immigrazione di ragazze per rilanciare la natalità

Le alternative sono sterminare i vecchi oppure sperare che i robot lavorino al posto delle persone, e che i proprietari dei robot paghino tasse per mantenere i vecchi
 
Che proposta da cuck stagionato.
Spendere chissà quanti soldi di tasse in più per far fare la bella vita a donne straniere (solamente perché donne) che comunque si comporterebbero esattamente come le italiane, se non peggio. A volte penso che vi meritiate al 100% la condizione nella quale versate.
le immigrate potrebbero pure comportarsi come le italiane, ma 2 donne che fanno 1 figlio sono comunque meglio di 1 donna che fa 1 figlio
 
A parte che no darei per scontato che la diminuzione della natalità sia una cosa negativa perché ci sarebbero una sacco di argomenti a favore, il problema si era già presentato in antichità. Per cui vi annoio un po' ( con l'aiuto di IA):

Le Leggi di Augusto sulla Fertilità e la Morale
Dopo decenni di guerre civili, la società romana, e in particolare la sua classe dirigente, stava attraversando una profonda crisi demografica e morale. Per contrastare questo declino, l'imperatore Augusto promosse, tra il 18 a.C. e il 9 d.C., una serie di riforme legislative volte a ristabilire i valori tradizionali del mos maiorum, incoraggiare i matrimoni e aumentare le nascite.
Il Contesto: Crisi Demografica e dei Costumi
Alla fine del I secolo a.C., le classi aristocratiche romane registravano un drastico calo delle nascite. Molti preferivano non sposarsi o non avere figli per non frammentare i patrimoni ereditari. Parallelamente, si assisteva a una crescente libertà nei costumi, con un aumento dei divorzi e delle unioni extraconiugali. Augusto vedeva in questa tendenza una minaccia per la stabilità e il futuro di Roma, la cui forza si basava su una classe dirigente numerosa e salda nei valori familiari.
La Legislazione Augustea
L'intervento di Augusto si concretizzò principalmente in due leggi, che di fatto costituivano un unico corpo normativo sulla famiglia:
1. Lex Iulia de Maritandis Ordinibus (18 a.C.)
Questa legge fu il primo pilastro della riforma. I suoi punti principali erano:
Obbligo di Matrimonio: Imponeva a tutti i cittadini, in particolare a senatori e cavalieri, di contrarre matrimonio. Stabiliva fasce d'età precise entro cui sposarsi (generalmente tra i 25 e i 60 anni per gli uomini, e tra i 20 e i 50 per le donne).
Sanzioni per i Celibi: Coloro che rimanevano celibi (caelibes) subivano pesanti limitazioni, soprattutto in materia di eredità. Non potevano, ad esempio, ricevere lasciti testamentari da persone al di fuori della cerchia familiare.
Limitazioni Matrimoniali: Venivano imposti divieti di matrimonio tra persone di rango senatoriale e liberti/e (schiavi liberati) o persone che esercitavano professioni considerate disonorevoli (come attori e attrici).
2. Lex Papia Poppaea (9 d.C.)
Questa legge, approvata sotto il consolato di Marco Papio Mutilo e Quinto Poppeo Secondo (entrambi, ironicamente, celibi), non sostituì la Lex Iulia ma la integrò e la rese più efficace, introducendo un sistema di premi e ulteriori penalità:
Penalità per gli "Orbi": Anche le coppie sposate ma senza figli (orbi) venivano penalizzate, potendo ricevere solo una parte delle eredità a loro destinate.
Lo Ius Trium Liberorum ("Diritto dei Tre Figli"): Questo era il cuore della legge e l'incentivo più potente. I genitori che avevano almeno tre figli (o quattro per le liberte) ottenevano importanti privilegi:
Gli uomini avevano un accesso più rapido alle cariche pubbliche.
Le donne venivano liberate dalla tutela legale (tutela mulierum), un istituto che le sottoponeva al controllo di un parente maschio per tutta la vita. Questa emancipazione giuridica rappresentò una conquista sociale di enorme portata.
La Legge sull'Adulterio (Lex Iulia de Adulteriis Coercendis)
Parallelamente alle leggi sulla natalità, Augusto rese l'adulterio un crimine pubblico. Prima di allora era una questione privata, gestita all'interno della famiglia. Con la nuova legge:
La donna adultera e il suo complice venivano puniti con l'esilio su isole diverse (relegatio in insulam) e la confisca di una parte cospicua dei loro beni.
Il marito aveva l'obbligo di denunciare la moglie adultera e di divorziare, altrimenti rischiava un'accusa di lenocinio (sfruttamento della prostituzione).
L'applicazione di questa legge fu così severa che lo stesso Augusto fu costretto a condannare all'esilio la sua unica figlia, Giulia, per la sua condotta scandalosa.
Impatto e Risultati
Le leggi augustee furono accolte con forte resistenza da parte dell'aristocrazia, che le percepiva come un'intrusione intollerabile nella sfera privata. Nonostante le proteste e i tentativi di aggirarle, queste norme rimasero in vigore per secoli e modellarono profondamente il diritto di famiglia romano.
Sebbene non riuscirono a invertire completamente il calo demografico, ebbero il merito di riaffermare la centralità del matrimonio e della procreazione come doveri civici, contribuendo a plasmare l'ideologia del Principato e l'immagine di Augusto come "restauratore" dello Stato e della morale.
 
