Vecchio agato
Well-known member
Guardandomi allo specchio, in fin dei conti le capisco. Ma più che lo specchio sono le foto, detesto quelle in compagnia, tipo nei locali, perché sono veramente orrendo, si vede una differenza abissale tra me e quelli che mi stanno vicino, perfino se sono più vecchi. Bianchiccio, pelato, dalle braccia esili, un viso non armonico e una testa che appare non simmetrica, forse per colpa delle orecchie, forse per le ossa, non so, ma, quello che noto io, è soprattutto quel bianchiccio a dare una cattiva sensazione.
D'altronde, è inevitabile, anche mi ci impegnassi, non mi abbronzerei, mi scotterei solamente, mi ci sono rovinato la pelle, per il sole che ho tentato di prendere da giovane, ed ora vado in giro in camicia anche in piena estate, anche perché la camicia sfila di meno, e non si notano le braccia esili e lunghe rispetto al busto, inoltre, se di fronte ho le spalle decentemente larghe, è lo 'spessore' che è molto stretto. Alcune persone sono fisicamente così, possono assumere proteine o cosa, ma gli andrà nella pancia e nella faccia, non altrove. Meglio magro, e con la pelle bianca protetta da sole, almeno proteggo una genetica fallace che mi porterebbe a problemi se mi lasciassi andare.
Forse è proprio questo il punto. A parte alcune rappresentazioni culturali (tipo l'obesità vista come bellezza o altre cose), ciò che è geneticamente non prestante, viene visto inconsciamente, e poi diventa conscio, come 'brutto'.
Non che questo in una civiltà moderna comporti per forza l'avere una minore aspettativa di vita, però, mi rendo conto, in uno stato di natura, pelato, con la pelle fragile, solo questo sarebbe bastato ad eliminarmi dal pool genetico in poche estati, o pochi inverni, e nella sofferenza e dolore. Uno più robusto resiste di più, soffre di meno, e può quindi riprodursi di più, e le femmine, desiderano naturalmente questi geni per i loro discendenti.
Magari anche voi ci avrete pensato a pensieri simili. Guardandosi allo specchio
D'altronde, è inevitabile, anche mi ci impegnassi, non mi abbronzerei, mi scotterei solamente, mi ci sono rovinato la pelle, per il sole che ho tentato di prendere da giovane, ed ora vado in giro in camicia anche in piena estate, anche perché la camicia sfila di meno, e non si notano le braccia esili e lunghe rispetto al busto, inoltre, se di fronte ho le spalle decentemente larghe, è lo 'spessore' che è molto stretto. Alcune persone sono fisicamente così, possono assumere proteine o cosa, ma gli andrà nella pancia e nella faccia, non altrove. Meglio magro, e con la pelle bianca protetta da sole, almeno proteggo una genetica fallace che mi porterebbe a problemi se mi lasciassi andare.
Forse è proprio questo il punto. A parte alcune rappresentazioni culturali (tipo l'obesità vista come bellezza o altre cose), ciò che è geneticamente non prestante, viene visto inconsciamente, e poi diventa conscio, come 'brutto'.
Non che questo in una civiltà moderna comporti per forza l'avere una minore aspettativa di vita, però, mi rendo conto, in uno stato di natura, pelato, con la pelle fragile, solo questo sarebbe bastato ad eliminarmi dal pool genetico in poche estati, o pochi inverni, e nella sofferenza e dolore. Uno più robusto resiste di più, soffre di meno, e può quindi riprodursi di più, e le femmine, desiderano naturalmente questi geni per i loro discendenti.
Magari anche voi ci avrete pensato a pensieri simili. Guardandosi allo specchio