Mr.Boogeyman
Well-known member
PARTE 1:
Visto e considerato che molti giovanotti del forum sono troppo impegnati a looksmaxxare tra una sega e l'altra nella speranza che la loro oneITIS finalmente gli lasci annusare un pelo di fica, perchè nel frattempo non acculturarsi un minimo su quelle che sono state e sono le colonne portanti dell'incelsphere stessa ? (intanto che il torrent da 1TB di pornazzi finisce il download, ovviamente).
Tempo fa in un thread, dopo l'ennesimo uso improprio di “eugenetica” correlata all'ipergamia, mi ero ripromesso di farci sopra un rant apposito...quindi buon “divertimento”.
La tesi fondamentale della diarrea verbale che seguirà è che, malgrado l'ipergamia sia CONNATURATA nella femmina della specie tanto quanto il non saper guidare, essa NON è NECESSARIAMENTE correlabile all'ottenimento di risulati “eugenici”, soprattutto nel lungo periodo.
Uno dei fraintendimenti più grandi nella manosphere moderna è quello relativo al EEEH CERTO STACY E BECKY VOGLIONO LO STAZZONE ALTO DUE METRI, COL CAZZO LUNGO TRE, HUNTER EYES POSITIVE CANTHAL TILT perchè tutto ciò rappresenterebbe “I GENI MIGLIORI”...la questione è un tantino più complicata (soprattutto per le povere NP che già faticano a non pisciarsi addosso metre si masturbano).
Per capire un po' meglio il tutto, partiamo dalle basi:
SELEZIONE NATURALE VS SELEZIONE SESSUALE:
Il buon Darwin, ormai quasi due secoli fa, si rese ben presto conto che alcune dinamiche relative all'accoppiamento degli animali che aveva studiato per quel che sarebbe poi divenuto “L'Origine delle Specie” non potevano essere facilmente spiegate ricorrendo al solo utilizzo della teoria da lui stesso formulata.
La SELEZIONE NATURALE afferma infatti che nel lungo periodo una popolazione evolve e si riproduce secondo quel principio meglio noto alle masse come “il più forte sopravvive”.
La traduzione italiana è però ingannevole, nella versione originale non si parla infatti di forza, bensì di “fitness”, traducibile con “l'essere più ADATTO”.
Passare i geni alle generazioni successive non è quindi necessariamente appannaggio del più STAZZONE (cit.-Darwin), bensì di coloro i quali dimostrano di sapersi adattare al meglio all'ambiente circostante evolvendo caratteristiche tali da poter sopravvivere allo stesso.
Partendo da questo assunto, era sensato aspettarsi che di conseguenza le femmine di ciascuna specie, essendo quasi sempre loro a svolgere il ruolo di SELETTRICI SESSUALI (lo “stupro”, inteso come lo intendiamo oggi, nel regno animale esiste ma è molto meno frequente di quanto possiate pensare), avessero un'inclinazione tale da preferire nei propri partner proprio queste caratteristiche “adattive” che segnalano la FITNESS di cui parlavamo prima.
Il povero Charles però iniziò a notare come in molti casi le femmine di alcune specie (tipicamente uccelli ma anche rettili quali iguana ad esempio, more on that later) sembrassero particolarmente interessate a dei tratti che poco o nulla avevano a che fare con una qualsivoglia forma di fitness relativa all'ambiente circostante (piumaggi troppo lunghi, particolari sfumature di colore etc.).
In pratica le NP animali dimostrarono come parallelamente alla selezione naturale dovesse esistere una corrente, diramazione della stessa, chiamata SELEZIONE SESSUALE, i cui principi atti a selezionare il partner possono o meno essere in accordo con la prima (ma non è assolutamente detto).
Essa tipicamente si divide in “intrasexual selection” , in cui gli stazzoni si ammazzano di botte e il vincitore si tromba l'aNPimala di turno, e quella che più interessa a noi ovvero la “intersexual selection”: qui le aNPimale si riuniscono a prendere un tè e decretano, QUALUNQUE SIA LA RAGIONE , per quanto infondata, che certe caratteristiche sono preferibili per i potenziali partner e i maschietti saranno costretti a “competere” tra loro per essere SCELTI (niente più risse tra STAZZONI, si sta tutti ad attendere il parere favorevole delle NP).
Notate bene il “qualunque sia la ragione” in maiuscolo: qui la preferenza sessuale può essere competamente disaccoppiata da ciò che verrebbe favorito “naturalmente”.
Magari inizialmente la caratteristica X era un finto proxy di salute fisica, magari era semplicemente più appariscente per una specie che si affida fortemente al senso della vista o magari semplicemente alle aNPimale di turno quel giorno prudeva la vagina.
Qualsiasi cosa sia accaduta, arriviamo al nocciolo della questione:
se le cose stanno così, allora è ragionevole pensare che certe caratteristiche SESSUALMENTE SELEZIONATE (quelle che fanno prudere le vagine) possano lavorare in maniera antagonistica rispetto a quelle che verrebbero NATURALMENTE SELEZIONATE (quelle adattive).