Le alternative sono sterminare i vecchi oppure sperare che i robot lavorino al posto delle persone, e che i proprietari dei robot paghino tasse per mantenere i vecchi
Ci hanno provato con il Covid, i vecchi mantengono ancora i giovani con le loro pensioni. Se stermini i vecchi stermini il welfare italiano. Un po' come il voler combattere la mafia e la criminalità organizzata, se non ci fosse andresti a perdere il 20% del PIL italiano.
 
Ci hanno provato con il Covid, i vecchi mantengono ancora i giovani con le loro pensioni. Se stermini i vecchi stermini il welfare italiano. Un po' come il voler combattere la mafia e la criminalità organizzata, se non ci fosse andresti a perdere il 20% del PIL italiano.
Le pensioni vanno abbattute. Meglio darli direttamente ai giovani o appunto a donne per fare figli quei soldi.

Bisogna però lavorare anche sul limitare l'ipergamia
 
A parte che no darei per scontato che la diminuzione della natalità sia una cosa negativa perché ci sarebbero una sacco di argomenti a favore, il problema si era già presentato in antichità. Per cui vi annoio un po' ( con l'aiuto di IA):

Le Leggi di Augusto sulla Fertilità e la Morale
Sì, sono convinto anch'io che la denatalità porterà dei problemi, ma non puoi fare paragoni con epoche pre-industriali, altrimenti fai come Piripicchio che sostiene che siccome lui 30 anni fa rimorchiava tranquillamente, non dovremmo preoccuparci delle nostre facce ma dei caratteri.
 
Sì, sono convinto anch'io che la denatalità porterà dei problemi, ma non puoi fare paragoni con epoche pre-industriali, altrimenti fai come Piripicchio che sostiene che siccome lui 30 anni fa rimorchiava tranquillamente, non dovremmo preoccuparci delle nostre facce ma dei caratteri.
L'ho riportato perché era una calo di fertilità che riguardava una elite e sia le cause che le misure erano in qualche modo simili.

Penso che la per la dimensione del fenomeno ci sia ormai poco da fare e se non gestita - e non vedo grandi piani in merito - sarà potenzialmente una cosa di grande impatto per 2/3 di generazioni. Poi eventualmente si assesta. Non sta scritto da nessuna parte che l'Italia debba avere 60 mil di persone ed il Messico 150.
 

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Le pensioni vanno abbattute. Meglio darli direttamente ai giovani o appunto a donne per fare figli quei soldi.

