Gli effetti dell'università sulla psiche umana

Se uno non può rifugiarsi nell'umida caverna che la natura per puro caso ti concede, tanto vale studiare ingegneria e progettarsi la propria abitazione. Ci sarà meno calore ed umidità ma quantomeno avrai un tetto dove dormire tranquillamente.
Comunque, non è l'effetto Waterloo, si chiama semplicemente invecchiamento, AGA giovanile (geni difettosi) e posa scazzata davanti una macchina fotografica
 
Se uno non può rifugiarsi nell'umida caverna che la natura per puro caso ti concede, tanto vale studiare ingegneria e progettarsi la propria abitazione. Ci sarà meno calore ed umidità ma quantomeno avrai un tetto dove dormire tranquillamente.
Comunque, non è l'effetto Waterloo, si chiama semplicemente invecchiamento, AGA giovanile (geni difettosi) e posa scazzata davanti una macchina fotografica
Io studio una materia stem e sembra che il tempo vada più veloce... alcuni, tra capelli persi e crudezze passate, alla fine del percorso sembrano 20 anni più vecchi. Alla fine avremo un tetto dove dormire ma mi chiedo se non fosse stato meglio imparare un lavoro manuale (elettricista, idraulico... lavori ben pagati) al posto di vivere questo inferno
 
Io studio una materia stem e sembra che il tempo vada più veloce... alcuni, tra capelli persi e crudezze passate, alla fine del percorso sembrano 20 anni più vecchi. Alla fine avremo un tetto dove dormire ma mi chiedo se non fosse stato meglio imparare un lavoro manuale (elettricista, idraulico... lavori ben pagati) al posto di vivere questo inferno
È una merda per tutti alla fine. Chi nasce lowiq ne sente meno gli effetti ma lo prende in culo lo stesso, chi è più consapevole cerca di arrabattarsi come può evitando di peggiorare la propria condizione. Quel tipo di lavori che hai citato sono perfetti per un paese come l'Italia dove tutto cade a pezzi e c'è bisogno di manutenzione continua per sostenere la vecchia impalcatura ma sono lavori che logorano il fisico alla lunga, se non hai una buona base di resistenza e muscolatura passi un peggiore inferno rispetto a star seduto su una scrivania. È l'ambiente che fa schifo ed è incancrenito, tenuto in piedi da illuminati, per alcuni, illusi, per altri. Scappa dopo la laurea se ne hai la possibilità.
 
Io studio una materia stem e sembra che il tempo vada più veloce... alcuni, tra capelli persi e crudezze passate, alla fine del percorso sembrano 20 anni più vecchi. Alla fine avremo un tetto dove dormire ma mi chiedo se non fosse stato meglio imparare un lavoro manuale (elettricista, idraulico... lavori ben pagati) al posto di vivere questo inferno
Riusci a studiare? Da come ti eri descritto nella sezione "Salute Mentale" la concentrazione pare impossibile.
E' difficile capire cosa sia meglio, anche perché è molto soggettiva la cosa.
Io, in teoria ho un titolo per fare lavori tecnico-intellettuali, ma lo ho conseguito alla cazzo di cane perché svogliato, deconcentrato e non me ne fregava un cazzo. Così ho cercato sempre lavori che non richiedano molta concentrazione, ad esempio ieri vedevo se c'erano selezioni pubbliche per addetti alla manutenzione del verde, o custodi, che non fossero cantieri comunali (perché è obbligatorio risiedere nel comune dove le posizioni sono richieste). Mi piace stare all' aria aperta e con certa gente, tipo manager, informatici ecc. sono proprio negato a stare. Ma non per tutti può essere così.
 
Cosa succede a studiare ingegneria:
Tutto questo per poi fare lo schiavo in un'azienda del cazzo prendendo uno stipendio leggermente sopra la media nazionale. Intanto il marocco con i capelli a broccolo e con la terza media è circondato dalle tipe. Crudo
stronzate, è il normale processo di crescita che si sviluppa dai 18 ai 24 anni... io nn ho fatto l'università e se mi vedevate a 18 anni ero un bimbominchia in foto a 24 forgiato dalla boxe, dalle situaizoni di vita, dalle prime spese importanti bollette, prima auto nuova comprata da solo ecc...

Ripeto stronzate.

I miei amici laureti a 28 anni erano meno della metà della mia maturità interiore, sapevo fare tutto, gestire viaggi, donne, e costruire case, sapevo le leggi, loro sembravano adolescenti alle prime armi.
 
