Gli anni migliori per un Incel: l'infanzia

Penso che per un Incel gli unici anni veramente belli siano quelli dell'infanzia. Infatti io ho un'enorme nostalgia di quegli anni, dove ero allegro, spensierato, e soprattutto con una fiducia enorme verso il futuro...
Se si è molto sensibili e romantici,
sfiderei che quelli sono anni veramente indimenticabili! 😊
 
anche dagli 80 in poi, con la badante figa che ti pulisce il buco del culo e ti stimola il perineo, o mentre ti palpa i coglioni gonfi per lavarteli e tu stai tutto infoiato che a momenti ti esplode il cervello per un ictus, ti immagini che spettacolo?
Lolllll ahahauahhahahahahah
 
Penso che per un Incel gli unici anni veramente belli siano quelli dell'infanzia. Infatti io ho un'enorme nostalgia di quegli anni, dove ero allegro, spensierato, e soprattutto con una fiducia enorme verso il futuro...
D'accordissimo, Dark Soul. Anche per me sono stati gli anni più belli di sempre e ricordo ancora tutto alla perfezione.

La mattina mi alzavo con 1 ora di anticipo per vedere i Puffi e Sabrina vita da strega, facevo colazione con le pizzette surgelate della Cameo, andavo a scuola e non vedevo l'ora che arrivasse l'intervallo lungo per giocare insieme ai miei amici nel giardino scolastico.

Alle 16 tornavo a casa, guardavo i cartoni animati, facevo i compiti e quando non facevo il tempo prolungato uscivo con i miei amici a giocare o a pallone oppure a nascondino.

Ero spensierato e non vedevo l'ora che arrivasse un nuovo giorno per iniziare nuovamente questa routine.

Sono veramente tanto nostalgico di quei tempi.
 
D'accordissimo, Dark Soul. Anche per me sono stati gli anni più belli di sempre e ricordo ancora tutto alla perfezione.

La mattina mi alzavo con 1 ora di anticipo per vedere i Puffi e Sabrina vita da strega, facevo colazione con le pizzette surgelate della Cameo, andavo a scuola e non vedevo l'ora che arrivasse l'intervallo lungo per giocare insieme ai miei amici nel giardino scolastico.

Alle 16 tornavo a casa, guardavo i cartoni animati, facevo i compiti e quando non facevo il tempo prolungato uscivo con i miei amici a giocare o a pallone oppure a nascondino.

Ero spensierato e non vedevo l'ora che arrivasse un nuovo giorno per iniziare nuovamente questa routine.

Sono veramente tanto nostalgico di quei tempi.
Commento da incorniciare. Quanta nostalgia anche io di quei tempi oramai andati...
 
L’infanzia, se ben vissuta, è il periodo più magico della vita semplicemente perché si assorbono delle specifiche frequenze d’onda di emozioni che dopo non ritorneranno più.

Se ben vissuta, non significa che anch’essa non conservi qualche momento di sconforto, rabbia, invidia e sofferenza… semplicemente la magia di quell’età rende il tutto molto dolce.

Ci sono lunghezze d’onde emotive che continueremo ad assorbire sempre: (es: bere quando si ha sete, mangiare patatine fritte, ), viceversa quelle specifiche dell’infanzia non ritorneranno più! Assorbiremo altri spettri d’onda, ben diversi!
 
Secondo me un'infanzia troppo allegra e spensierata è un'arma a doppio taglio, non ti prepara per nulla alle crudezze che vivrai per tutto il resto della vita adulta.
Mah la penso diversamente:

se anch’essa fosse difficile e sofferente, allora la vita non sarebbe più un dono ma un’ingiustizia.

È bello conservare nel cassetto della memoria piacevoli ricordi in cui siamo stati molto felici.

Il detto che le sofferenze fortifichino è veritiero solo in parte, iniziare a soffrire fin dall’infanzia porterebbe le persone ad avere immeritati traumi durante la crescita.

Che poi bisogna immunizzarsi gradualmente, questo è un altro discorso… sempre meglio lasciare l’infanzia in una bolla gioiosa.
 
Secondo me un'infanzia troppo allegra e spensierata è un'arma a doppio taglio, non ti prepara per nulla alle crudezze che vivrai per tutto il resto della vita adulta.
Io durante la mia infanzia ho vissuto anche la morte di mio papà che a 39 anni è deceduto per un arresto cardiocircolatorio: non ho vissuto soltanto dei bei momenti ma quegli anni per me rimarranno per sempre i più belli di tutti.

Ricordo ancora come se fosse ieri quando alla materna una bambina per convincermi a giocare con lei mi prese per mano e mi disse "vieni con me a fare i castelli di sabbia?" (nella mia materna avevamo una zona esterna per giocare con la sabbia come se fossimo al mare).
 
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Boh a me i ricordi felici mi fanno nostalgia, tristezza e dolore. Solo alla fine arriva quel pizzico di tenerezza per il ricordo in sé, che alla fine resta un ricordo e quindi del tutto inutile nel presente, non puoi tornare indietro.
 
Boh a me i ricordi felici mi fanno nostalgia, tristezza e dolore. Solo alla fine arriva quel pizzico di tenerezza per il ricordo in sé, che alla fine resta un ricordo e quindi del tutto inutile nel presente, non puoi tornare indietro.
Esattamente Ingegnere Agato, spesso anche io quando ripenso al passato provo tanto dolore perchè vorrei ritornare a quei tempi.
 
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