Ruiner
Well-known member
Questo weekend l'ho passato da solo, volevo riflettere sulla mia vita in generale, sperando di trovare risposte a domande che mi pongo da sempre. Le ho trovate? no ma in compenso ho aggiunto altre domande alla lista. Però una di queste voglio porla anche a voi. Che senso ha vivere se non puoi godere dei piacere della vita stessa? Mi spiego meglio, io ma un pò tutti qui dentro abbiamo la stessa sorte, ovvero fare da spettatore alle vite degli altri e restare soli in balia della commiserazione. Molti qui parlano di fare soldi, andare a pro, sbattersene degli altri come tali fanno con noi. Non hanno tutti i torti e poi? Cosa resta dentro? nulla. La vita è emozioni, amore, sentimenti, sesso, codivisione e felicità. Non abbiamo nessuna di queste caratteristiche. Allora che compito hanno quelli come noi, che senso abbiamo di esistere? Mi sento un giovane Leopardi solo e infelice, incapace nonostante i miei sforzi di unirmi al mondo che mi circonda. Come se ci fosse un'energia negativa che mi impedisse di raggiungere gli obbiettivi e mi consumasse l'anima dall'interno. La vita mi ha azzerato tutte le emozioni rimaste (quelle poche) riuscendo a percepire soltanto odio (verso me stesso), ansia, angoscia, disperazione e apatia. Mi sembra come se tutto il mondo si muovesse meno che io, sono un tassello di un puzzle già completato, fermo lì ad aspettare che serva a qualcuno. Mi sento come se stessi vagando dentro una stazione abbandonata con l'unica speranza che prima o poi arrivi un treno anche per me. Ma non arriverà mai, non c'è niente per me lì fuori. Tutto questo mi fa sentire dannatamente inutile e solo. La verità è che nelle nostre misere vite cerchiamo di "distrarci" con cose o situazioni inutili credendo di sostituirli a quelli che gli altri hanno, che sono quelli che importano veramente nella vita.