Off Topic frankenstein come metafora rappresentativa degli esclusi dalla società e dal mondo civile

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underdog

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frankenstein come metafora rappresentativa degli esclusi dalla società e dal mondo civile
salve recentemente ho sentito in tv che è stato realizzato un nuovo frankstei gotico. che dovrebbe essere l'archetipo di noi esclusi ed emarginati dalla società voi cosa ne dite?

io preferisco questa versione
l'opulenza fa venire l'arroganza meditate gente meditate..gentilmente lasciate un commento di fondo una conclusione grazie x la cortese attenzione
 
iu
Ma certo, chi meglio di lui potrebbe rappresentare i reietti e gli esclusi della società?
 
Sicuramente è un racconto molto più profondo di quanto al cinema sia stato spesso rappresentato. Mi fa piacere che Del Toro abbia recuperato le fattezze della Creatura più fedele alla versione di M. Shelley.
La maschera di Karloff è pura mitologia cinematografica assurta a folklore ad uso e consumo dello spettatore medio.

La creatura è un essere come noi: non ha chiesto di essere creato, si sente solo e chiede una donna che gli viene negata dal suo creatore Frankenstein; viene disprezzato dagli uomini e quindi l'unica moneta per ripagare tutto questo malessere non richiesto è l'odio.
Nell'accezione comune è un incel basatissimo che purtroppo, come dite voi, va in rage...
 
Nel libro se non sbaglio cerca di farlo bello scegliendo cadaveri di persone attraenti (si vede che è stato scritto da una donna, lol)
Non ricordo questo fatto. Ricordo però che il libro non parla affatto di emarginazione ma dell'inquietudine dei contemporanei per le moderne scoperte scientifiche e dell'orrore della solitudine: infatti l'unica cosa che il Mostro vuole è una compagna, cosa che Viktor si rifiuta testardamente di creare. Se si vuole, è lo stesso tema affrontato in Number 5 di Taiyou Matsumoto in chiave molto più fantastica e mistica.
 
Nel libro se non sbaglio cerca di farlo bello scegliendo cadaveri di persone attraenti (si vede che è stato scritto da una donna, lol)
Esatto, il protagonista rimane scioccato dalla deformità della sua creazione e quando il mostro scappò fu dissuaso dal seguirlo proprio perché "disgustoso alla vista".
Va detto che la Shelley aveva 19 anni quando lo scrisse, le scrittrici moderne scrivono romanzetti bagnati a 50.
 
il mostro sarebbe una similitudine un messaggio subbliminare per farci riflettere sulla condizione umana e sulla emarginazione e non accettazione del proprio se e l'affermazione della nostra persona nella nostra società moderna competitiva e comparativa con i paragoni dei vincenti ovvero non sei competitivo sei fuori dalla scala sociale dalla scalata al successo sbaglio??come metafora e paragone sbaglio'?
 
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