Elia Ruggero
Well-known member
Come annunciato qualche settimana fa, mi è partito il secondo ciclo di depressione.
All'uiversita ero giunto per fare una materia scientifica, ma il periodo della (((pestilenza))), misto a problemi familiari, incellitudine e betitudine, mi hanno fatto prendere una pausa dopo la quale, siccome non avrei retto ne psicologicamente ne cognitivamente una laurea difficile tipo ingegneria, passai a una umanistica: almeno mi alzavo la mattina. Ora ho finito il percorso di studi, e sono a un bivio a strade multiple, ognuna non priva di difetti
1 TROVARE UN LAVORO CON LA LAUREA
Sto attendendo dei concorsi all'universita, ma non penso di passare. Sarebbe un lavoro che mi da soddisfazione e sollievo dalla solitudine, anche se magari pure con questo lavoro penserei continuamente di ropare. Però sarebbe la migliore opzione possibile, dato che perlomeno non stancherei il fisico e avrei tempo libero per lo sport.
Però, è improbabile riuscirci
2 FARE IL NEET
Potrei fare il neet a casa dei miei al sud, però impazzirei dalla noia. Poi se si fa il neet e i genitori prima o poi muoiono, che si fa? Lo si ha il coraggio di ropare? In generale, non farebbe per me dato che voglio una "missione", tenermi attivo, pero attivo in un modo che mi dia significato
3 LAVORARE SENZA LAUREA
Trovare un lavoro senza laurea in città: ma praticamente, non solo dovrei sopportare l'incellitudine, ma pure una vita da maschio povero a low status. Questa strrada è quindi impercorribile dato che nel MIGLIORE dei casi tornerei in una casa vuota solo e depresso. Sarebbe la peggiore opzione possibile, anche perchè magari se è ANCHE un lavoro fisico dovrei soffrire 1 dolore fisico 2 incellitudine 3 problemi economici: no grazie
4 FARE UN'ALTRA LAUREA
Un altro utente mi ha consigliato, se ho le energie, di fare un'altra laurea, tipo una triennale in infermieristica, per trovare lavoro sicuro e stipendio decente. Peccato che, anche ammettendo di reggere tre anni di solitudine a livello psicologico - difficile, dato che sono crollato e ho finito le energie - non so se è il lavoro per me. Ancora una volta, nel migliore dei casi facendo l'infermiere dovrei fare una vita di solitudine.
5 LAVORARE NELLA NATURA
In questa opzione cercherei di trovare un lavoro in un posto con tanto verde, tipo i paesini austriaci e svizzeri che si vedono nei video youtube in 4k. Oppure nelle montagne della sila .Però non so che lavori ci siano, e se permettano di sopravvivere, e se siano troppo faticosi. in questi luoghi è @Avanguardia ad essere esperto, ma non io. Certo soffrirei pure qui la solitudine, ma del resto mi sento solo pure in città e in paesino natale, quindi a sto punto magari con la natura compenso.
OPZIONE BONUS
Ropare.
Insomma, in ogni posto devo portare me stesso e i miei ricordi e i miei anni sprecati. L'ideale sarebbe un lavoro in citta ma in un posto vicino al verde.
All'uiversita ero giunto per fare una materia scientifica, ma il periodo della (((pestilenza))), misto a problemi familiari, incellitudine e betitudine, mi hanno fatto prendere una pausa dopo la quale, siccome non avrei retto ne psicologicamente ne cognitivamente una laurea difficile tipo ingegneria, passai a una umanistica: almeno mi alzavo la mattina. Ora ho finito il percorso di studi, e sono a un bivio a strade multiple, ognuna non priva di difetti
1 TROVARE UN LAVORO CON LA LAUREA
Sto attendendo dei concorsi all'universita, ma non penso di passare. Sarebbe un lavoro che mi da soddisfazione e sollievo dalla solitudine, anche se magari pure con questo lavoro penserei continuamente di ropare. Però sarebbe la migliore opzione possibile, dato che perlomeno non stancherei il fisico e avrei tempo libero per lo sport.
Però, è improbabile riuscirci
2 FARE IL NEET
Potrei fare il neet a casa dei miei al sud, però impazzirei dalla noia. Poi se si fa il neet e i genitori prima o poi muoiono, che si fa? Lo si ha il coraggio di ropare? In generale, non farebbe per me dato che voglio una "missione", tenermi attivo, pero attivo in un modo che mi dia significato
3 LAVORARE SENZA LAUREA
Trovare un lavoro senza laurea in città: ma praticamente, non solo dovrei sopportare l'incellitudine, ma pure una vita da maschio povero a low status. Questa strrada è quindi impercorribile dato che nel MIGLIORE dei casi tornerei in una casa vuota solo e depresso. Sarebbe la peggiore opzione possibile, anche perchè magari se è ANCHE un lavoro fisico dovrei soffrire 1 dolore fisico 2 incellitudine 3 problemi economici: no grazie
4 FARE UN'ALTRA LAUREA
Un altro utente mi ha consigliato, se ho le energie, di fare un'altra laurea, tipo una triennale in infermieristica, per trovare lavoro sicuro e stipendio decente. Peccato che, anche ammettendo di reggere tre anni di solitudine a livello psicologico - difficile, dato che sono crollato e ho finito le energie - non so se è il lavoro per me. Ancora una volta, nel migliore dei casi facendo l'infermiere dovrei fare una vita di solitudine.
5 LAVORARE NELLA NATURA
In questa opzione cercherei di trovare un lavoro in un posto con tanto verde, tipo i paesini austriaci e svizzeri che si vedono nei video youtube in 4k. Oppure nelle montagne della sila .Però non so che lavori ci siano, e se permettano di sopravvivere, e se siano troppo faticosi. in questi luoghi è @Avanguardia ad essere esperto, ma non io. Certo soffrirei pure qui la solitudine, ma del resto mi sento solo pure in città e in paesino natale, quindi a sto punto magari con la natura compenso.
OPZIONE BONUS
Ropare.
Insomma, in ogni posto devo portare me stesso e i miei ricordi e i miei anni sprecati. L'ideale sarebbe un lavoro in citta ma in un posto vicino al verde.
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