Visto e considerato che molti giovanotti del forum sono troppo impegnati a looksmaxxare tra una sega e l'altra nella speranza che la loro oneITIS finalmente gli lasci annusare un pelo di fica, perchè nel frattempo non acculturarsi un minimo su quelle che sono state e sono le colonne portanti dell'incelsphere stessa ? (intanto che il torrent da 1TB di pornazzi finisce il download, ovviamente).
Tempo fa in un thread, dopo l'ennesimo uso improprio di “eugenetica” correlata all'ipergamia, mi ero ripromesso di farci sopra un rant apposito...quindi buon “divertimento”.
La tesi fondamentale della diarrea verbale che seguirà è che, malgrado l'ipergamia sia CONNATURATA nella femmina della specie tanto quanto il non saper guidare, essa NON è NECESSARIAMENTE correlabile all'ottenimento di risulati “eugenici”, soprattutto nel lungo periodo.
Uno dei fraintendimenti più grandi nella manosphere moderna è quello relativo al EEEH CERTO STACY E BECKY VOGLIONO LO STAZZONE ALTO DUE METRI, COL CAZZO LUNGO TRE, HUNTER EYES POSITIVE CANTHAL TILT perchè tutto ciò rappresenterebbe “I GENI MIGLIORI”...la questione è un tantino più complicata (soprattutto per le povere NP che già faticano a non pisciarsi addosso metre si masturbano).
Per capire un po' meglio il tutto, partiamo dalle basi:
SELEZIONE NATURALE VS SELEZIONE SESSUALE:
Il buon Darwin, ormai quasi due secoli fa, si rese ben presto conto che alcune dinamiche relative all'accoppiamento degli animali che aveva studiato per quel che sarebbe poi divenuto “L'Origine delle Specie” non potevano essere facilmente spiegate ricorrendo al solo utilizzo della teoria da lui stesso formulata.
La SELEZIONE NATURALE afferma infatti che nel lungo periodo una popolazione evolve e si riproduce secondo quel principio meglio noto alle masse come “il più forte sopravvive”.
La traduzione italiana è però ingannevole, nella versione originale non si parla infatti di forza, bensì di “fitness”, traducibile con “l'essere più ADATTO”.
Passare i geni alle generazioni successive non è quindi necessariamente appannaggio del più STAZZONE (cit.-Darwin), bensì di coloro i quali dimostrano di sapersi adattare al meglio all'ambiente circostante evolvendo caratteristiche tali da poter sopravvivere allo stesso.
Partendo da questo assunto, era sensato aspettarsi che di conseguenza le femmine di ciascuna specie, essendo quasi sempre loro a svolgere il ruolo di SELETTRICI SESSUALI (lo “stupro”, inteso come lo intendiamo oggi, nel regno animale esiste ma è molto meno frequente di quanto possiate pensare), avessero un'inclinazione tale da preferire nei propri partner proprio queste caratteristiche “adattive” che segnalano la FITNESS di cui parlavamo prima.
Il povero Charles però iniziò a notare come in molti casi le femmine di alcune specie (tipicamente uccelli ma anche rettili quali iguana ad esempio, more on that later) sembrassero particolarmente interessate a dei tratti che poco o nulla avevano a che fare con una qualsivoglia forma di fitness relativa all'ambiente circostante (piumaggi troppo lunghi, particolari sfumature di colore etc.).
In pratica le NP animali dimostrarono come parallelamente alla selezione naturale dovesse esistere una corrente, diramazione della stessa, chiamata SELEZIONE SESSUALE, i cui principi atti a selezionare il partner possono o meno essere in accordo con la prima (ma non è assolutamente detto).
Essa tipicamente si divide in “intrasexual selection” , in cui gli stazzoni si ammazzano di botte e il vincitore si tromba l'aNPimala di turno, e quella che più interessa a noi ovvero la “intersexual selection”: qui le aNPimale si riuniscono a prendere un tè e decretano, QUALUNQUE SIA LA RAGIONE , per quanto infondata, che certe caratteristiche sono preferibili per i potenziali partner e i maschietti saranno costretti a “competere” tra loro per essere SCELTI (niente più risse tra STAZZONI, si sta tutti ad attendere il parere favorevole delle NP).
Notate bene il “qualunque sia la ragione” in maiuscolo: qui la preferenza sessuale può essere competamente disaccoppiata da ciò che verrebbe favorito “naturalmente”.
Magari inizialmente la caratteristica X era un finto proxy di salute fisica, magari era semplicemente più appariscente per una specie che si affida fortemente al senso della vista o magari semplicemente alle aNPimale di turno quel giorno prudeva la vagina.
Qualsiasi cosa sia accaduta, arriviamo al nocciolo della questione:
se le cose stanno così, allora è ragionevole pensare che certe caratteristiche SESSUALMENTE SELEZIONATE (quelle che fanno prudere le vagine) possano lavorare in maniera antagonistica rispetto a quelle che verrebbero NATURALMENTE SELEZIONATE (quelle adattive).