Bisogna però lavorare anche sul limitare l'ipergamia
Ho provato a fare un discorso simile a molti vecchi andati in pensione a cinquant'anni, con il vecchio sistema. La risposta monotematica è sempre stata : "Ho lavorato, me li sono guadagnati, non sgancio una minghia. Piuttosto li dò a mia figlia e ai miei nipoti", non capendo che è proprio il sistema di cui ha beneficiato ad aver troncato il futuro della figlia e dei nipoti (ipotetici nipoti che non nasceranno più sia per povertà economica crescente che per ipergamia con l'80% a menarselo e facendogli passare la voglia di figliare ma solo di inzuppare arrivati ad una certa età in cui le speranze e le energie crollano malamente)
 
Ho provato a fare un discorso simile a molti vecchi andati in pensione a cinquant'anni, con il vecchio sistema. La risposta monotematica è sempre stata : "Ho lavorato, me li sono guadagnati, non sgancio una minghia. Piuttosto li dò a mia figlia e ai miei nipoti", non capendo che è proprio il sistema di cui ha beneficiato ad aver troncato il futuro della figlia e dei nipoti (ipotetici nipoti che non nasceranno più sia per povertà economica crescente che per ipergamia con l'80% a menarselo e facendogli passare la voglia di figliare ma solo di inzuppare arrivati ad una certa età in cui le speranze e le energie crollano malamente)
per non parlare delle minipensioni, prova a parlare con uno dei relativi percettori del fatto che hanno beneficiato a loro tempo di un privilegio assurdo e immeritato e che per questioni di equità sociale e intergenerazionale è più che doveroso decurtare il loro importo. come minimo rischi la vita.
 
Non sono per sterminare i vecchi, ma il welfare rivolto ai giovani dovrebbe gestirlo lo stato in modo equo e secondo necessità, non dovrebbe essere che se ho la fortuna di avere 4 nonni sono tranquillo, se invece non ne ho sono sotto a un ponte.
In modo soft lo stanno già facendo. Rendendo le lista di attesa lunghe peggiorando l'assistenza pubblica sul breve e lungo periodo. Fino a non tanti decenni orsono era normale che la gente, dopo aver avuto la fortuna di vivere fino alla vecchiaia, spesso circondati da figli e nipoti, si ammalasse e in poco tempo morisse. Prolungare artificialmente la vecchiaia è un lusso che si può portare avanti finché ci sono i soldi per farlo.
 
Provazione pertinente. Il casino è che la società italiana è corrosiva per le donne.
Preferirei che paesi del terzo mondo un pò stabili con eccessi di donne soprattutto nelle campagne, offrissero agevolazioni a uomini stranieri per stare con le donne in eccesso.
La disgrazia dell' Italia è che abbiamo troppi uomini in eccesso.
 
In modo soft lo stanno già facendo. Rendendo le lista di attesa lunghe peggiorando l'assistenza pubblica sul breve e lungo periodo. Fino a non tanti decenni orsono era normale che la gente, dopo aver avuto la fortuna di vivere fino alla vecchiaia, spesso circondati da figli e nipoti, si ammalasse e in poco tempo morisse. Prolungare artificialmente la vecchiaia è un lusso che si può portare avanti finché ci sono i soldi per farlo.
Sì, ma la sanità sta peggiorando per tutti, anche cose come la logopedia per il bambini, liste di attesa di anni (quando è una cosa che va fatta subito, altrimenti il bambino perde dei treni che poi non recupererà più o almeno non cose se avesse fatto logopedia per tempo), non c'è (credo) un vero e proprio piano per sterminare i vecchi, comunque sai, ci stavo pensando anch'io giusto 10 minuti fa... conviene avere cura del nostro corpo e sperare di aver bisogno della sanità il più tardi possibile.
 
Sì, ma la sanità sta peggiorando per tutti, anche cose come la logopedia per il bambini, liste di attesa di anni (quando è una cosa che va fatta subito, altrimenti il bambino perde dei treni che poi non recupererà più o almeno non cose se avesse fatto logopedia per tempo), non c'è (credo) un vero e proprio piano per sterminare i vecchi, comunque sai, ci stavo pensando anch'io giusto 10 minuti fa... conviene avere cura del nostro corpo e sperare di aver bisogno della sanità il più tardi possibile.
Io per quanto ho capito parlando con i medici che conosco se non è un piano in senso stretto quanto una conseguenza delle risorse scarse che però è ben chiara. Quando non ci sono i soldi per tutti anche per i bambini o la famiglia ha i soldi oppure si lascia che la natura faccia il proprio corso. Come sempre successo e come ancora succede nella maggior parte dei paesi non Occidentali. Qualche decennio di assistenza sanitaria universale ci hanno abituato a pensare che sia un diritto, invece è un enorme privilegio.
 
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