Capisco, stessa cosa capitata a me, psicoterapia a pagamento interrotta dopo qualche seduta per la sensazione di star buttando denaro e mancanza di coinvolgimento, poi continuata gratis al CSM con semplici chiacchierate settimanali in cui i problemi più antichi e profondi venivano evitati per concentrarsi sulla vita presente. I farmaci (SSRI e bupropione) poi, funzionavano alla grande i primi due-tre mesi per poi far assestare ad uno stato di apatia, tipo robot. Puoi leggere tutti i libri possibili per adattarti alla tua condizione, vivere seguendo gli esercizi per tenere a bada l'ansia e convincerti che meriti il meglio, che la condizione non è la tua persona, ma ci sarà comunque sempre quel tarlo a roderti dentro. Purtroppo si è come giocattoli passati per le mani di bambini che li hanno sbattuti troppo (per bambini vedi famiglia, scuola, società, ambiente in cui si è cresciuti) e poi abbandonati al loro destino. Non vedo alternative se non vivere la vita quotidiana con semplicità e senza caricarla di ulteriori pesi, magari non enfatizzando troppo eventuali relazioni e caricandole di valori spirituali ma vedendole come semplici reazioni chimiche in risposta ai sensi percettibili del nostro organismo. Prima o poi dovremo lasciare il mondo terreno e non saremo né i primi né gli ultimi a sperimentare queste sensazioni, bisogna comprenderle ed adattarsi ad esse senza rifiutarle perché fanno parte di noi.