Il falso mito della "personalità": non la costruisci, si eredita (e si subisce)

bruttoilgiusto

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Blackpillato
Quante volte ti sei sentito dire: "lavora sulla tua personalità, bro!", come se fosse una leva davvero manovrabile a proprio piacimento. La verità è decisamente meno romantica: la famosa personalità è, in larga parte, il risultato di fattori genetici e adattammento passivo agli stimoli ambientali. Non è una scelta consapevole o deliberata, come del resto quasi nulla nella vita.

Il 40-60% della variabilità dei tratti della personalità è deteminato da fattori genetici. Il resto lo assorbi, spesso inconsapevolmente, dal contesto in cui cresci, studi, lavori, vivi.

Ma non finisce qui, anche l'ambiente in cui sei immerso non è affatto neutro. Il modo in cui le persone ti trattano, ti valorizzano o ti respingono è influenzato da tratti biologici. L'esempio migliore sta nel tuo aspetto fisico: se sei bello, con un certo tono di voce, con delle proporzioni facciali armoniche, alto, ecc, tutto questo condiziona profondamente i feedback sociali che ricevi fin dall'infanzia. In altre parole, se sei geniticamente predisposto a ricevere approvazionde dagl'altri costruirai una personalità sicura ed estroversa. Se ricevi perlopiù esclusione e rigetto, l'opposto.

Ci piace pensare di essere totalmente liberi di diventare chi vogliamo, lo scam del libero arbitrio. Ma è una narrativa perlopiù falsa, che genera frustrazione. Perché prima o poi la realtà ti presenta il conto: non puoi cambiare le fondamenta se il cemento è già secco.

L'unica cosa che possiamo fare è imparare a conoscere la nostra personalità (per come l'abbiamo ereditata e per come questa si è plasmata nel corso di infanzia e adolescenza). Provare a reinventarsi da zero significa perdere in partenza.

Fonti:
 
Quante volte ti sei sentito dire: "lavora sulla tua personalità, bro!", come se fosse una leva davvero manovrabile a proprio piacimento. La verità è decisamente meno romantica: la famosa personalità è, in larga parte, il risultato di fattori genetici e adattammento passivo agli stimoli ambientali. Non è una scelta consapevole o deliberata, come del resto quasi nulla nella vita.

Il 40-60% della variabilità dei tratti della personalità è deteminato da fattori genetici. Il resto lo assorbi, spesso inconsapevolmente, dal contesto in cui cresci, studi, lavori, vivi.

Ma non finisce qui, anche l'ambiente in cui sei immerso non è affatto neutro. Il modo in cui le persone ti trattano, ti valorizzano o ti respingono è influenzato da tratti biologici. L'esempio migliore sta nel tuo aspetto fisico: se sei bello, con un certo tono di voce, con delle proporzioni facciali armoniche, alto, ecc, tutto questo condiziona profondamente i feedback sociali che ricevi fin dall'infanzia. In altre parole, se sei geniticamente predisposto a ricevere approvazionde dagl'altri costruirai una personalità sicura ed estroversa. Se ricevi perlopiù esclusione e rigetto, l'opposto.

Ci piace pensare di essere totalmente liberi di diventare chi vogliamo, lo scam del libero arbitrio. Ma è una narrativa perlopiù falsa, che genera frustrazione. Perché prima o poi la realtà ti presenta il conto: non puoi cambiare le fondamenta se il cemento è già secco.

L'unica cosa che possiamo fare è imparare a conoscere la nostra personalità (per come l'abbiamo ereditata e per come questa si è plasmata nel corso di infanzia e adolescenza). Provare a reinventarsi da zero significa perdere in partenza.

Fonti:
Finalmente citi gli articoli scientifici 🔥🔥🔥
L'ultima volta che ci siamo scannati ha dato dei frutti
 
Mah non so. Certamente l'ambiente famigliare ti influenza ma io posso dire che sono quasi l'opposto di ciò che ero da adolescente. Ci ho lavorato sopra quanto mi è stato possibile ma soprattutto per me; non in ottica rimorchio donne estroversone carismatico ecc..
Poi purtroppo la genetica non mi ha consentito di diventare ciò che mi spettava e cioè il padrone del Mondo :ROFLMAO:, ma ho sviluppato la consapevolezza necessaria per farmene una ragione poiché qualcosa più grande me. Deus vult!

Cioè, se fosse eredità genetica allora dovrei andare d'accordo con i miei genitori? Eppure non abbiamo quasi nessun punto di pensiero in comune io ed i miei -ahimè- genitori...
 
Mah non so. Certamente l'ambiente famigliare ti influenza ma io posso dire che sono quasi l'opposto di ciò che ero da adolescente. Ci ho lavorato sopra quanto mi è stato possibile ma soprattutto per me; non in ottica rimorchio donne estroversone carismatico ecc..
Concordo, ma poi realisticamente quasi nessuno da grande è come era da ragazzo, quindi è scontato che si cambi.
Il punto è anche quali skill si imparano, e lì può dipendere anche dalle scelte che facciamo, dagli hobby, dalle attività, ecc.
 
Mah non so. Certamente l'ambiente famigliare ti influenza ma io posso dire che sono quasi l'opposto di ciò che ero da adolescente. Ci ho lavorato sopra quanto mi è stato possibile ma soprattutto per me; non in ottica rimorchio donne estroversone carismatico ecc..
Poi purtroppo la genetica non mi ha consentito di diventare ciò che mi spettava e cioè il padrone del Mondo :ROFLMAO:, ma ho sviluppato la consapevolezza necessaria per farmene una ragione poiché qualcosa più grande me. Deus vult!

Cioè, se fosse eredità genetica allora dovrei andare d'accordo con i miei genitori? Eppure non abbiamo quasi nessun punto di pensiero in comune io ed i miei -ahimè- genitori...
Pure io con la blackpill e università/lavoro sono diventato più confident paradossalmente. Ma ciò che sta alla base non cambia di molto.
 
Se consideri che i feedback esterni dipendono in grand parte da come sei percepito dagl'altri in base al tuo aspetto e stazza, si potrebbe dire che è quasi totalmente dipendente dalla genetica anche se non direttamente causata.
Certo l'aspetto è fondamentale, ma intendevo dire che il carattere è genetico e che l'educazione impartita dai genitori non influisce sulla personalità
 
Se vogliamo fare un discorso deterministico tutto è già deciso dal momento del Big Bang, pure i nostri pensieri e scelte, perché si tratta di particelle che seguono le leggi della fisica e il rapporto di causa effetto.
Ma almeno facciamo finta che non sia così, altrimenti che gusto c'è?
Il determinismo andava molto di moda a inizio del XIX secolo, tanto che uno dei suoi proponenti era il celebre fisico Pierre Simon Laplace.

Tuttavia la scienza moderna, in particolare la meccanica quantistica, rifiuta il determinismo, utilizzando una sorta di modello probabilistico degli "eventi".

Ad ogni modo mi sembra naturale supporre che il nostro libero arbitrio sia fortemente limitato dalle relazioni causa-effetto.
 
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