come la depressione. quindi va curato il problema di fondo piuttosto
a meno di casi limite di gente paralizzata o con problemi gravissimi
La depressione non è una malattia.

Se ti rinchiudo in una stanza vuota tutto il giorno da solo perderai la voglia di vivere ma non sarai malato, sarai semplicemente triste per ciò che hai subito. Rimuovendoti da quella stanza non saresti più "malato".
 
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La depressione non è una malattia, non deve deciderlo un medico se ce l'hai. La depressione è non avere voglia di vivere
La depressione è una malattia, si può essere depressi e avere voglia di vivere e voler morire senza essere depressi.
Per quanto il mondo stia diventando distopico non verrà mai concesso il fine vita assistito a chi "non ha voglia di vivere", per quello esistono corde e sgabelli.
 
Il medico ha deciso che dobbiamo fare il vaccino per uscire di casa. Il medico deciderà se possiamo avere il suicidio assistito. Il medico deciderà anche cosa dobbiamo mangiare, vista la campagna contro la carne.
 
Casi rarissimi. Come gli obesi "per genetica", quando in realtà quasi tutti gli obesi sono solo persone assuefatte al cibo spazzatura
Lascia perdere l'obesità che è un argomento forse ancora più complesso. La risposta giusta l'hai data ad Anakin: non bisogna confondere la malattia depressiva con la tristezza, l'amarezza o lo sconforto.
La tristezza va e viene, dipende spesso dal contesto in cui ti trovi al momento. La depressione, invece, non sempre dipende da fattori esterni consapevoli, ti attanaglia la mente e ti lega sul pavimento.
 
Lascia perdere l'obesità che è un argomento forse ancora più complesso. La risposta giusta l'hai data ad Anakin: non bisogna confondere la malattia depressiva con la tristezza, l'amarezza o lo sconforto.
La tristezza va e viene, dipende spesso dal contesto in cui ti trovi al momento. La depressione, invece, non sempre dipende da fattori esterni consapevoli, ti attanaglia la mente e ti lega sul pavimento.
La depressione è quando hai provato così tanta tristezza che conosci solo quella. Nessuno prende improvvisamente la depressione, a differenza di infarti, tumori, eccetera. Quindi non è una malattia.
 
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contro, non decidi di nascere e non decidi di morire
pensare di suicidarsi è una patologia psichiatrica come la depressione. quindi va curato il problema di fondo piuttosto
a meno di casi limite di gente paralizzata o con problemi gravissimi
Proprio perché Non decidi di nascere la vita è tua se non la vuoi va rispettata la tua scelta proprio perché ti è stato imposto di vivere
 
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