Riusci a studiare? Da come ti eri descritto nella sezione "Salute Mentale" la concentrazione pare impossibile.
E' difficile capire cosa sia meglio, anche perché è molto soggettiva la cosa.
Io, in teoria ho un titolo per fare lavori tecnico-intellettuali, ma lo ho conseguito alla cazzo di cane perché svogliato, deconcentrato e non me ne fregava un cazzo. Così ho cercato sempre lavori che non richiedano molta concentrazione, ad esempio ieri vedevo se c'erano selezioni pubbliche per addetti alla manutenzione del verde, o custodi, che non fossero cantieri comunali (perché è obbligatorio risiedere nel comune dove le posizioni sono richieste). Mi piace stare all' aria aperta e con certa gente, tipo manager, informatici ecc. sono proprio negato a stare. Ma non per tutti può essere così.
Bello, anche a me sarebbe piaciuto lavorare nei boschi come guardia forestale oppure lavorare in qualche rifugio animale, ma ormai ho iniziato l'università e se la mollassi adesso avrei solamente perso tempo. Riesco a studiare, è l'unica cosa che faccio nella mia vita e mi riempie la quasi totalità delle giornate. Gli esiti (scadenti) degli esami però non rispecchiano tutto il tempo e l'impegno che metto nello studio. Paradossalmente, se non fossi depresso penso che i miei risultati sarebbero persino peggiori in quanto non avrei lo stimolo di finire l'università al più presto e piuttosto me la godrei andando a serate e festini
 
Qui c'è genetica fallimentare, cortisolo alto costante per un obiettivo che otterrebbero comunque anche senza demolirsi la psiche, scarsissima cura dì sé, sedentarietà e dieta a base di merendine protratta per 5 anni, "muh ingegneria"
 
stronzate, è il normale processo di crescita che si sviluppa dai 18 ai 24 anni... io nn ho fatto l'università e se mi vedevate a 18 anni ero un bimbominchia in foto a 24 forgiato dalla boxe, dalle situaizoni di vita, dalle prime spese importanti bollette, prima auto nuova comprata da solo ecc...

Ripeto stronzate.

I miei amici laureti a 28 anni erano meno della metà della mia maturità interiore, sapevo fare tutto, gestire viaggi, donne, e costruire case, sapevo le leggi, loro sembravano adolescenti alle prime armi.
Infatti non è un processo di crescita come lo descrivono, è un processo in cui ti fai 5 anni (o più) infernali vivendo le peggiori crudezze. Per questo sono tutti così accasciati
 
Certo che uno deve essere veramente un coglione per studiare ingegneria, soprattutto in itaglia nel 2025.Almeno 5/7 anni piegato sui libri a vegetare su una scrivania, circondato solo da cazzi, con le ragadi al culo, la miopia galoppante, retrazioni muscolari e la grande mietitrice che ti ruba tutti i capelli. Dopo questo calvario ti aspetta forse un posticino del cazzo a 1600€ chissà dove e chissà come.
 
Io studio una materia stem e sembra che il tempo vada più veloce... alcuni, tra capelli persi e crudezze passate, alla fine del percorso sembrano 20 anni più vecchi. Alla fine avremo un tetto dove dormire ma mi chiedo se non fosse stato meglio imparare un lavoro manuale (elettricista, idraulico... lavori ben pagati) al posto di vivere questo inferno
È l'università in se che fa cagare, i professori universitari sono in gran parte persone con problemi mentali che abusano degli studenti, molte volte bocciandoli agli esami per dettagli irrilevanti, facendo perdere loro anni inutilmente. Mettici che ingegneria è una delle facoltà più difficili e il cocktail letale è servito. Guarda il video qua sotto per capire a cosa mi riferisco:

 
È l'università in se che fa cagare, i professori universitari sono in gran parte persone con problemi mentali che abusano degli studenti, molte volte bocciandoli agli esami per dettagli irrilevanti, facendo perdere loro anni inutilmente. Mettici che ingegneria è una delle facoltà più difficili e il cocktail letale è servito. Guarda il video qua sotto per capire a cosa mi riferisco:

Vero, professori frustrati ed esami inutilmente difficili. In questo paese per ogni cosa bisogna soffrire, ogni cosa viene resa artificialmente complicata, dall'università, al lavoro e a tutto il resto. All'estero la laurea te la regalano e persino le università più prestigiose americane sono più facili di quelle italiane. Avevo trovato su internet gli esami di matematica che fanno ad Harvard e in confronto ai nostri sembrano verifiche del liceo.
 
