Anzitutto invito a contenersi un pochino nei toni, e finora siete stati disciplinati.
Ora scrivo la mia.
Vediamo attorno a questa data, pompose celebrazioni nei media ufficiali, minuti di silenzio, gite scolastiche a vedere film, film sull' olocausto per giorni, poi cerimonie istituzionali da parte dei politici, nella maggioranza delle nazioni della Terra. Scrivo che non mi comuovo e che la percepisco un pò come la giornata dell' ipocrisia.
- i popoli ad aver sofferto sono stati parecchi, al punto in molti casi da non aver avuto più voce in capitolo. Non vediamo celebrazioni mediatiche riguardo i nativi nordamericani, gli indios dell' America Latina, gli Armeni riguardo il genocidio subito nel secolo scorso per opera della Turchia, i contadini soprattutto Ucraini sterminati durante gli anni 20-30 nell' Unione Sovietica, gli Aborigeni Australiani, gli Italiani del meridione sterminati, torturati, violentati durante i primi anni dell' unificazione dell' Italia da parte dei Piemontesi, le donne sterminate e torturate durante i secoli della caccia alle streghe sia nelle terre cattoliche che in quelle protestanti. Ultimamente si è dato spazio, temo per ragioni puramente politiche, alla tragedia degli schiavi africani deportati nelle Americhe. Sarebbe più corretto e sensato che il 27 gennaio ricordasse le vittime di tutti i genocidi, non solo di un popolo in particolare.
- La versione dell' olocausto ebraico è piena di inesatezze, esagerazioni, omissioni. Viene spiegata ed imposta in maniera dogmatica, unilateralista, mettendo a tacere ogni dibattito, ogni ricerca alternativa, indipendente, al punto che in parecchi paesi, come Canada, Russia, Ungheria, Australia, Francia, Austria, esporre opinioni e ricerche contrarie alla versione ufficiale comporta pene severissime, molti anni di prigione.
- Viene imposto ai tutti i popoli di celebrare per giorni, con ceromoniali complessi e costosi, minuti di silenzio, sanzioni a chi dissente un pò, ciò che accadete ad un popolo in particolare, più di quanto si celebrino le tragedie accadute ai rispettivi popoli. Questo perché gli ebrei si trovano nelle posizioni di commando dell' economia, della finanza, della produzione cinematografica, dell' informatica, del giornalismo ecc. presenti in maniera sproporzionata, anche molto, rispetto alla percentuale che rappresentano in termini di popolazione. Sono il popolo che dall' avvento della modernità per come la conosciamo, hanno avuto più successo nelle professioni liberali, nella scienza, nell' imprenditoria, perché si dedicavano a questi campi nel medioevo quando gli altri popoli non vi si dedicavano al punto da disprezzare queste attività. I nativi americani, tra i tanti che possiamo citare, hanno questo potere? No, il che vuol dire nessuna influenza neanche in campo mediatico e culturale. Spiegato tutto.