Il concetto di discriminazione è cambiato nei secoli, basandosi principalmente sulla supremazia tecnologica e culturale di un popolo rispetto ad un altro.
I greci e i romani consideravano burini, rozzi, barbari tutti i non greci e romani, nonostante per dire i celti e i germani fossero mediamente più alti e carini dei mediterranei. Per millenni il mediterraneo essendo la culla delle civiltà comunque vedeva i popoli di confine, quelli biondicci alla nordica, slava e sciti, come bori, rozzacchioni insomma, non esistendo il.concetto odierno di biologia il razzismo di allora era quello.
Poi dall'illuminismo in poi, essendosi spostato il baricentro culturale e tecnologico con gli imperi coloniali fino ad arrivare al nazismo questi ruoli si invertono, e vengono aggiunti nuovi tasselli, come il razzismo su base biologica, chamberlain, gobineau parlano di razza nordica regina di tutte le altre, poi questi concetti passano a hitler e company.
Ma oggi questi modelli sono sorpassati, il "terzo" razzismo sarà su base estetica nei prossimi decenni, oggi siamo solo agli inizi. Che è ancora il tabù che ancora non si vuole ammettere.