È l'università in se che fa cagare, i professori universitari sono in gran parte persone con problemi mentali che abusano degli studenti, molte volte bocciandoli agli esami per dettagli irrilevanti, facendo perdere loro anni inutilmente. Mettici che ingegneria è una delle facoltà più difficili e il cocktail letale è servito. Guarda il video qua sotto per capire a cosa mi riferisco:

Confermo. C'è un circolo velenoso che si autoalimenta da sé, invidie inespresse e lotta per i fondi sempre più scarsi, per ripicca le merde che comandano si sfogano da bravi frustrati sulla popolazione studentesca che non ha più nemmeno la volontà di protestare giacchè le uniche rivendicazioni che le associazioni studentesche colluse propugnano hanno a che vedere con la distribuzione gratuita di assorbenti e di preservativi alle studentesse per il loro accoppiamento occasionale con chad e la solita retorica della lotta al patriarcato istituzionale (roba vera) . Si è sotto lo stivale della solita conventicola di cuck frustrati ed ignoranti collusi e della cricca femminista che ha evirato le coscienze e le palle di tanti giovani. L'unica àncora individuale risiede nell'amore per lo studio e nella valorizzazione continua delle proprie capacità, considerate questo periodo una sorta di frequentazione dello schifo che vi dia l'input di coscienza per capire la situazione in cui versa questa istituzione, prendere baracca e burattini ed andarsene all'estero, ormai anche paesi come la Polonia e la Turchia ci moggano pesantemente. Dovranno rimanere in quattro bacucchi e quattro assistenti nelle aule universitarie a farsi i pompini a vicenda tra di loro come naturale conseguenza della loro incapacità e frustrazione esistenziale.
 
Confermo, è l'impressione che ho sempre avuto quando da ragazza andavo nella sede di Ingegneria di San Pietro in Vincoli, qui a Roma, per prenotare agli appelli il mio fidanzato. Al primo piano si incontravano visibilmente matricole, ancora fresche e con un'aura di normalità. Ai piani superiori pian piano quelli degli altri anni, devastati anche nell'animo (lo si capiva a vista). Per non parlare degli insegnanti... Ingegneria è una facoltà che ti segna a vita, se riesci a finirla sei un sopravvissuto!
 
Confermo. C'è un circolo velenoso che si autoalimenta da sé, invidie inespresse e lotta per i fondi sempre più scarsi, per ripicca le merde che comandano si sfogano da bravi frustrati sulla popolazione studentesca che non ha più nemmeno la volontà di protestare giacchè le uniche rivendicazioni che le associazioni studentesche colluse propugnano hanno a che vedere con la distribuzione gratuita di assorbenti e di preservativi alle studentesse per il loro accoppiamento occasionale con chad e la solita retorica della lotta al patriarcato istituzionale (roba vera) . Si è sotto lo stivale della solita conventicola di cuck frustrati ed ignoranti collusi e della cricca femminista che ha evirato le coscienze e le palle di tanti giovani. L'unica àncora individuale risiede nell'amore per lo studio e nella valorizzazione continua delle proprie capacità, considerate questo periodo una sorta di frequentazione dello schifo che vi dia l'input di coscienza per capire la situazione in cui versa questa istituzione, prendere baracca e burattini ed andarsene all'estero, ormai anche paesi come la Polonia e la Turchia ci moggano pesantemente. Dovranno rimanere in quattro bacucchi e quattro assistenti nelle aule universitarie a farsi i pompini a vicenda tra di loro come naturale conseguenza della loro incapacità e frustrazione esistenziale.
Risposta da incorniciare. GRAZIE
 
Boh...sinceramente mi pare tutto fasullo. L'unica conclusione che si evince pare essere che chi ha la barba è trasandato/triste/depresso
 
Certo che uno deve essere veramente un coglione per studiare ingegneria, soprattutto in itaglia nel 2025.Almeno 5/7 anni piegato sui libri a vegetare su una scrivania, circondato solo da cazzi, con le ragadi al culo, la miopia galoppante, retrazioni muscolari e la grande mietitrice che ti ruba tutti i capelli. Dopo questo calvario ti aspetta forse un posticino del cazzo a 1600€ chissà dove e chissà come.
Quoto, io tornassi indietro non farei non solo ingegneria, ma proprio più l'università.
Non serve a nulla in Italia, le conoscenze importanti acquisite le perdi perché inapplicate, a meno di essere un genio accaparrato da aziende migliori (estere), perciò per quello che serve in Italia un corso online o autodidatta basta e avanza.
Ma pensandoci forse non lavorerei nemmeno più nel tech. Magari avrei una vita migliore oggi
 
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