Fabrizio Corona sul concetto di "privacy"

Bel discorsetto che a primo impatto ti fa dire "cazzo ha ragione" peccato che basta riflettere giusto qualche secondo in più su ciò che ha scritto per capire che fa acqua da tutte le parti, d'altronde lui sa esprimersi in maniera convincente anche per questo funziona
 
Ovvio discorso retorico che ha un senso per chi ha fatto dell'invasione della privacy altrui (ma pure della propria) una professione. Giustamente, dico io, perché come lui stesso disse -più o meno- "se scegli di fare il vip, quello/a famoso/a, non puoi lamentarti della mancanza di privacy"; è un atteggiamento ipocrita.

Ma è un discorso ridicolo oggi, il concetto di privacy. Non saprei quantificare, ma ormai le generazioni nate con internet nascono con un concetto di privacy molto differente dalle generazioni pre-internet.
Nonostante che moltissimi boomer & co. si siano rapidamente adeguati al "mettersi in vetrina".
Per i nostri nonni e bisnonni la mancanza di privacy significò FASCISMO.
Oggi significa solamente che al 99% ci sono perversioni sessuali da nascondere.
È tutto sesso, ancor di più nel 2025, dato che abbiamo delegato ad alte sfere tutto il resto delle nostre ipotetiche preoccupazioni. La prima è quella di pensare con la propria testa, che è diventata un frignare continuamente per fantomatiche ingiustizie.
Poi però si fa l'elogio delle nonne, donne tutte d'un pezzo d'un'epoca che fu e che ci si dimentica volutamente di aggiungere quanti schiaffi -giustamente, per me- darebbero alle nipoti e nipoti frignoni odierni. Dettaglio omesso poiché non porterebbe acqua alla narrazione odierna.

Già tutte le seghe mentali che vi vedo fare qui sopra, dal mettere in guardia dal mostrare foto sul forum fino al trovare metodi per far sì che una vostra foto non venga doxxata (così si dice?) dimostra quanti stanno cucinati col cervello. Ed il continuo uso di anglicismi ne è un'altra dimostrazione.
 
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Ovvio discorso retorico che ha un senso per chi ha fatto dell'invasione della privacy altrui (ma pure della propria) una professione. Giustamente, dico io, perché come lui stesso disse -più o meno- "se scegli di fare il vip, quello/a famoso/a, non puoi lamentarti della mancanza di privacy"; è un atteggiamento ipocrita.

Ma è un discorso ridicolo oggi, il concetto di privacy. Non saprei quantificare, ma ormai le generazioni nate con internet nascono con un concetto di privacy molto differente dalle generazioni pre-internet.
Nonostante che moltissimi boomer & co. si siano rapidamente adeguati al "mettersi in vetrina".
Per i nostri nonni e bisnonni la mancanza di privacy significò FASCISMO.
Oggi significa solamente che al 99% ci sono perversioni sessuali da nascondere.
È tutto sesso, ancor di più nel 2025, dato che abbiamo delegato ad alte sfere tutto il resto delle nostre ipotetiche preoccupazioni. La prima è quella di pensare con la propria testa, che è diventata un frignare continuamente per fantomatiche ingiustizie.
Poi però si fa l'elogio delle nonne, donne tutte d'un pezzo d'un'epoca che fu e che ci si dimentica volutamente di aggiungere quanti schiaffi -giustamente, per me- darebbero alle nipoti e nipoti frignoni odierni. Dettaglio omesso poiché non porterebbe acqua alla narrazione odierna.

Già tutte le seghe mentali che vi vedo fare qui sopra, dal mettere in guardia dal mostrare foto sul forum fino al trovare metodi per far sì che una vostra foto non venga doxxata (così si dice?) dimostra quanti stanno cucinati col cervello. Ed il continuo uso di anglicismi ne è un'altra dimostrazione.
Quindi secondo te la privacy di oggi si riduce al nascondere le perversioni sessuali? Che intendi di preciso, caro?
 
Se vuoi la privacy, basta non mettere foto online, e il problema è risolto..
Una volta le cose si facevano in riservatezza massima, per non far sapere a nessuno i nostri fatti, ora si mette tutto in piazza...
I tempi cambiano, gli imbecilli aumentano...
 
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