Non sono d'accordo. I videogiochi e i manga sono una conseguenza: non a caso gli appassionati di queste cose sono perlopiù ragazzi con una vita sociale nulla o quasi. La maggior parte di questi appassionati, sono persone che non sono mai stati presi in considerazione dalle np. Io per esempio sono un grandissimo appassionato sia di manga che di anime, ma se avessi la possibilità di uscire, di certo non anteporrei i manga e gli anime ad una relazione oppure ad una vita sociale decente in generale. È inutile che i giornalisti, gli "esperti" diano la colpa ai fumetti e ai videogiochi...questi per la maggior parte sono dei passatempi per gente che è stata relegata ai margini della società perché considerata non degna, principalmente dalle np.
Vedi, così si crea un circolo vizioso. Le delusioni, le sconfitte, nei campi della vita sociale e con le ragazze inducono molti ragazzi ad isolarsi e a dedicarsi a videogiochi, manga, cartoni animati. Come la cosa si prolunga, non fanno più niente per fare vita sociale, farsi avanti con le ragazze, quindi i problemi persistono e non vengono risolti, ci si "attrofizza", si perdono potenziali occasioni. Oltre a non fare più nulla per affrontare i problemi individuali, non si impegnano a lottare collettivamente. Qui tocchiamo un punto importante, che spiega perché le classi dominanti hanno spinto la gente a vivere davanti agli schermi di televisori, computer ed infine telefonini.
Quando non c'erano tutte queste diavolerie, la gente scendeva nelle strade, nelle piazze, lottava per migliorare le cose, scioperava, manifestava. Cose che stiamo subendo oggi, gravi, fino a 50 anni fa avrebbero causato mobilitazioni di massa incavolate, avremmo visto le folle fare il diavolo a 4, mentre oggi che abbiamo i social, i telefonini facciamo tanto i "leoni da tastiera" ma non facciamo un cavolo, ci sfoghiamo su facebook, al limite con qualche chiacchiera al supermercato ma non scendiamo nelle strade neppure il sabato sera a protestare. Quando a Cagliari si manifestava contro il green pass e gli obblighi vaccinali, dopo pochi mesi eravamo solo in 300 il sabato sera, ti sto parlando del sabato sera! Quasi tutti sopra i 50, la maggior parte oltre i 60 anni, alcuni giovani, per lo più maschi. Quando non c'erano televisione, Internet, invece ti vedevi mega manifestazioni, proteste anche violente, scioperi di massa.
Un altro pericolo del rinchiudersi in manga e computer è quello di perdere il contatto con la realtà, ci si fissa su modelli irreali o rari comunque, per cui si perde interesse per le persone reali, come appunto le ragazze reali, che raramente raggiungeranno gli archetipi dei cartoni animati (poi dipenderà anche dalla serie animata, chiaro), ma non è che sono tutte uguali. Così si resta vittime del meccanismo che denuncio riguardo le serie televisive, i film, destinati prevalentemente ad un pubblico femminile: le ragazze perdono il contatto con la realtà e si fissano con archetipi irreali o rarissimi per cui non riescono a provare interesse per un ragazzo ordinario.
So che manga, videogiochi, cartoni animati sono degli interessi, delle passioni, quindi coltivale, ma non stare troppo in cameretta davanti a schermi, esci in campagna qualche ora per esempio, ti fa bene.
Non voglio fare la maestrina ne l' uomo tutto d'un pezzo, cosa che non sono, anzi non sto vivendo un periodo positivo come mi è successo altre volte nella vita, però cerco di analizzare le cose. Quindi domandati perché i poteri forti hanno promosso questa vita davanti agli schermi.